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Voglio pedalare con te e stare al tuo fianco

di - 11/08/2020

Voglio pedalare con te e stare al tuo fianco

Voglio pedalare con te, stare al tuo fianco e andare in bicicletta, tornare ad usare la bici e prendere il vento in faccia. Non voglio rallentarti e non voglio essere un peso, ma ho bisogno di aiuto per ricominciare. Voglio tornare a pedalare in salita senza morire! Ho ricominciato grazie alla e-bike, non mi vergogno di fare questa affermazione e ora sono tornata a pedalare, con il piacere di fare fatica sulla bici.

Voglio pedalare con te e stare al tuo fianco
Ricominciare a pedalare, una delle cose più emozionanti dopo uno stop forzato.La bicicletta impegna molto del tempo libero, poter condividere i momenti in bici, con i propri cari è un lusso che non molti si possono permettere e che pochi hanno l’umiltà di capire.

Le potenzialità della tecnologia e quello che offre

“Ogni volta che ti vedo uscire in bici mi si stringe il cuore! Non sono in forma, è un periodo un pò così, ma farei di tutto pur di andare in bici. Mi dici sempre di uscire con te, magari un’oretta alla sera, ora che fa caldo e le giornate sono godibili. Ma quest’ultimo periodo in particolare non è stato molto facile per il mio fisico; il mio corpo ogni tanto si spegne e rimango senza forze. Tanto ho voglia di inforcare la bici e andare, tanto sono terrorizzata dalla fatica estrema; e poi non ho voglia di rallentarti ogni volta”.

Prendi la e-bike

“Cavolo, ma prendi stà e-bike, deve essere usata e provata, sfruttiamo l’occasione. Dai, la tecnologia e il futuro è anche questo. Non compreremo mai una bici con il motore (anche se, mai dire mai), ma dobbiamo imparare a conviverci e questo è il momento giusto per capire bene come funge. Tanto, guarda che devi pedalare e fare fatica, parecchia, non è come salire sul TMax. Dopo i 25/26 all’ora il motore stacca e ti viene un fiatone che non hai idea. Usciamo, inizi a capire come funziona e come gestire la pedalata. Vedrai che tra una decina di volte userai sempre meno l’assistenza elettrica, tra 20 giorni, con un pò di continuità, metterai il culo sulla bici normale e senza morire. Guarda che, su un giro di un paio d’ore, non superiamo i 25 di media: Se vuoi andare oltre cavoli tuoi, poi domani mattina avrai male dappertutto e farai fatica ad alzarti. Dai si parte”.

Storie di bici

Marito e moglie, un racconto e una testimonianza, di questo vi stiamo scrivendo. Perché solo a questo punto scriviamo quella che potrebbe essere di fatto un’introduzione! Perché le parole che testimoniano sono il messaggio migliore e principale. Via i pregiudizi sulle bici con l’assistenza alla pedalata, impariamo a sfruttare la tecnologia a nostro favore e cercare di capire (che è la cosa più difficile per molti). Le e-bike sono il lato oscuro, il demonio e il simbolo del tutto a portata di mano (o di gamba). Sono la comodità, la cosa facile. Si è vero, le e-bike aiutano, questo è chiaro, ma non sono uno scooter. Le bici assistite non hanno la manopola con l’acceleratore. Per avanzare bisogna pedalare e talvolta è davvero faticoso!

Voglio pedalare con te e stare al tuo fianco
Fianco a fianco, una situazione impensabile fino a qualche giorno a dietro.

La capacità di sfruttare le potenzialità

Abbiamo imparato ad usare il telefonino, con esso le mappe per gli spostamenti, What’s Up per comunicare (siamo disposti a rinunciare ai minuti di chiamate, ma non hai dati, fondamentali per postare foto, scaricare le corse su Strava, guardare e giudicare i cavoli altrui), le sport app per monitorare il nostro stato fisico e di salute e molto altro.

Ma la bici no, la bici deve rimanere quell’oggetto affascinante ed infernale al tempo stesso. Perché! Perché non pensare che una e-bike può essere un supplemento, un aiuto per chi deve e vuole ricominciare. La bicicletta del futuro, il mezzo preso ad esempio per la nuova mobilità, coma una sorta di invito a chi non ha mai pedalato fino ad oggi e proprio grazie a questa categoria si approccia alla bici (sicuri che un domani pedalerà su una “muscolare”). Voglio pedalare con te e stare al tuo fianco, come detto non è un inno alla e-bike, ma è uno dei momenti più belli che la bici può offrire, un mezzo che a prescindere da come è fatto, permette di andare ovunque, divertirsi e condividere. Sempre. Ah, ricordando che pedalare fa bene!

Pedalare sulla e-bike

“Pedalare su una e-bike è stato come la prima volta che sono salita sul cinquantino, a quattordici anni. Emozionante e liberatorio, una sensazione tanto appagante, quanto di disturbo. Sia chiaro, ad oggi rifarei il percorso che ho intrapreso un mese a dietro, step by step, ma quello che mi dà la bici classica, una e-bike non è capace di trasmetterlo. Eppure l’ho usata, parecchio, ma non l’ho subita ed è stata questa la differenza. Non mi sono distrutta cercando di ritrovare voglia e forma fisica, in un certo senso mi sono allenata e preparata, senza consumarmi come neve al sole.

Mi chiederanno e mi prenderanno in giro per questo; in non parlerò male di una cosa che mi è stata d’aiuto, ma non ne esorterò l’utilizzo perché mi rendo conto che ad oggi buona parte della gente non capisce cosa voglia dire. E quello che più mi colpisce è che, chi ne parla male non è mai salito su una e-bike!

a cura della redazione tecnica, racconto in anonimato, foto della redazione tecnica.

 

 

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.