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Specialized Crux, gravel e cx in versione light

di - 08/10/2021

Specialized Crux, gravel e cx in versione light

Leggera e filante, elegante e maneggevole, ma anche ricca di dettagli che le permettono di essere efficiente in diverse situazioni. Specialized Crux nella nuova versione è una bicicletta che mette in mostra la sua anima racing, per il ciclocross e per il gravel. Vediamo insieme i dettagli principali.

Specialized Crux, gravel e cx in versione light

Cosa significa Specialized Crux 2022

La nuova Specialized Crux ricorda da vicino quella sinuosità e minimalismo tipici della Aethos, una delle bici road disc brake più leggere e performanti costruite fino ad ora. La Crux è una piattaforma che in origine viene sviluppata per accontentare i crossisti, non di rado utilizzata in ambito gravel. Il gravel, come sappiamo e come abbiamo avuto modo di argomentare, vede un’importante crescita anche in termini di racing approach; si pensa sempre più alle competizioni gravel. Ecco che la rinnovata piattaforma Crux può essere un punto di unione tra il ciclocross e il gravel racing.

Tanto spazio per le gomme e molto altro

  • La nuova Crux può supportare le ruote con il diametro tradizionale da 700c (con coperture fino a 47c di sezione), oppure da 650b (con la larghezza degli neumatici che arriva fino a 2,1″).
  • Il fodero basso dal lato della catena non è curvato verso il basso, soluzione che gli permette di essere rigido e robusto, grazie anche alla sua lavorazione. Inoltre è possibile montare una trasmissione con monocorona, oppure una guarnitura con il doppio plateau.
  • Per la prima volta c’é una reale valutazione del rapporto che esiste tra la bici/peso del ciclista/sezione degli pneumatici. Il grafico qui di seguito è la dimostrazione.

Specialized Crux, gravel e cx in versione light

  • Dal punto di vista della geometria, taglia per taglia, la nuova piattaforma Specialized Crux ha un reach allungato (+10 mm) e uno stack ribassato, inoltre ha un drop maggiore. Il tutto permette di avere un progetto racing oriented, ma con una grande maneggevolezza, anche grazie all’utilizzo di stem più corti. Significa inoltre, che ha un’altezza da terra paragonabile alle bici da ciclocross.
  • La Specialized Crux è omologata UCI.
  • Si possono montare tre portaborraccia, due classici all’interno del triangolo principale e uno sotto la tubazione obliqua.
  • Non permette il montaggio di parafanghi e di telai esterni alle tubazioni che supportino le borse da bikepacking.
  • E’ disponibile in quattro versioni per due tipologie di carbonio. Le versioni sono: S-Works, Pro, Expert e Comp. I moduli di carbonio sono Fact 12r (per la S-Works) e Fact 10r (per le altre versioni).
  • Il valore alla bilancia dichiarato è di 725 grammi per il Fact 12r e 825 grammi per il telaio in carbonio Fact 10r. La forcella è sempre full carbon, S-Works 12r, comune a tutti i modelli e ha un valore alla bilancia dichiarato di 400 grammi.
  • Il seat-post ha un diametro di 27,2 mm e il progetto Crux è compatibile con i dropper-post con questo diametro. 

Le taglie e gli allestimenti

In totale le taglie disponibili sono sei: 49, 52 e 54, 56, 58 e 61.

  • La versione S-Works è disponibile nella sola configurazione come kit telaio. 4500 euro di listino.
  • La Specialized Crux Pro ha un pacchetto che si basa sulla trasmissione Sram Force AXS eTap 1x e le ruote Roval Terra CL (cerchio in carbonio tubeless ready). Il costo di listino è di 8000 euro.
  • La Crux Expert ha la trasmissione Sram Rival  AXS eTap 1x e le ruote Roval Terra C, ad un prezzo di listino di 6000 euro.
  • Infine la Comp, con la trasmissione meccanica Sram Rival 1x e le ruote DT Swiss G540, ad un costo di 4000 euro.

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Specialized.

specialized.com

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.