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Wahoo Kickr il rullo divertente con cui fare tutto

di - 19/06/2019

Wahoo Kickr non è però un semplice home trainer ma un pacchetto che comprende anche il simulatore della salita Kickr Climb e il ventilatore Headwind. Il cervello di tutto rimane comunque il bike computer Elemnt.

Interessante l’azione del Climb che permette di modificare l’inclinazione della bicicletta anche con modalità manuale.

Alluminio, acciaio, ergal e materiale plastico dove serve: il rullo Kickr è costruito a regola d’arte, sviluppato per occupare poco spazio, per essere facilmente trasportabile, anche se non è una piuma. Eppure, una volta chiuso, diventa piccolissimo, è ben bilanciato, con una distribuzione dei pesi ottimale, oltre ad avere una maniglia che facilita gli spostamenti. Lo abbiamo utilizzato pure all’aperto, senza corrente elettrica, come strumento di riscaldamento prima di affrontare una crono.

Il Wahoo Kickr

LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Wahoo è un’azienda americana che ha fatto della tecnologia informatica legata al ciclismo e allo sport il suo core principale, che ha sviluppato prodotti orientati alla performance e alla sua ricerca. Il rullo Kickr, in particolare, riunisce alcuni aspetti fondamentali per il ciclista moderno: un design accattivante, l’integrazione di un misuratore di potenza che arriva a supportare wattaggi elevati, versatilità dello strumento e facilità di trasporto, possibilità di interfacciare il rullo con una serie di device.

La comoda maniglia integrata nella struttura di Kickr.

Questa ultima generazione di Kickr Smart è quasi impercettibile durante l’uso, silenzioso, utilizzabile senza problemi anche tra le mura di casa. La struttura del volano (7,3 kg di peso), combinata con la gestione elettronica, è pensata per offrire una fluidità costante, a prescindere dalla situazione di pedalata e dallo sforzo prodotto durante l’allenamento: si possono produrre fino 2.200 watt. Kickr Smart è dotato di doppio protocollo, Ant+ e Bluetooth, ed è configurabile con sistemi operativi iOS, Android e Windows. Kickr si aggiorna automaticamente, quando è necessario e quando è collegato a uno smartphone (quindi alla app), oppure alla rete Wi-Fi. Il rullo è la base di una piattaforma che include anche Climb e Headwind.

Kick Headwind
Kickr Climb

Il primo è una sorta di slitta che blocca la forcella della bici, un simulatore di salita e discesa, capace di rendere reali gli allenamenti virtuali che prevedono pendenze positive fino al 20%, negative fino al 10%. È fedele anche in termini di posizione in bici, permette infatti di muovere tutti quei muscoli che vengono attivati nella pedalata reale outdoor. Il rullo e il simulatore di pendenza, tramite gli appositi adattatori, supportano anche i modleli con i freni a disco, oltre a quelli standard. Kickr Headwind invece è una ventola che veicola un flusso d’aria costante, regolabile e personalizzabile, manuale su diverse velocità agendo direttamente dal dispositivo, oppure gestibile in modo automatico, con l’intensità del flusso d’aria che varia in base ai battiti cardiaci oppure alla velocità. Headwind ha delle ruote che facilitano un eventuale spostamento. Tutto passa dal device Wahoo, nel nostro caso dall’Elemnt Bolt. Wahoo Kickr Smart ha un prezzo di 1.199,99 euro, Climb di 549,99 e Headwind di 229,99 euro.

LE NOSTRE IMPRESSIONI

Ogni cosa è al suo posto, tutto è sotto controllo, e non manca nulla per divertirsi ma anche per eseguire un training di qualità. Il sistema Kickr, perché parliamo di sistema e non solo di rullo, perché è sicuramente un pacchetto professionale, supportato dai device Wahoo e da una app veramente ben fatta (lo avevamo evidenziato anche nel test specifico del Bolt nel numero scorso).

Il device Wahoo Elment da cui è possibile controllare e da cui passano le informazioni per il training indoor.

Kickr Smart è la base, perché è tramite questo che si pedala e si produce potenza, che si mulina in modo fluido ma molto reale. Non ci sono e non si percepiscono scalini, blocchi e scatti; anche quando aumentiamo la resistenza in modo esponenziale la linearità rimane costante. Kickr è piccolo ma ben piantato a terra, anche quando facciamo scatti e progressioni non si muove da terra: è vero, non siamo in grado di sprigionare la potenza di un velocista professionista, ma anche nel caso di uno sprint eseguito intorno ai 700 watt il nostro Kickr rimane dov’è. Climb è unico nel suo genere, uno strumento che ha destato la curiosità, rivolto a un traning di altissima qualità.

La regolazione per il diametro della ruota, non pone limiti di supporto alle bici. Nella confezione è presente anche un pool di adattatori, anche per bici con freni a disco.

La possibilità di variare la pendenza permette di uniformare i movimenti, i gesti e di far lavorare i muscoli interessati come in una vera uscita su strada, sfruttando a pieno le potenzialità del rullo dietro la bici. Si può cambiare la pendenza manualmente oppure in base al percorso scelto e controllato con il device Elemnt. Headwind è un valore aggiunto, un vero e proprio ventilatore. Si controlla con la funzione manuale, impostando il flusso attraverso i bpm, oppure in base alla velocità. Se lo volesse, l’atleta, durante il suo allenamento, può anche non scendere dalla bicicletta, perché tutto è a portata di mano e facilmente controllabile tramite il computerino. Con l’Elemnt si possono cambiare le tipologie di training, non solo l’intensità e il wattaggio. Inoltre, quando si decide di aumentare la resistenza, di far crescere i watt, ciò avviene in modo progressivo, un altro dettaglio che aggiunge valore al pacchetto.

aura della redazione tecnica, foto di Sara Carena

wahoofitness.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.