L’alluminio è tornato in auge, lo sappiamo bene. Anzi, per essere precisi, l’alluminio non è mai tramontato, perché anche in seguito all’avvento massiccio del materiale composito i grandi player dell’industria ciclistica mondiale hanno continuato a investire su questo materiale come alternativa economica ai più pregiati telai in fibra nera. Una ottima opzione per i prodotti entry level.
Leggero, (relativamente) facile da lavorare e con ottime caratteristiche meccaniche, imperniate prima di tutto sulla rigidità torsionale e laterale: sono queste le peculiarità senza tempo della lega leggera, vantaggi che possono diventare caratteristiche esclusive. Se questo materiale lo si lavora e tratta come in pochi sanno fare (ogni riferimento all’italiana Titici non è casuale), se ne può elevare la dignità a livelli decisamente lontani dalla fascia di mercato di “primo prezzo”.
Per andare dappertutto
È esattamente quel che ha fatto la mantovana Titici, con il suo telaio gravel All-In, che come suggerisce il nome è in grado di andare dappertutto e disporre di tutto. In questa più aggiornata versione And guadagna un ulteriore benefit, che contraddistingue le sue voluminose tubazioni in lega leggera, realizzate su specifica da Dedacciai.
Con la versione And, presentata in anteprima al Cyclingworld di Düsseldorf (un importante show dedicato alla bicicletta e alla cultura ciclistica), il telaio All-In si pregia infatti di un innovativo trattamento anodizzante con ioni d’argento. È una tecnologia brevettata, che rende il telaio straordinariamente resistente a graffi e abrasioni, garantendo una quasi totale resistenza all’ossidazione, anche in ambiente marino.
Un nuovo materiale
Con la tecnologia brevettata G.H.A.® (“Golden Hard Anodizing”) l’alluminio viene sottoposto a una profonda trasformazione superficiale sfruttando il connubio fra l’Ossido anodico e l’Argento. Il risultato è un vero e proprio nuovo materiale.
Il procedimento elettrolitico dell’anodizzazione provoca una crescita accelerata dello strato protettivo di ossido sull’alluminio. In pratica, attraverso questo trattamento si genera una nuova pelle del metallo, caratterizzata da un’elevatissima adesione con la base. Gli ioni di argento sigillano invece le microporosità dell’ossido conferendo alla superficie del telaio proprietà uniche.
Saldato a mano
Il nuovo All-In in versione And conferma le saldature realizzate pazientemente a mano e lasciate a vista, il passaggio cavi integrato e ovviamente l’affidabilità e l’elevata stabilità che già lo contraddistinguevano nella sua versione “nativa”.
La novità è che oltre all’estetica, la nuova versione And ne esalta le proprietà di resistenza, in grado di rendere questo frame appunto ancora più “All-In”, perfetto per le lunghe avventure sugli sterrati e le strade meno battute.
Quali vantaggi?
Rispetto a quello con verniciatura tradizionale il telaio All-In And ha un peso inferiore, un’altissima resistenza alla corrosione e un’elevata durezza superficiale.
La colorazione penetra in profondità e si fissa nello strato di ossido garantendo una durata praticamente infinita. A differenza della verniciatura tradizionale, infatti, non avviene alcun distacco di parti di vernice in seguito a urti o vibrazioni grazie alle caratteristiche di inasportabilità dello strato di ossido anodico. La manutenzione è più semplice, dal momento che lo sporco non riesce ad aderire alla superficie. In soldoni, pulire il telaio dopo un’uscita nel fango o su strade polverose è facile e rapido.
Già disponibile
Contemporaneamente alla presentazione in anteprima al Cyclingworld Europe, lo speciale trattamento sarà subito ordinabile per i telai All-In negli allestimenti Apex, Grx e Rival Axs.
Ulteriori informazioni: Titici
