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TORX, 10 anni di storia in 42 secondi

di - 05/04/2020

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Proseguono le #stayhome sTORies del Tor des Géants, il TORX nella maturità del suo decimo anno ripropone le fasi salienti della competizione attraverso lo storytelling dei grandi protagonisti delle precedenti edizioni.

Doug Mayer, uno dei tanti Giganti del TORX

Torneremo di nuovo a correre sulle montagne. Lo so.”

I grandi protagonisti non sono solamente coloro che hanno vinto questa grande evento, ma tutti coloro che hanno raggiunto dopo oltre 330 chilometri di percorso il traguardo di Courmayer. Doug Meyer è uno di loro, proviene da Chamonix e per anni ha sognato di circumnavigare le montagne che vede tutti i giorni quando esce di casa, ecco il suo racconto.

La partenza da Courmayeur dell'edizione 2018, un anno prima del fatidico TORX che ha festeggiato i 10 anni di organizzazione.jpg
La partenza da Courmayeur dell’edizione 2018, un anno prima del fatidico TORX che ha festeggiato i 10 anni di organizzazione

Un pensiero a voi italiani e non solo

Abito nella valle di Chamonix, ho pensato spesso ai miei amici in Italia, mentre l’epidemia infuriava.  Guardavo in alto verso il Monte Bianco fermandomi a riflettere sulla sofferenza al di là di quella cima, sperando di poter fare qualcosa per aiutare. Sapevo che poteva arrivare fin qui, e ora lo è, come in tutto il mondo.  In tal modo, crea un senso di comunione nella sofferenza e nelle perdite – il tipo più triste, certo, ma forse anche il più forte?

Ricordando il mio TORX

Sulla linea di partenza del TOR330 2019, ho sentito un’ondata di disagio passare su di me. Ho capito che una grande sfida si trovava di fronte a me – una così grande, che non riuscivo nemmeno a capirne l’enormità. Sapevo che se fossi riuscito ad arrivare a Courmayeur, avrei avuto molte storie da raccontare.

Ho immaginato il legame che avrei condiviso con gli altri partecipanti al TOR. Mi sono reso conto che c’era un solo modo per raggiungere questo obiettivo: non guardare al traguardo, ma alzare la testa verso il prossimo obiettivo raggiungibile.

Doug Mayer sorridente in un momento di relax
Doug Mayer sorridente in un momento di relax

La sfida di oggi è ancora più grande!

Oggi ho molti di quegli stessi sentimenti. A differenza del TOR, tuttavia, non abbiamo scelto questa sfida: ci ha selezionati. E questa volta, le conseguenze sono maggiori. Le emozioni sono le stesse, solo più profonde. Il TOR, nelle emozioni che ho provato e nelle sfide che ho superato, è stato una sorta di prefigurazione.

Che cosa mi ha insegnato il TOR

  • ad andare avanti
  • a calmare la voce di insicurezza e la paura
  • a capire il potere della condivisione verso un obiettivo comune

Aiutarsi a vicenda è nel DNA del TOR. Messo alla prova, ho anche capito di avere molto più in me di quanto avessi mai saputo. Ora, ogni giorno quando mi alzo, questa conoscenza è una gemma inestimabile. Forse ti senti allo stesso modo anche tu?

Il TORX e l'incredibile partenza che ha festeggiato i primi 10 anni dell'evento valdostano
Il TORX e l’incredibile partenza che ha festeggiato i primi 10 anni dell’evento valdostano

La grande metafora del traguardo di Courmayeur

Alcuni di noi sono più avanti di altri nella sfida che stiamo affrontando. Ma arriverà la nostra metaforica Coumayeur, e anche questo passerà.

Raggiungeremo il traguardo e poi sentiremo un nuovo legame che trascenderà paesi, genere, etnie, religioni, proprio come è sempre avvenuto durante il TOR. Riposeremo i nostri corpi stanchi, ci abbracceremo e celebreremo un altro tipo di vittoria.

State al sicuro. Lavatevi le mani. Pensate a quelli meno fortunati. Se siete in grado di aiutare, per favore fatelo. 

Doug Mayer

Daniele Milano: spirito di montagna, anima sportiva. Nato in Valle d’Aosta circa cinquant’anni fa, Daniele cresce immerso nella natura e nello sport. Prima lo sci alpino, poi l’atletica leggera: il movimento è da sempre il suo linguaggio. Negli anni ’90, la svolta. Lo snowboard lo conquista completamente — non solo come rider, ma come narratore del mondo snow. Coordina Snowboarder Magazine, collabora con testate specializzate e guida la direzione di Onboard Magazine. Dal 2003 è anche una presenza fissa nell’evoluzione dell’Indianprk snowpark di Breuil-Cervinia. Tra penna, neve e sentieri. Maestro di snowboard e telemark, dal 2015 è il cuore editoriale di 4running magazine, dove racconta il trail, l’anima del running, il gesto sportivo come espressione di equilibrio. Correre è il suo modo di essere. Dai campi di atletica vicino casa ai boschi della Valle, per poi trasferirsi a Milano. Oggi vive tra città e montagna, ma è sempre fedele al suo credo: “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri.”