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Gravel sul Garda con X-Bionic

di - 08/06/2024

Nel contesto della Gran Fondo Colnago, abbiamo messo alla prova il sistema X-Bionic CoreFusion – composto da maglietta e salopette – su un percorso gravel disegnato attorno al lago di Garda, in compagnia di un testimonial d’eccezione: Paolo Savoldelli. Un’opportunità unica per valutare le prestazioni di questo prodotto nel “mondo reale”.

Partendo dalla pittoresca Desenzano del Garda, ci siamo immersi in un percorso articolato e vario, che ci ha portato attraverso paesaggi e borghi incantevoli lungo la sponda del lago, fino a Valeggio sul Mincio. Abbiamo affrontato tratti tecnici e sterrati in cui si sono alternate salite brevi, a tratti impegnative, e discese tecniche, mettendo alla prova la resistenza e il comfort sia nostri sia del CoreFusion. Ottanta chilometri e quattro ore di sudore e lavoro intenso per scoprire se X-Bionic ha mantenuto le promesse…

Il fresco solo dove serve

Lo studio del sistema maglia-salopette deriva da una vera e propria analisi termica delle zone surriscaldate del corpo, tramite termo camere su ciclisti in azione, questo ha consentito di individuare quali zone abbiano maggiore bisogno di essere raffreddate. Le due parti sono state progettate con occhio attento alle prestazioni, evidenziando particolari innovativi che fanno la differenza durante un’attività ciclistica intensa: comfort e regolazione termica i due fari principali.
Ecco quindi che una delle caratteristiche più interessanti della maglietta è l’inserto traspirante nella zona superiore delle spalle e della nuca. Quest’area beneficia di un’efficiente dissipazione del calore grazie a tale soluzione, permettendo un maggiore comfort durante la pedalata. Sotto, la salopette ha lo stesso materiale traspirante che si estende lungo la colonna vertebrale, contribuendo a mantenere una temperatura corporea regolata anche nelle situazioni più impegnative.
Secondo i dati di X-Bionic questo sistema è in grado di abbassare la temperatura della zona di circa 2°: dai 39° rilevati in allenamento dalla termo camera con maglia normale, ai 37° rilevati indossando CoreFusion.

Come funziona

Durante la pedalata, abbiamo potuto percepire chiaramente l’azione rinfrescante di questo sistema di ventilazione quando si raggiungono velocità più elevate. L’effetto tipo “sifone” sulla schiena offre un leggero ma gradito sollievo, mitigando il surriscaldamento e migliorando il comfort complessivo.
Quello che, in verità, ci ha sorpreso positivamente ancor più del sistema di raffrescamento è la comodità del fondello della salopette: per noi un punto decisamente “hors categorie”. Il particolarissimo tessuto (anche al tatto) con cui è realizzato è microfibra di altissima qualità e garantisce un contatto delicato con la pelle, praticamente eliminando ogni sensazione di sfregamento. La schiuma interna, divisa in cinque resistenze con spessori differenziati, si adatta perfettamente alle diverse zone di contatto con la sella, riducendo al minimo lo sfregamento e il rischio di irritazioni cutanee.
Infine, la livrea unica della maglietta, con una vera scansione termodinamica effettuata durante i test per creare il prodotto, è un punto di forza estetico. Questo design innovativo evidenzia le zone più calde e più fredde del corpo, offrendo una prospettiva visiva originale e tecnologicamente avanzata. Sebbene possa risultare audace, questa grafica rende il prodotto immediatamente riconoscibile e aggiunge un tocco di modernità e innovazione.
In conclusione, il sistema X-Bionic CoreFusion si conferma al top non solo per le sue prestazioni tecniche avanzate, ma anche per l’attenzione al dettaglio e l’innovazione nel design. Il prezzo? Non per tutti: a listino 189 euro la maglia e 249 euro la salopette senza compressione (329 euro il modello con compressione sulla coscia).

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