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Il nuovo Shimano Ultegra Di2 serie R8000

di - 31/08/2017

Parliamo in questo caso e andiamo a snoccciolare le peculiarità principali di Shimano Ultegra Di2 serie R8000 (la precedente era, è caratterizzata dalla sigla R6800). Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un pool di componenti che hanno l’obiettivo di accorciare le differenze tra il top di gamma Dura Ace e il medio del listino (Ultegra per l’appunto). Le due trasmissioni diventano ancora più simili, nel design, nell’espressione di alcune soluzioni tecnologiche e nelle differenti sfaccettature in fase d’impiego, oltre ad essere, in quest’ultima versione, maggiormente efficace se montato su telai road disc. Se messo a confronto con le versione Ultegra 6800, la nuova R8000 a parità di configurazione, risulta leggermente più pesante (questione di pochi grammi a pacchetto completo), ad eccezion fatta per il pacchetto Disc Di2 (R8070). Il nuovo Shimano Ultegra sarà proposto nella versione meccanica e Di2 con freni calipers, nelle medesime configurazioni con impianto idraulico per i freni a disco.

GLI SHIFTERS Di2 e la BRAIN UNIT

Rispetto alla versione più anziana, questi della serie R8000 sono più ergonomici e comodi, sfruttano il design del Dura Ace Di2: non solo, la diversità in termini di forme tra lo shifters con camera idraulica (ST-R8070 Hydraulic) e quello tradizionale Di2 (ST-R8050) è praticamente nulla, con un feeling eccellente e immediato, sia che si utilizzi i freni disco oppure quelli tradizionali.

La diversità consiste nell’azione frenante e nell’approccio che ha il pilota nei confronti dell’impianto idraulico. Diversi sono i materiali di costruzione: leve in alluminio alleggerito e materiali compositi per il corpo centrale e una copertura in gomma morbida con un elevato grip, anche in caso di pioggia e umidità elevata.

Nella parte superiore sono stati inseriti due pulsanti (uno per parte), come il vecchio e il nuovo Dura Ace Di2, bottoni che aumentano il grado di controllo e personalizzazione della cambiata. Per fare un esempio: i due pulsanti possono controllare le pagine del device gps oppure controllare cambio, anteriore o posteriore, a scelta. I pesi per i quattro diversi manettini sono compresi tra i 295 e 550 grammi.

La brain unit, la centralina è la medesima del Dura Ace Di2, per potenzialità e design, capace di collegarsi alla nuova piattaforma E-Tube Project (disponibile per tablet, pc, smartphone iOS e Android), per customizzare, settare e aggiornare tutte le parti elettroniche di Ultegra Di2: sempre presente la piccola porta d’ingresso che permette la ricarica della batteria tramite cavo. Questa trasmissione, può essere con cambiata manuale, semi-syncro oppure full syncro shifting, le ultime due configurabili in base alle preferenze dell’atleta. La centralina può essere applicata esternamente ( per esempio sotto lo stem, come la precedente versione), nella parte terminale della curva manubrio oppure sulla tubazione obliqua ( come richiedono per esempio, alcuni nuovi modelli di BMC, Trek e Pinarello).

 

IL DERAGLIATORE e il BILANCIERE POSTERIORE

Così come successo per il top di gamma Shimano, anche Ultegra serie R8000 è stato completamente ridisegnato per deragliatore e cambio posteriore. Il primo è uguale alla serie Dura Ace Di2 da cui prende in prestito anche il motore d’azionamento, con una gabbia in acciaio anziché in alluminio. Rispetto alla precedente versione, lo spazio tra lo pneumatico e il corpo del deragliatore è stato aumentato, in modo da creare una tolleranza maggiore anche in caso di utilizzo di pneumatici di sezioni particolarmente maggiorate.

Il bilanciere posteriore è perfettamente integrato nel frame della bicicletta, protetto e potente nella sua azione, con un angolo di lavoro ottimizzato. Rispetto al Dura Ace, Ultegra Di2 R8000 è disponibile in doppia versione per quanto concerne la lunghezza della gabbia, SS per cassette con pignoni fino a 30 denti, GS in grado di supportare pignoni fino a 34 denti. I pesi Di2: 132 grammi per il deragliatore, 242 per il cambio posteriore.

LA GUARNITURA e i PIGNONI

Totalmente in alluminio e costruzione Shimano Hollowtech II (674 g), ridisegnata per essere più leggera, rigida, per minimizzare le dispersioni di potenza e per integrarsi al meglio con i telai disc con foderi lunghi 410 mm e oltre, oltre ad un bloccaggio posteriore (anche perno passante) della ruota con dimensioni maggiorate rispetto agli standard del passato. Anche in questo caso, si nota una nervatura esterna che non ha il solo obiettivo di completare lo schema del disegno ma irrigidisce il comparto nelle fasi di maggiore stress durante la pedalata (spinta e trazione). Le combinazioni disponibili: 46/36, 50/34, 52/36 e 53/39.

I pignoni  e i loro abbinamenti sono sette in totale: 11/25, 11/28, 11/30, 11/32, 12/25, 14/28 e la scala 11/34 (utilizzata da Froome nel corso di una tappa al TDF ), quest’ultima utilizzabile anche per la mtb.

I FRENI CALIPERS E DISCO

Calipers e dischi sono uguali nel disegno a Dura Ace last version, con una viteria differente ( leggermente più pesante) e una livrea grafica (anodizzazione) che li rende facilmente riconoscibili.

I calipers sono disponibili con attacco singolo tradizionale, oppure direct mount a doppio bullone, per forcella, foderi posteriori obliqui e/o bassi. Le pinze idrauliche sono tutte di natura flat mount, di facile accesso in caso di manutenzione e con un design studiato per migliorare la dispersione del calore. Queste pinze e l’azione dei pistoni interni, così come per il sistema Dura Ace, si adattano al funzionamento degli shifters di nuova concezione che prevede la corsa del liquido interno alla guaina in una sola  direzione (One Way Bleeding): il fluido utilizzato è di tipo minerale. I dischi, con disegno uguale a DA, prevedono le alette interne per l’espulsione costante del calore, oltre all’implemento della tecnologia Ice Technology Freeza sulla parte a contatto delle pastiglie.

I PEDALI

I nuovi pedali Ultegra sono più leggeri e si avvicinano ad una concezione pro, con un appoggio ribassato di 0,7 mm rispetto al passato. Il corpo in materiale composito adotta una piattaforma allargata e sagomata per permettere la migliore qualità appoggio della tacchetta, con inserti in alluminio ridotti, rispetto alla precedente versione. L’asse è sostituibile con uno più lungo di 4 mm, il valore alla bilancia è di 248 grammi.

SYNCRONIZED SHIFTING FUNCTION

Avevamo affrontato e approfondito questo capitolo nel corso della presentazione dell’ultima versione del Dura Ace Di2 ma vale la pena riprendere alcuni concetti. Oltre alla manuale le funzioni di sincronizzazione e personalizzazione tramite piattaforma E-Tube Shimano sono due, una full (una sorta di automatico) e una semi (semi automatico), funzione possibile solo con la nuova batteria con protocollo Bluetooth. La prima permette un controllo totale con la catena che si adatta in modo automatico al pignone posteriore e alla corona anteriore (salita e discesa). Questa funzione, “mappabile” a piacere permette al pilota di concentrarsi maggiormente sulla sua performance, oltre che, avere costantemente uno sviluppo metrico ottimale: con la Full Syncro è possibile anche programmare i pulsanti degli shifters in modo che vadano ad agire solo sul cambio posteriore (per fare un esempio). Semi Syncro agisce sul deragliatore adattando il passaggio della catena sui pignoni, questo permette di deragliare la catena dal plateau anteriore grande a quello piccolo, sfruttando la discesa automatica della catena su pignoni più piccoli, in modo da avere costantemente il medesimo feeling tra espressione della potenza durante la pedalata, evitando che diventi troppo dura e/o agile. Full Syncro e Semi Syncro sono facilmente azionabili dal pulsante della centralina, passando da una funzione all’altra tramite un doppio click, anche in movimento.

Troverete questo articolo, inversione leggermente differente, con più immagini sulla versione digitale di 4granfondo e sul prossimo numero cartaceo.

Action photos credits procycleshot.com

shimano.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.