Autunno e inverno, in Toscana, sono stagioni magiche in cui la bici da fuoristrada diventa la compagna ideale per scoprire spettacoli naturali e i sapori della tradizione. Non importa che si tratti di MTB o Gravel, tradizionali o a pedalata assistita, questa regione è un vero paradiso per gli amanti delle ruote tassellate, con itinerari adatti a tutti gli appassionati di qualsiasi capacità di guida e livello di allenamento.
La pista forestale più bella d’Italia
Magnifico itinerario di impareggiabile bellezza forestale per ammirare i panorami del Casentino, quello nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi non è un vero e proprio percorso ad anello, poiché il ritorno è sulla stessa via d’andata. Il tracciato è il sedime di un’antica linea ferroviaria di servizio, che trasportava il legname dalla località di Lama al Cancellino, presso Badia Prataglia.
L’itinerario è molto semplice, trovandosi sempre sulla stessa pista per 20 chilometri, e la strada sterrata, perfettamente manutenuta e dalla pendenza leggera e regolare, permette di pedalare spostando l’attenzione alla contemplazione del paesaggio. La partenza è dalla località il Cancellino, pochi chilometri oltre Badia Prataglia, sulla Regionale Umbro Casentinese. Di fronte all’edificio di servizio, dove venivano ricoverate le piccole locomotive a scartamento ridotto, si trova un ampio piazzale utilizzato per lo scarico del legname e oggi comodo parcheggio. Si parte all’ombra di una fitta faggeta in leggero falsopiano, con le distanze scandite dai cippi con il numero progressivo del chilometraggio.
Dopo circa 3 chilometri si raggiunge il passo dei Lupatti (il punto più alto, a 1.171 m) e da qui inizia la discesa, sempre regolare, sino ai 700 m de la Lama, dove si trovano una piccola chiesetta e un grande edificio del Corpo Forestale dello Stato.
Lungo il tracciato si incontrano alcune sorgenti, tra cui una fonte solforosa, e anche un ponte i cui parapetti sono stati costruiti utilizzando le rotaie della vecchia ferrovia.
Una volta rifocillati e dissetati alla fresca acqua della vicina sorgente di Francesco, si può girare la bici e rigodere della frescura dei boschi sino al rientro al punto di partenza.
- Tipo di bici: MTB e Gravel
- Durata: tour giornaliero
- Località di partenza: Cancellino – Badia Prataglia (AR)
- Lunghezza: 40 km
- Impegno fisico: medio
- Difficoltà tecnica: media
- Dislivello in salita: 1.080 m
- Quota massima: 1.171 m
- Periodo consigliato: aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Anello di Abetone, sport e cultura
Questo anello consente di raggiungere in bicicletta i principali musei della Montagna Pistoiese. Si parte in quota dai 1.388 m del passo Abetone. Dal parcheggio davanti al Municipio si prende il cosiddetto Viale Regina Margherita, con fondo sterrato. Si attraversano le piste da sci della Selletta e Chierroni e una bellissima foresta di abeti. Passata la SP20 a fianco del Lago Baccioli (un piccolo bacino artificiale per l’innevamento programmato), si imbocca il Sentiero delle sentinelle. Si arriva al Museo della Linea Gotica a Pianosinatico, dove un tempo passava la linea difensiva costruita dai tedeschi per contrastare l’avanzata delle truppe Alleate. Questo tratto richiede un po’ di tecnica, sia in salita nella prima parte, sia in discesa nella seconda; se non ci si sente sicuri è meglio scendere dalla bicicletta e proseguire a piedi.
Da qui si riparte in direzione Rivoreta, su strada asfaltata, per raggiungere il Museo della gente dell’Appennino Pistoiese, che propone un viaggio nella vita della gente della Montagna, dai secoli scorsi ai giorni nostri. Il primo tratto in discesa porterà davanti a uno strappo duro di 500 metri che conduce al museo. La fontana del paese sarà utile per rinfrescarsi e fare rifornimento d’acqua. Per tornare verso Abetone, dal museo si prende una strada sterrata quasi completamente interdetta al traffico, con i primi 300 metri di pendenza a favore, fino a Rio Botre dove ci si inerpica per 2,5 km, anche con pendenze in doppia cifra. Il fondo non è male, sebbene non sia improbabile incappare in qualche sconnessione causata delle piogge in alcuni periodi.
Finito lo sterrato, la salita continua per un altro chilometro, fino all’abitato della Secchia. Il panorama si apre e i campi della Secchia e la cima della Selletta fanno da contorno al Lago Verde.
La strada è ampia e scorrevole, anche se con pendenze sfavorevoli, fino a un altro tratto sterrato che porterà a Boscolungo. Qui ci si rimette sulla SS 12 per tornare verso il passo di Abetone. Proprio prima dello scollinamento si trova il terzo museo, il Museo dello Sci, che racconta la storia di un paese e dei suoi campioni, che hanno reso celebre questo sport nel mondo. Si può integrare questo itinerario con altri percorsi, come l’Anello Maiori oppure il 1,1 della pista da sci della Selletta.
- Tipo di bici: MTB
- Durata: tour giornaliero
- Località di partenza: via Pescinone, Abetone (PT)
- Lunghezza: 21 km
- Impegno fisico: medio
- Difficoltà tecnica: media
- Dislivello in salita: 794 m
- Quota massima: 1.401 m
- % fondo sterrato: 65%
- % fondo pavimentato: 35%
- Periodo consigliato: giugno, luglio, agosto, settembre
Panorami Apuani in bici
Le Alpi Apuane regalano panorami unici dietro a ogni curva di questo itinerario ad anello in Garfagnana e nella media Valle del Serchio. Da Castelnuovo di Garfagnana, dove la Rocca Ariostesca e la Fortezza di Mont’Alfonso testimoniano l’importanza della dominazione estense, si imbocca la Strada d’Arni, molto frequentata dagli amanti delle due ruote: costeggia il torrente Turrite Secca e, in leggera salita, porta a Isola Santa. L’antico borgo di pietra si specchia nelle acque color smeraldo del piccolo lago e merita una sosta ristoratrice.
Lasciata Isola Santa, si imbocca a destra il largo incrocio in direzione di Capanne di Careggine. Si sale poi, più decisamente, con ampi tornanti fino al piccolo borgo, superato il quale si prospettano diversi chilometri in falsopiano con punti panoramici spettacolari sul gruppo delle Panie. Il profilo dell’Omo Morto ci si staglia netto davanti e, giunti al passo di Scala, è obbligatoria una sosta. Il gruppo delle Panie è uno dei più conosciuti dell’intera catena apuana, e nasconde nelle sue viscere una rete di cavità carsiche tra cui, aperte alle visite turistiche, la Grotta del Vento e l’Antro del Corchia.
Si prosegue in direzione della Maestà della Formica, raggiungendo il punto più alto dell’itinerario a 1.000 metri di quota. Si imbocca quindi la strada in direzione Careggine, con strette vie carraie arroccate intorno alla Chiesa di San Pietro. Con una piccola deviazione dal percorso, si può raggiungere la Panchina Gigante sul colle di Monti. Lo sguardo spazia dalle Alpi Apuane agli Appennini e regala una splendida vista del Lago di Vagli. Rientrati in paese, l’itinerario continua in discesa fino al paese di Poggio; qui, prestando attenzione alla traccia gpx, si lascia l’asfalto per accedere al ponte ferroviario della Villetta, alto ben 54 metri sul letto del fiume Serchio. Dalla stazione FS di Villetta-San Romano si segue la segnaletica della storica Via del Volto Santo, in direzione di Pontecosi, il piccolo borgo che affaccia sull’omonimo lago. Prima di affrontare l’ultima salita del percorso, l’attraversamento del ponte medievale della Madonna del Ponte è un’altra imperdibile occasione per una pausa fotografica. Ormai alle porte di Castelnuovo di Garfagnana, si entra nel centro storico attraversando la principale piazza Umberto I, per raggiungere in breve il punto di partenza.
- Tipo di bici: Gravel
- Durata: tour giornaliero
- Località di partenza: Viale Giovanni Pascoli, 32 – Castelnuovo di Garfagnana (LU)
- Lunghezza: 43 km
- Impegno fisico: impegnativo
- Difficoltà tecnica: media
- Dislivello in salita: 1.400 m
- Quota massima: 1.070 m
- % fondo sterrato: 10%
- % fondo pavimentato: 90%
- Periodo consigliato: tutto l’anno
Per maggiori info
Tracciato GPX
Percorso delle Leopoldine
Il paesaggio della Valdichiana Aretina è reso unico dalla presenza delle Leopoldine, maestose case coloniche che simboleggiano la bonifica e la tradizione contadina della vallata. Questo percorso ad anello suggerito da La Chianina Asd, l’associazione che organizza ogni anno l’evento’ La Chianina Ciclostorica, porta alla scoperta di alcuni dei paesaggi più belli della Toscana, tra Marciano della Chiana e Castiglion Fiorentino, tra distese di girasoli, fattorie e atmosfere bucoliche. Particolarmente suggestivo è lo stradone di Montecchio, una strada bianca che permette di passare da numerose leopoldine avendo come sfondo l’omonimo castello di Montecchio.
Il percorso comincia nel centro storico di Marciano della Chiana. Da lì ci si sposta sulla strada provinciale del Pozzo raggiungendo il centro abitato di Pozzo della Chiana nel comune di Foiano della Chiana. Qui si prosegue fino al cimitero di Pozzo della Chiana, dove si eleva il Tempio di Santo Stefano alla Vittoria, un edificio monumentale dall’importante valore storico e artistico, la cui realizzazione è attribuita a Giorgio Vasari.
Si continua a pedalare in direzione Brolio, località nel comune di Castiglion Fiorentino. Qui il passato agricolo della Valdichiana si esprime nelle antiche fattorie mezzadrili, oggi luoghi di contemporanea accoglienza, che arricchiscono il paesaggio. Il percorso prosegue verso il Castello di Montecchio Vesponi. Il suo stato di conservazione lo rende uno dei più interessanti della provincia di Arezzo e uno tra i più belli della Toscana. A colpire l’occhio è la sua cinta muraria merlata di 263 metri che ne definisce il profilo. Ancora più straordinaria è la sua torre che svetta per circa trenta metri e che lo rende facilmente identificabile da tutta la zona circostante. Superato il Castello di Montecchio Vesponi, ci si immerge nella Val di Chio, il cuore pulsante dell’agricoltura di Castiglion Fiorentino. Si pedala tra i campi arati scorgendo l’importante lavoro di conservazione del paesaggio svolto dagli agricoltori locali, passando poi per i boschi che tracciano il confine tra Castiglion Fiorentino e Arezzo.
Uscendo dalla Val di Chio, si fa sempre più definita l’immagine del borgo di Castiglion Fiorentino. A colpire sarà la sua rocca, Il Cassero, il punto più alto del borgo dal quale si può godere di una delle viste più belle della Valdichiana. Si continua il percorso nella sua parte finale lungo le tappe di Manciano, Ranco di Frassineto, Montagnano e Badicorte, accompagnati da distese agricole, dal profilo delle Leopoldine e, in estate, dal calore dei girasoli. Superato Badicorte si riprende la strada provinciale del Pozzo che riporta al punto di partenza a Marciano della Chiana.
- Tipo di bici: Gravel, strada
- Durata: tour giornaliero
- Località di partenza: Marciano della Chiana (AR)
- Lunghezza: 46,91 km
- Impegno fisico: medio
- Difficoltà tecnica: media
- Dislivello in salita: 433 m
- Quota massima: 367 m
- Periodo consigliato: tutto l’anno