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Late winter

di - 07/05/2019

Testo: Giordano D’Ecclesiis | Water photography: Emma Pirastru @emmapiras_
E’ ormai Primavera, quasi si sente l’aria estiva alle porte, ma qualcosa ci ha fatto tornare indietro di alcuni mesi, e noi surfisti ringraziamo. Come ormai sappiamo, i modelli meteo hanno sempre più difficoltà nel prevedere eventi e situazioni particolari; potremmo definirle inusuali se non mai viste prima, che confermano quanto il clima stia cambiando e non troppo lentamente.

Sono i primi di Maggio e, come di consueto, i primi promontori di alta pressione iniziano a risalire verso Nord, penetrando l’Europa. Nel frattempo però, all’interno del circolo polare Artico le correnti iniziano a muoversi in modo anomalo portando alla formazione di un fronte ciclonico, il quale seguendo una veloce traiettoria punta il Mediterraneo raggiungendolo senza riscaldarsi troppo. Quello che rende il tutto anomalo è l’origine polare di questa perturbazione, con valori di temperatura rarissimi per il periodo e in controtendenza alle dinamiche meteo attese.

La circolazione ciclonica partita dal Golfo del Leone ha reso così possibile la formazione di un consistente swell di maestrale (picco di mare domenica alle 9:30 con 4 metri – dati del settore idrologico regionale – stazione della Gorgona) con periodo in aumento durante la giornata di domenica 5.
Sulle coste del Mar Ligure, inoltre, abbiamo goduto di venti offshore da N-NE, sempre sempre seguenti il ciclone in transito, che ci hanno regalato una delle giornate migliori di tutto l’anno. Le temperature sono diminuite drasticamente a causa delle correnti fredde che hanno accompagnato la perturbazione. La neve non è mancata anche a quote molto basse per il periodo considerato (fino a 600 metri su diverse regioni dell’Italia centro-settentrionale).

Potremmo fermarci semplicemente a riguardare le foto della giornata, come fosse una delle tante surfate dell’anno, ma c’è qualcosa su cui dovremmo riflettere. Il clima sta cambiando, e lo farà a prescindere dalle nostre emissioni e dai nostri stili di vita. Quello che però dovremmo fare è trovare il modo di adattarci ad un mondo in continuo cambiamento, un mondo vivo, con un cuore che pulsa…un mondo che cresce e si evolve, più veloce di quanto pensiamo.

Giordano D’Ecclesiis

Sotto: Simone Martini, compagno d’avventure di Giordano ed Emma.

Simone Martini

Aver avuto la possibilità di documentare una giornata come questa è stata davvero una gran fortuna. Non avevo mai visto lavorare quello spot così. Dall’acqua sembrava di essere in oceano, e con il freddo che sentivo, sembrava di essere in pieno inverno.
Il vento da Nord alzava le onde facendole spruzzare con forza, ogni onda tubava e rompeva con forza sulla piana di scogli, lasciandomi a bocca aperta.
La cosa più bella è stata vedere le facce dei surfisti che erano in acqua, tutti sorridevano. Finalmente la giornata attesa da tutto l’inverno era arrivata, in piena Primavera.
Ho iniziato a scattare dall’acqua da circa un anno, e ad oggi, questa è stata la giornata con le condizioni più belle che io sia riuscita a fotografare, e il fatto che sia stato proprio a “casa” ha reso il tutto più speciale.

Emma Pirastru