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Umbriatrail 2020 450 km di bikepacking

di - 06/05/2020

Umbriatrail 2020 un’avventura di 450 km in modalità bikepacking. Si propone come un’esperienza alla scoperta di un territorio verde, che a tratti assume dei contorni “inesplorati”. Sarà aperta a tutti gli amanti del bikepacking, in un mix di avventura tra strade bianche e borghi storici, senza tuttavia tralasciare boschi montani.

Iscrizioni aperte e partenza il 19 Settembre

Umbriatrail consiste in un anello di 450 km con partenza e arrivo nel borgo di Passignano. In bici e in modalità bikepacking, Umbriatrail passerà dal Lago Trasimeno, Orvieto e Amelia a Narni. Dalla cascata delle Marmore e Spoleto, Spello, Perugia e Assisi.

Oltre 10000 mdsl complessivi

In un paio di occasioni si supereranno i 1000 metri di altitudine e il Monte Subasio sarà la Cima Coppi dell’evento. Il dislivello complessivo sarà di circa 10000 metri, completamente pedalabile. La complessità tecnica, in merito alla guida del mezzo, sarà riservata ad alcuni brevi tratti. . Il percorso è stato interamente testato con Salsa Fargo con gomme da 2.1 pollici e Cannondale Topstone con gomme da 40 mm ma in alcuni (pochi) tratti tecnici una mtb front vi darà senz’altro ancora più comfort.

Umbriatrail unsupported

Si perché Umbriatrail è un’avventura unsupported, senza supporto al seguito. La scelta degli organizzatori è stata quella di far vivere anche l’essenza dei tipici borghi umbri per cui non sarà affatto difficile trovare strutture dove alloggiare lungo il percorso, anche se nulla vieta di portarsi al seguito tenda e sacco a pelo. Le iscrizioni on-line tramite il portale www.icron.it sono già aperte ed il costo è di 35,00 € fino al 31 maggio, 45,00 € dal 1 giugno al 31 luglio e 65,00 € dal 1 agosto al 3 settembre, giorno di chiusura delle iscrizioni.

a cura della redazione tecnica, immagini Umbriatrail

Tutti i dettagli li trovate

umbriatrail.it

https://www.facebook.com/events/741301556296729/

https://www.instagram.com/umbriatrail/?hl=it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.