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Triathlon, la staffetta è australiana

di - 17/07/2017

Amburgo è considerata la Mecca del triathlon, l’appuntamento che da solo vale una stagione, un po’ come il GP di Montecarlo per la Formula Uno o la Parigi-Roubaix per il ciclismo. Tappa imperdibile per le World Series, l’appuntamento tedesco era stato scelto dalla Federazione Internazionale anche per assegnare il primo titolo mondiale di staffetta mista all’indomani dell’elezione di questa prova nel programma olimpico, ad affiancare le due gare individuali già a Tokyo 2020. Un battesimo in grande stile, per il quale si sono smossi molti dei big del circuito, che alla fine ha premiato al termine di una gara spasmodica l’Australia, con Charlotte McShane, Matthew Hauser, Ashleigh Gentle e Jacob Birtwhistle che in 1h22’38” hanno preceduto di soli 4” gli Usa con Kirsten Kasper, Ben Kanute, Katie Zaferes e Matthew Mcelroy, terza posizione per l’Olanda (Maaike Caelers, Marco Van der Stel, Rachel Klamer e Jorik Van Egdom) a 9” davanti alla Gran Bretagna dei fratelli Bronwlee a 14” e al Canada a 26”. Male l’Italia, che ha chiuso 15esima a 2’56” con Alessandro Fabian (che proprio ad Amburgo è rientrato nel circuito mondiale, Massimo De Ponti, Ilaria Zane e Verena Steinhauser. Mancavano come si vede le due titolari, Annamaria Mazzetti già assente alla vigilia per un problema fisico e Alice Betto costretta al ritiro nella giornata precedente nella prova delle World Series a causa di  una fastidiosa bronchite che l’ha costretta a richiedere l’aiuto dell’assistenza medica nella prova di nuoto. Nella gara del circuito individuale la vittoria era andata a Flora Duffy, la rappresentante delle Bermude che senza la presenza dell’olimpionica americana Jorgensen, ferma per maternità, sta facendo il bello e il cattivo tempo. In Germania la Duffy è andata in fuga nella frazione ciclistica senza più essere ripresa. Vittoria in 58’59” con 31” sull’australiana Gentle e 41” sulla tedesca Laura Lindemann che in uno sprint al cardiopalmo toglieva il podio all’americana Zaferes. Buona prova per l’azzurra Zane, al suo esordio nel circuito bagnato con un interessante 20° posto.

Nella gara maschile altro successo per il numero 1 della classifica generale, lo spagnolo Mario Mola che ha così bissato il successo dell’anno precedente in 54’08” grazie anche al crollo repentino nel finale del connazionale Javier Gomez Noya, finito quinto a 20”. Sul podio l’australiano Birtwhistle a 12” e il neozelandese Ryan Sissons a 15”.

Primo bis nella storia ad Amburgo, autore Mario Mola (foto FB)