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Tour Transalp 2017, il nostro racconto

di - 05/07/2017

Tour Transalp, la gare a tappe per eccellenza dedicata agli amatori, una prova tanto dura quanto affascinante che parte dalla Germania per approdare in territorio italiano, attraversando alcune delle cime epiche per il ciclismo: Passo dello Stelvio, Passo Rombo, Bernina e senza dimenticare il Mortirolo, dai paesaggi ondulati della Germania del sud, si passa agli scorci da favola che solo il Lago di Garda riesce a regalare.

Ecco a voi un breve riassunto dei nostri inviati, che hanno partecipato, vissuto e sofferto una delle edizioni più dure della corsa a tappe amatoriale attraverso le Alpi. Ecco a voi un breve riassunto, in cui anche alle immagini parlano e raccontano, buona lettura.

Il Tour Transalp nasce nel 2003, una sorta di sfida in ambito amatoriale ideata e promossa da Tour, una delle maggiori testate tedesche che si occupano di ciclismo. L’obiettivo era, lo è ancora, di far vivere ai partecipanti le emozioni di una corsa a tappe (in coppia), di emulare le gesta, la fatica e le emozioni dei pro, durante il Giro d’Italia, il Tour, La Vuelta (solo per citare le più importanti). In questo 2017 Tour Transalp giunge alla sua 15^ edizione, con partenza il 25 Giugno dal piccolo borgo di Allgau, per giungere ad Arco di Trento il 1° Luglio attraversando le Alpi.

Riporto le parole di un amico che ha molta più esperienza di me riguardo questo genere di gare: “correre una gara a coppie è come vivere un matrimonio; uno dei due deve sempre stare attento che il compagno di team non faccia stupidate!”.

Si, perché partecipare alla Transalp non è solo pura prestazione sportiva ed attitudini atletiche, il primo fondamentale aspetto è l’affiatamento del team e la capacità di coordinarsi reciprocamente nell’affrontare le difficoltà che man mano si presentano durante la corsa. E quest’anno le difficoltà non sono affatto mancate, poiché il meteo ci ha sottoposto a tutte le sue possibili varianti atmosferiche: caldo (solo per un giorno in realtà!), pioggia (moltissima!), grandine, vento, freddo, neve… Come se i quasi 900km e 19000m di dislivello da percorrere in sette tappe non fossero sufficienti.

Le condizioni climatiche – a volte proibitive – hanno reso davvero massacrante questa esperienza.

Non sono stati pochi i momenti in cui ho pensato di abbandonare sia la gara che la bici ma, credo che proprio queste difficili circostanze, una volta superate, ci abbiano dato ancor maggior stimolo a portare a termine la gara e cercare di ottenere qualcosa di più da noi stessi.

E i pensieri corrono già verso l’ultima settimana di giugno 2018…

Tutte le immagini sono di Miha Matavz e Uwe Geissler, testo di Riccardo Zacchi.

http://tour-transalp.de/en/news/

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.