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XXVI Cervino Cinemountain: le pellicole vincitrici

di - 14/08/2023

cervino cinemountain

Scalata, sfidata, sconfitta e vincente, malata e tutelata, suonata e degustata. La montagna è stata l’assoluta protagonista del XXVI Cervino CineMountain, il festival internazionale del cinema di montagna che si è chiuso ieri sera con la cerimonia di premiazione nella suggestiva e gremita Piazzetta delle Guide di Valtournenche.

Si aggiudica il Grand Prix des Festivals Conseil de la Vallée “An Accidental Life”, l’emozionante storia dell’alpinista e velocista Quinn Brett, vittima di un grave incidente in parete che la costringe sulla sedia a rotelle.

Il documentario della regista Henna Taylor è un ritratto profondamente personale e vulnerabile di Quinn Brett, un’ambiziosa arrampicatrice da record che si sforza di dare un significato alla sua tragedia. Mentre era all’apice della sua carriera atletica, l’alpinista e velocista ha vissuto uno degli incidenti più traumatici nella storia dell’arrampicata su roccia, che la lascia paralizzata dalla vita in giù e la costringe a mettere in discussione la sua identità e la sua comunità. L’esperienza vissuta, condivisa attraverso questo film, sfida a riconoscere gli stereotipi e forse ad affrontare alcuni dei pregiudizi legati al privilegio dei normodotati e alla profonda trasformazione.

 

Queste le motivazioni dell’assegnazione del premio: “Una storia di determinazione e coraggio. Una tragedia che potrebbe fermare la scalata verso il successo della protagonista. Ma che offre anche una nuova visione del suo futuro e della sua nuova identità. Per la delicatezza e l’attenzione con la quale il regista affronta questa storia di fragilità, il premio va a An Accidental Life”.

La XXVI esima edizione del festival Cervino Cinemountain

A chiudere gli appuntamenti con le matinées, sempre in piazza e in collaborazione con La Vagues, è stato il vino. Quello eroico, prodotto oltre i 1000 metri da vignaioli animati dalla passione, che con impegno sfidano le difficoltà di produrre in condizioni a volte estreme. Protagonista d’eccezione di Cervino Cinemountain, davanti ad un pubblico numerosissimo, Edoardo Raspelli, volto storico del giornalismo enogastronomico e uno dei più celebri e storici critici gastronomici italiani. Con umorismo, conoscenza ed esperienza ha raccontato le eccellenze del territorio valdostano, in una interessante chiacchierata con il vignaiolo Giulio Moriondo, lo scrittore e attore di cinema e teatro Giuseppe Cederna, e Ilaria Bavastro, vignaiola e fondatrice di Le Vieux Joseph.

L’edizione di Cervino Cinemountain che si è conclusa ieri è iniziata con “Le otto montagne”, raccontato da Alessandro Borghi, protagonista del film successo mondiale insieme a Luca Marinelli. Negli otto giorni di festival sul palco si sono alternati alcuni tra i maggiori conoscitori del mondo delle Terre Alte, da Marino Giacometti a Bruno Brunod, gli alpinisti Hervé Barmasse, Anna Torretta, Edu Marin, François Cazzanelli, Yannik Graziani, Emrik Favre, Stefano Stradelli e Rinaldo Carrel, e poi l’attore Giuseppe Cederna, protagonista di “Mediterraneo”, i giornalisti Linda Cottino e Marco Albino Ferrari, conduttore storico di Melaverde, il funambolo Nathan Paulin e tanti altri. Insieme a loro anche registi, sceneggiatori, attori e produttori che hanno scelto il festival ai piedi del Cervino per incontrarsi e presentare le loro opere cinematografiche.

cervino cinemountain

E poi, ovviamente al centro, le proiezioni delle 53 pellicole – 50 in concorso e 3 fuori in concorso – selezionate tra le oltre 350 arrivate da 90 Paesi diversi, di cui 23 anteprime – tra italiane, mondiali e internazionali.