Per noi è una delle granfondo degne di essere chiamate tali, una manifestazione del vecchio corso che non ha età e non ha epoca. Nel periodo in cui si chiamano granfondo anche le manifestazioni di 100 km, la Sportful Dolomiti Race assume dei contorni ancor più epici. Il nostro Riccardo Zacchi ci racconta la sua esperienza.
Sportful Dolomiti Race 2021, il lupo è tornato
Il lupo. Il lupo è tornato. Dopo aver combattuto con la tempesta Vaia, il Covid-19 e i relativi lockdown, il suo ululato si alza nuovamente verso il cielo dalla cima di Passo Manghen. La Sportful Dolomiti Race una delle “granfondo monumento” e torno a correrla dopo circa 21 mesi (l’ultima fu l’Ötztaler 2019). Non nascondo di aver vissuto con ansia e trepidazione i giorni precedenti all’evento, chiedendomi cosa e quanto sarebbe cambiato in questo evento.
Qualcosa in effetti non è più come prima, ma sono dettagli alquanto trascurabili rispetto alla passione che ho visto dipinta sui volti di tutti coloro che hanno preso parte a questa gara e soprattutto su coloro che stanno dietro le quinte. Questo sentimento non è affatto cambiato, anzi, oserei dire che è addirittura raddoppiato. Che spettacolo rivedere questi luoghi, rivivere queste emozioni e godersi nuovamente questi momenti.
Feltre ci è mancata parecchio
E chi se ne frega se non c’è il classico pasta party, il servizio docce o l’aerea expo all’interno del palaghiaccio: sotto le storiche mura di Feltre quello che conta è sentire nuovamente sulla pelle il brivido del countdown alla partenza e assaporare l’ardore con cui si prende parte ad una tale manifestazione. Quasi 3000 partecipanti hanno vissuto le mie stesse emozioni, suddivisi tra il classico percorso lungo ed un rinnovato medio, il quale prevede una nuova variante del passo Brocon affrontando un muro tutt’altro che banale; ma la linea d’arrivo di piazza Maggiore regala comunque un gran sorrisone a tutti i finisher, in questo frangente la suddivisione tra 120 e 207 chilometri non esiste più! Feltre l’ho conosciuta, sportivamente parlando, più di una decina di anni fa prendendo parte alla mitica 24h Castelli, che ho immediatamente ripetuto anche l’anno successivo; dopodiché è nato l’amore per la sua regina, la granfondo.
L’ultimo percorso è quello che conosciamo oggi
Feci in tempo anche a tastare il “vecchio” percorso, quello con Duran-Staulanza-Valles, ma non fu una bella esperienza in quell’occasione; ora sono alla quinta partecipazione sull’attuale percorso, di cui ne sono perdutamente innamorato. Così come ho un debole per tutto il contesto dell’evento, a partire dai soliti “riti” dei giorni precedenti: l’arrivo in terra feltrina il venerdì sera, reunion con amici locali per la solita birretta dolomitica, sgambata del sabato mattina, ritiro pacco gara e mille chiacchiere intorno al palaghiaccio… insomma, tutto molto bello e molto rilassante, ma…. la testa continua a pensare alle ore 7 di domenica, quando il via “rock style” di Paolo Mei e Paolo Mutton ci getterà nuovamente in questa splendida giostra di 207km e 5000 metri di dislivello, in ore e ore di emozioni, sofferenze, soddisfazioni ed adrenalina.
Una Sportful Dolomiti Race “ti misura la febbre” a prescindere
“Come stai?” è la domanda che si rivolge e si riceve più spesso nell’arco di questi giorni. “Ora bene grazie, ma ne riparliamo sul Croce d’Aune” è l’altrettanto tipica risposta che si confeziona, sia in gara che nei momenti di relax antecedenti ad essa. Penso sia proprio su quest’ultima salita il momento in cui si raggiunge il clou a livello emozionale, sentimentale e conviviale di questa gara, poiché sulle sue arcigne pendenze si ricongiungono i partecipanti dei due percorsi. Solitamente quelli “più veloci” del lungo agguantano chi sta terminando il percorso medio ad andature più rilassate, ma sui volti di entrambi si percepisce la stessa identica espressione di fatica e sfinitezza, scambiarsi reciprocamente veloci ma intense occhiate di conforto (chi ha fiato riesce anche a stemperare la difficile situazione con una battuta!) è quasi un dovere; la fatica in quel frangente è davvero identica per tutti. Si, questa è la Sportful Dolomiti Race, un evento che non si limita al solo percorso ma che si vive nella sua interezza.
a cura di Riccardo Zacchi, immagini courtesy Sportful Dolomiti Race.