WTB presenta HTZ, il suo primo set di ruote eMTB costruito appositamente per chi vuole girare in sicurezza e non chiedersi se arriveranno integre alla fine del percorso.
Le e-bike hanno introdotto molti “extra” nel mondo della mountain bike: risalite seguite da discese, chilometri, e per finire entusiasmo. Tutti questi extra, aggiunti a condizioni di guida già di per sé impegnative, aumentano anche l’usura dei materiali. Ma non solo, le eMTB abilitano nuove sfide, consentendo ai biker di ogni livello di migliorare la propria esperienza di guida, e di conseguenza portano a nuove sfide nella progettazione dei componenti.
Le nuove ruote WTB HTZ nascono per rispondere a queste necessità: sono specificamente adattate per le eMTB Full Power, con ogni singolo aspetto progettato per ottenere la massima affidabilità.
Video: WTB HTZ in prova sui trail di Andalo
WTB HTZ in pillole
- Cerchi in alluminio 6069
- Canale interno da 30 mm
- Sistema TCS tubeless ready con doppio nastro Solid Strip
- Corpo ruota libera in acciaio trattato termicamente
- Ruota libera a sei palette con ingaggio simultaneo
- 42 punti di ingaggio a 8,5°
- Alette di raffreddamento sul corpo dei mozzi dal lato disco
- Raggi sfinati da 2,3/2,0 mm in misura singola
- Disponibili in diametro ruota 27,5″ e 29″
- Compatibili con cassette SRAM XD, Shimano HG/Microspline
- Pesi a partire da 1.265 g (anteriore 29″, posteriore da 1.405 g per 27,5″ Shimano HG 11v)
- Prezzi di 299,95/399,95 € per ruota anteriore/posteriore
Massima solidità
Le ruote HTZ si basano su cerchi i30 dal disegno inedito, vantano infatti uno spessore della parete aumentato sino al 20% rispetto al classico modello da enduro KOM Tough del marchio californiano, fondato nella contea di Marin nel 1982. L’obiettivo è assicurare che siano in grado di resistere alle ulteriori sollecitazioni delle moderne eMTB.
I designer di WTB non hanno semplicemente aggiunto del materiale e dato il lavoro come concluso. Infatti l’offset asimmetrico dei raggi aiuta a creare una ruota più stabile, bilanciandone la lunghezza e la tensione, mentre il profilo simmetrico esterno dei cerchi distribuisce uniformemente gli impatti.
L’integrazione del Solid Strip (nastro salva cerchio), un tallone migliorato e il sistema progressivo On-Ramp sono tutte caratteristiche del sistema tubeless ready proprietario TCS e forniscono un’interfaccia senza soluzione di continuità tra lo pneumatico e il cerchio. Tutto ciò crea un sistema tubeless completo, più facile da configurare e quasi impermeabile alla perdita di pressione in caso di rottura del raggio.
Anche se i cerchi HTZ sono sufficientemente robusti da resistere a ogni ostacolo che la vostra e-bike possa affrontare sui sentieri, è ovvio che la qualità del mozzo gioca un ruolo fondamentale nel determinare la resistenza di una ruota. I mozzi HTZ di WTB sono dotati di un corpo della ruota libera in acciaio trattato termicamente, che elimina le vibrazioni e previene la rottura della sede del nottolino sotto carico.
I nuovi mozzi sono dotati di un sistema a cricchetto a sei palette con innesto simultaneo per distribuire le forze di pedalata in modo più uniforme e migliorare l’affidabilità sulle biciclette con motori ad alta coppia. Il diametro esterno dell’innesto dell’asse posteriore è stato aumentato da 15 a 17 mm per incrementare la durata pur rimanendo compatibile con i tradizionali perni passanti da 12 mm. Ciò riduce la flessione dell’asse in curva e in pedalata, il che si traduce in una migliore qualità di guida e longevità del cuscinetto.
I doppi cuscinetti Enduro Bearings sigillati all’estremità del corpo ruota libera migliorano ulteriormente la durata e prolungano la vita utile dei cuscinetti. Sull’altro lato è invece presente un cuscinetto singolo per la versione dedicata a trasmissioni SRAM XD, mentre per quelle Shimano Microspline si passa a una coppia (quindi quattro in totale).
I mozzi HTZ dispongono anche di un dissipatore di calore dietro il supporto del rotore a sei viti per migliorare la dissipazione del calore fino a un 10% sulle discese più lunghe, consentendo di scendere con sicurezza nonostante il peso extra della e-bike.
Un confronto fra i mozzi per e-bike dei principali concorrenti e quelli HTZ ha portato al guasto di quelli della concorrenza a 2.000 cicli di avvio/arresto mentre i mozzi WTB hanno sopportato ben 40.000 cicli (dati forniti da WTB). La differenza fondamentale è che i competitor utilizzano semplicemente un corpo ruota libera in acciaio per definire i loro mozzi come specializzati per e-bike, mentre ogni aspetto del nuovo HTZ è specificamente progettato per resistere alla coppia e all’usura aggiuntive delle bici a pedalata assistita.
La resistenza totale di una ruota è definita dal suo punto più debole, motivo per cui le specifiche di costruzione devono essere tanto meticolose quanto i progetti dei componenti stessi. Le ruote HTZ sono dotate di raggi di sezione sfinata da 2,3/2,0 mm per aumentarne la rigidità e la durata, con la sezione più spessa all’innesto con il mozzo per contrastare forze frenanti più elevate e la maggiore forza motrice del motore.
Ogni ruota HTZ venduta in Nord America è costruita a mano presso la fabbrica di ruote di WTB in California, mentre le ruote vendute in Europa sono costruite a mano in Italia. Entrambe le strutture seguono un processo in sei fasi per offrire la stessa tensione dei raggi e un riding senza preoccupazioni. In questo modo si garantisce che la costruzione finale sia priva di tensioni residue che potrebbero rilasciarsi durante la guida e causare una perdita di tensione dei raggi. Attraverso la combinazione di questo processo con i nippli a bloccaggio meccanico, le ruote HTZ manterranno la tensione e rimarranno settate anche durante le uscite più faticose e sfidanti.
Le ruote anteriori HTZ sono vendute a un prezzo consigliato di 299,95 €, mentre quelle posteriori a 399,95 €. Le ruote HTZ costruite a mano sono attualmente disponibili sia in Nord America che in Europa nelle dimensioni i30 x 27,5″ e i30 x 29”.
Prime impressioni
Questo è un altro test in anteprima svolto in occasione di Mountain Bike Connection Summer 2022, organizzato ad Andalo in Dolomiti Paganella Bike Area da Bike Connection Agency e dedicato ai media di settore. Il primo è stato quello dedicato agli pneumatici Pirelli Scorpion Race e ne seguiranno altri.
Ma veniamo a noi, al primo assaggio delle ruote WTB HTZ, eseguito sulla capace eMTB White E-160 RSX da enduro (qui tutte le specifiche). Questa è una bici da 160 mm di travel anteriore e posteriore, con geometrie progressive, e pacchetto Bosch Smart System di ultima generazione (motore Performance Line CX e batteria PowerTube da 750 Wh). Un ottimo pacchetto sui cui mettere alla prova le ruote WTB per eMTB full power, solcando i trail di Andalo Zone (anello pedalato sul finale di 812 – Ude’s Trail e Hustle & Flow/Willy Wonka assistiti dalla cabinovia Doss Pelà).
Una giornata di riding, come accennato nel test in breve dedicato alle gomme Pirelli Scorpion Race Enduro M, non è sufficiente per dare un giudizio completo. Questo è un assaggio comunque sufficiente per capire l’anima del prodotto e intuire le reali performance sul campo. Mancano ovviamente le considerazioni sulla robustezza e la resistenza alle sollecitazioni a lungo termine, ma abbiamo già chiesto un set di ruote per un test, che troverete pubblicato più avanti.
Queste WTB HTZ sono ruote super solide, con un peso dichiarato di 2.662 g per il set da 29″ in versione SRAM GX per il corpo ruota libera posteriore. L’incedere è sicuro, al limite della sfrontatezza, e non potrebbe essere altrimenti anche considerato l’aggressivo set di pneumatici Vigilante/Judge per anteriore/posteriore.
In configurazione tubeless, con pressioni di 1,4/1,6 bar (senza inserti protettivi), si è portati ad aggredire ogni ostacolo, a entrare a tutta in ogni compressione, a forzare le curve dall’ingresso all’uscita passando per la conduzione. Questo non avviene solo in discesa, trattandosi di e-bike anche e soprattutto in salita, sfruttando la corposità e la consistenza dell’erogazione del motore Bosch. E le sensazioni sono sempre positive, di un set robusto, giustamente rigido lateralmente e con una buona conformità frontale.
La scorrevolezza dei mozzi appare molto buona, così come la capacità di mantenere il ritmo acquisito. Le ruote non sembrano così lente nella guida, nonostante la massa imponente faccia pensare il contrario. Esistono sicuramente prodotti più reattivi e svelti, ma in casi come questi sulla bilancia pesa di più la consistenza del rendimento sul lungo periodo, per girare senza preoccupazioni ovunque.
Cerchi, raggi, nippli e mozzi, e per questi ultimi soprattutto il corpo ruota libera meccanismo d’ingaggio compreso, devono durare nel tempo e sopportare gli stress elevati che arrivano sia da una pesante eMTB da enduro sia dalla coppia combinata di ciclista e motore. Non solo performance pure, ma di questo aspetto vi parleremo più avanti, dopo il vero test di lunga durata… state sintonizzati!
[foto action: MirrorMedia.art | still: Rupert Fowler]
