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Un missile, Specialized S-Works Venge 2019

di - 03/07/2018

Dici Specialized S-Works e le aspettative si alzano, pronunci Venge e il pensiero va subito alla velocità, agli sprint e alle volate da World Tour, a prestazioni e design votati alla competizione massima, alle vittorie di una bici disc in campo professionistico. Nasce e si presenta la nuova Specialized S-Works Venge 2019, tutt’altro che una “semplice” rivisitazione ma un progetto che si basa su una piattaforma completamente rinnovata. Siamo stati nell’affascinante cornice di Innsbruck, abbiamo pedalato anche nel percorso che ospiterà la prossima prova iridata del prossimo 30 Settembre (gara élite maschile) e l’ingegnere Chris Yu di Specialized (padre del progetto Venge) ci ha illustrato la sua creazione.

Sette anni, tanto è passato dal primo progetto Venge di Specialized, una bici nata per essere veloce e piuttosto versatile. Seconda generazione, Venge Vias, bicicletta quasi totalmente dedicata alla velocità, forse meno “trasversale” rispetto alla prima produzione ma un punto di riferimento in termini di penetrazione dello spazio nel ciclismo. Il piccolo riquadro qui sotto evidenzia le differenze di peso tra la nuova Venge e il modello Venge Vias (tg.54).

Venge terza generazione, quella che vi stiamo presentando, veloce, leggera, performante su diversi terreni, tanto integrata, una bicicletta che può sfruttare conoscenze tecnologiche che hanno fatto passi da gigante in pochissimi anni.

Specialized S-Works Venge nasce con la sola predisposizione ai freni a disco e con la sola trasmissione elettronica (Shimano Di2). Il progetto Venge è a nostro parere un messaggio forte che viene lanciato da un grosso brand (altri ne seguiranno) che punta in modo deciso sui freni a disco con una bicicletta top level.  Nello specifico: Venge S-Works ha un telaio full carbon prodotto con la fibra di carbonio Fact11r, Rider-First-Engineered (sviluppo delle tubazioni per ogni singola misura di frame), ottimizzazione all’interno del wind tunnel e prototipi costruiti in 3D. Una precisazione: il carbonio che porta in dote Venge è il medesimo usato per i progetti Tarmac ma il layout di applicazione del composito è differente.

Perni passanti per la forcella (100×12 mm) e per il carro posteriore (142×12 mm). Scatola del movimento centrale larga 68 mm e di tipo OSBB per l’alloggio dei cuscinetti. Perché 68 mm di larghezza? Chris Yu ci ha spiegato che è la migliore soluzione considerando il rapporto tra rigidità/peso. Inserzione ribassata dei foderi obliqui posteriori, tubazione dello sterzo che “nasconde” la quasi totalità della bici (se osservata in prospettiva), forcella full carbon a steli dritti. Le tubazioni hanno un profilo arrotondato nella porzione frontale, tronco nella faccia rivolta all’interno e verso il posteriore, ad accezione dei foderi obliqui che hanno un design filante e tagliente, con inserzione bassa al piantone: i foderi bassi sono lunghi 410 mm, valore comune a tutte le taglie. È possibile coperture fino a 32 mm di sezione, una tolleranza altissima in considerazione del segmento di cui stiamo parlando.  Totale integrazione dei componenti: stem, piega manubrio e seat-post.

Durante i primi test in terra austriaca, abbiamo utilizzato l’abbigliamento Speciazlied, l’ultima relaise del casco S-Works Evade e le calzature Specialized S-Works7. Il test completo della bicicletta verrà proposto in seguito.

La bici integra uno stem e una piega che nascono in modo specifico per questo progetto ma che limitano l’impiego della trasmissione meccanica: le trasmissioni con funzionamento a filo non possono essere montate su questa bicicletta. Specialized S-Works Venge di terza generazione è compatibile con Shimano Di2, i nuovi Campagnolo EPS e Sram e-Tap, versioni disco (impianto idraulico). Il cockpit: lo stem è in alluminio e disponibile in due differenti angolazioni, 6° ( da 80 a 140 mm di lunghezza) e 12° ( da 110 a 140 mm). Il frontale presenta un’asola per il montaggio del device. Completamente nuova anche la piega che prende il nome di Aerofly II, full carbon, compatibile con i comuni stem presenti sul mercato, che integra totalmente cavi e guaine, che nonostante il suo profilo alare è disegnato per essere comodo, oltre a garantire sicurezza, grazie all’inserimento di una superficie grippante sulla parte alta per limitare lo scivolamento delle mani. Aerofly II non è dritto ma ha una curvatura di 10° che si snoda verso l’anteriore. Gli spessori (tra stem e tubazione) hanno una sorta di asola che si apre e chiude, soluzione che agevola le operazioni di settaggio e personalizzazione: non è necessario rimuovere completamente lo stem e diventa più semplice direzionare i cavi elettrici e le guaine di passaggio dell’olio. Chi volesse utilizzare un attacco manubrio tradizionale ha la possibilità di utilizzare un cap che agevola il passaggio dei cavi.

Il seat-post: totalmente in carbonio, con il morsetto superiore in alluminio, in puro stile Specialized, è anche alloggio e supporto del brain Di2 di Shimano.

Nel caso in cui l’utilizzatore finale preferisse la trasmissione e-Tap di Sram, il foro verrebbe chiuso da una sorta di tappo in materiale plastico.  Venge 2019 è disponibile in sei differenti taglie ( 49, 52, 54, 56, 58, 61) e tre allestimenti, due S-Works e uno Pro (che verrà sdoganato a breve). I primi due portano in dote Shimano Dura-Ace Di2, con guarnitura S-Works e ruote full carbon Roval CLX64 Disc tubeless ready (pneumatici Turbo Cotton 700×26). Anche in questo caso ci preme sottolineare e far notare di equipaggiare la nuova Venge con un pacchetto ruote predisposto alla configurazione tubeless. Specialized S-Works Venge 2019 “black”, le bici che vedete nelle immagini, è dotata di misuratore di potenza Power Crank Specialized (52/36). La piega manubrio è la S-Works Aerofly (80 mm reach e 130 mm drop) con attacco manubrio dedicato, inclinato di 6°. Sella S-Works Power con carbon rail, la sella “corta” di Specialized. Il movimento centrale è di tipo OSBB Specialized con cuscinetti Ceramic Speed. La bici appena descritta ha un prezzo di listino di 10999 euro. Per il mercato italiano è disponibile anche il frame kit al prezzo di 3899 euro.

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photo credits: Valentin Rapp, Specialized, redazione tecnica.

specialized.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.