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Team Colpack Ballan, la vittoria al Giro U23

di - 14/06/2021

Team Colpack Ballan, la vittoria al Giro U23

Ayuso e Il Team Colpack Ballan conquistano il Giro d’Italia U23. E’ la corsa a tappe più importante per i giovani, un vero trampolino di lancio che proietta i ragazzi nel mondo del professionismo. L’edizione 2021 sarà ricordata per la sua durezza del tracciato e per le performances dei ragazzi che si sono resi protagonisti in una corsa emozionante. Un dominatore, Ayuso, che passerà alla UAE, ma anche tanti ragazzi italiani che hanno ben figurato.

Team Colpack Ballan, la vittoria al Giro U23

Il Team Colpack Ballan, un bel progetto

Se il giovane iberico si aggiudica la maglia rosa finale è pur vero che il team ha dimostrato una grande coesione e forza. Tra gli altri citiamo anche Alessandro Verre, che ha concluso sesto nella generale ed è stato fondamentale per il recupero di Ayuso dopo la caduta nella tappa con arrivo a Nevegal. Aggiungiamo Filippo Baroncini, dominatore della prova a cronometro Sorbolo Mezzani-Guastalla.

giro d'italia u23

La cronaca della nona tappa

Partenza da Cavalese, in Val di Fiemme, con il Kilometro zero a Predazzo allo Stadio del Salto, futura sede Olimpica nel 2026. Salendo verso il Passo Valles, attaccano Riccardo Ciuccarelli (Biesse Arvedi Premac), Reuben Thompson (Groupama-FDJ), Manuele Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Lorenzo Ginestra (Aran Cucine Vejus) e Marco Frigo (SEG Racing). Andando verso la vetta  rientrano anche altri, fino al passaggio al Gpm con Yesid Pira (Caja Rural-Seguros RGA) a tentare di avvantaggiarsi.

Dopo un’ottantina di km, con il gruppo ormai ridotto a circa 45 unità, una caduta coinvolge anche la Maglia Rosa Enel di Juan Ayuso (Team colpack Ballan), che però riparte, con qualche escoriazione, e riesce a rientrare dopo una foratura.  All’intergiro GLS, passa per primo Ferri, su Vandenabeele e Mayrhofer. Al GPM di Pieve d’Alpago passa per primo Pietrobon (Cycling Team Friuli), mentre all’attacco della prima scalata del Nevegal, a 42 km dall’arrivo, ci provano in coppia Ansaloni e Tarozzi (#inEmiliaRomagna Cycling Team), subito raggiunto da Hoole e Baldaccini e poi da tutto il gruppo. 

Dopo il primo passaggio sul Nevegal, con Pietrobon a guidare, nel gruppo sono rimasti una ventina di corridori, che dopo la discesa affrontano l’ultima scalata. Davanti fa il ritmo Development Team DSM con Garofoli, fino a quando negli ultimi 6 km ci provano Gloag, Hellemose e poi Anders Johannessen, con Verre (Colpack Ballan) che tira per Ayuso. Poi il numero dello svizzero Voisard (Swiss Racing Academy), che aggancia Johannessen, lo stacca e resiste alla rimonta finale di Juan Ayuso, regalando la seconda vittoria di tappa al suo team. 

ayuso

La decima tappa, l’ultima frazione prima dei festeggiamenti

Numerosi attacchi e tentativi di fuga nella decima e ultima tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel del 2021, da San Vito al Tagliamento a Castelfranco Veneto. Tappa subito molto veloce, con la prima ora di gara a oltre 49 km/h di media. Tanti tentativi di fuga fino a quando, dopo circa 80 km, vanno all’attacco Jacopo Menegotto (General Store-Essegibi-F.lli Curia), Daan Hoole (SEG Racing) e Ben Healy (Trinity Racing). Il vantaggio aumenta considerevolmente, l’inseguimento da parte del gruppo non è davvero convinto e al passaggio sul traguardo di Castelfranco Veneto, a 8 km dall’arrivo, i tre battistrada possono contare ancora su circa 3′ di vantaggio. 

E’ proprio il campione d’Irlanda Ben Healy a trovare il colpo vincente a tre km dal traguardo, mantenendo fino alla fine 38″ di vantaggio su Menegotto e Hoole; Filippo Baroncini (Team Colpack Ballan) per il quarto posto anticipa il gruppo, regolato in volata da Marijn Van den Berg (Groupama-FDJ). 

In gruppo anche Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan), che festeggia conquistando, al primo anno nella categoria, il Giro d’Italia Giovani Under 23 Enel. Sul podio, a fianco alla Maglia Rosa Enel, anche Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e Henri Vandenabeele (Development Team DSM). Sesto in classifica il miglior italiano, Alessandro Verre (Team Colpack Ballan). 

La classifica finale del Giro d’Italia U23 e le maglie

1. Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)
2. Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) a 2’55”
3. Henri Vandenabeele (Development Team DSM) a 3’49”
4. Thomas Gloag (Development Team DSM) a 4’01”
5. Asbjorn Hellemose (Vc Mendrisio) a 4’40”
6. Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) a 5’23”
7. Yannis Voisard (Swiss Racing Academy) a 6’42”
8. Anders Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) a 7’53”
9. Omar El Gouzi (Iseo Rime Carnovali) a 8’16”
10. Davide Piganzoli (Eolo-Kometa CYcling Team sub23) a 8’40”

Maglia Rosa Enel

 Leader della classifica generale: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

Maglia Rossa Work Service Group

 Leader della classifica a punti: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

Maglia Verde Capitelli

 Leader della classifica dei Gran premi della Montagna: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

Maglia Blu GLS

 Leader della classifica Intergiro: Andréa Mifsud (Swiss Racing Academy)

Maglia Bianca Chiesi for AIDO

Leader della classifica dei giovani: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan)

Maglia Combinata ENIT

Leader della graduatoria che tiene conto delle classifiche generale, a punti e Gpm: Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan).

a cura della redazione tecnica, immagini Giro d’Italia U23.

giroditaliau23.it

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.