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Syncros un legame con Scott e molto altro

di - 05/10/2020

Quando si parla di Syncros il pensiero si lega inevitabilmente alle bici Scott. Syncros è identificato come il brand di componenti che veste il marchio, che lo completa e che in un certo senso lo arricchisce. Eppure Syncros ha un DNA tutto suo. Ecco un breve approfondimento.

Uno spaccato del manubrio Syncros. I procedimenti di sviluppo e produzione sono diversi e articolati. Se l’idea iniziale può essere quella di abbinare il componente ad una bici Scott, il risultato deve essere versatile e trasversale, capace di integrarsi alla perfezione con il mercato e le sue richieste.

Una brand per la componentistica

Questo è Syncros, un’azienda che disegna, sviluppa e produce componentistica per tutte le biciclette, non solo per le Scott. E’ vero, nel pensiero comune del ciclista, sia esso stradista o biker, il logo Syncros è legato in maniera quasi indissolubile a Scott. Manubri, selle, portaborraccia e molto altro, sono il pool che va a completare l’allestimento delle biciclette che portano quel marchio, ma è altresì vero che con il passare degli anni il brand si è reso indipendente sotto molti aspetti.

Un altro esempio, la sella Belcarra, un prodotto ampiamente utilizzato anche sotto false spoglie.

R&D tutto suo

Syncros ha un team di ricerca e sviluppo che è slegato da Scott, con ingegneri propri e un reparto di pre-produzione svincolato dalle biciclette. Infatti, le specifiche tecniche della componentistica rispondono alle esigenze del mercato, non solo a quelle delle biciclette Scott. Un esempio è il manubrio integrato Creston IC SL (quello che vedete nelle immagini), ultima evoluzione dell’integrazione in ambito road.

Il vantaggio di ridurre i costi senza sacrificare la qualità

Cosa significa: il legame con Scott porta innumerevoli vantaggi dal punto di vista della reperibilità della materia prima in grosse quantità (ad esempio la fibra composita). Questo permette di ridurre i costi alla fonte, ma senza influire in modo negativo sui costi del prodotto finito. Una considerazione banale e scontata? No, considerando che la conferma arriva dal fatto che molte aziende puntano proprio sulla produzione di accessori che vanno ben oltre il frame-kit. Specialized, Trek e Canyon, Wilier e Cannondale, ma anche Pinarello e BMC, solo per citarne alcuni, tutti offrono un pacchetto più o meno completo.

Si abbassano i costi iniziali, si ha la possibilità di avere un maggiore (e migliore) controllo sul prodotto, si completa un concetto di design che va molto di moda oggi come oggi.

Il design funzionale alla prestazione e i componenti ne fanno parte

Non di rado, durante i nostri test, abbiamo fatto riferimento al design che è parte funzionale della prestazione: tutta la componentistica è il fondamento di questo concetto. Un manubrio aero che integra i cavi, oltre ad abbinarsi allo shape della bici aerodinamica, influisce in modo positivo sulla penetrazione dello spazio. Un reggisella full carbon ad esempio, specifico per quel tipo di progetto, che grazie alle sue flessioni aumenta il comfort. Potremmo andare avanti ad oltranza.

Abbiamo provato una Scott Addict, con manubrio Creston SL e sella Belcarra, ma con ruote Hunt. Road Bike Connection 2020 – Andalo – Italy – Photo @6stili – www.luigisestili – BCA Bike Connection Agency

In conclusione

In questo spazio abbiamo preso ad esempio il marchio Syncros perché abbiamo avuto modo di soddisfare alcune curiosità. Se il mondo della mtb è più incline a sperimentare ed esplorare, mescolando diverse soluzioni, il settore road è storicamente più chiuso e lineare. Qualcosa però sta cambiando! Nessuno ci vieta di pensare ad un domani, quando vedremo le ruote Syncros ad equipaggiare una Trek ( all’IBF di Rimini c’era una Emonda con questo allestimento), perché le partnership tra le diverse aziende, le collaborazioni offrono vantaggi a tutti, facendo risparmiare tempo, denaro, con la possibilità di beneficiare di una ricerca tecnologica sicura e consolidata.

a cura della redazione tecnica, foto 6Stili e Rupert Fowler per BCA

ulteriori dettagli Syncros

syncros.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.