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Onde e dieta: come aiutare il metabolismo del surfista?

di - 24/12/2016

Il surfista medio mediterraneo è abbastanza discontinuo con l’attività fisica, pratica anche 8 ore di surf quando ci sono le onde e si lascia andare quando non ci sono le mareggiate, come spesso è accaduto nell’ultimo periodo. 
Alcuni cercano di compensare mantenendosi allenati con un’attività fisica più costante e correlata come skate, surf training,  workout, palestra ecc…Per mantenersi in forma e mantenere un buon metabolismo un’ottima idea può essere anche quella di consultare la piramide alimentare. In essa compaiono le porzioni da consumare secondo il gruppo di prodotti alimentari.  Ma le porzioni variano a seconda dell’età, del sesso, dell’attività fisica svolta e delle condizioni della persona. Per aiutare il metabolismo bisogna fare 5 pasti al giorno: 3 pasti principali e 2 merende.
Mangiare sano non significa mangiare poco, non bisogna soffrire la fame anche nel caso in cui bisogna mantenere  il peso ideale.

Ma cosa è il METABOLISMO? E come possiamo migliorarlo soprattutto se l’attività fisica è scarsa e non è costante?

Il METABOLISMO è un processo biochimico che regola quanto velocemente trasformiamo le calorie che assumiamo in energia. Cosa rallenta il metabolismo:

  • La cattiva nutrizione (mangiare per es. cibi super raffinati e ad alto contenuto di grassi)
  • Il cattivo riposo
  • Lo stress (lo stress infatti aumenta  la produzione del cortisolo nel nostro organismo che favorisce l’aumento di peso)
  • Le diete:  una dieta troppo severa o restrittiva può portare a risultati contrari, le diete ipocaloriche “affamano”  il nostro corpo e il metabolismo rallenta per impedirci di consumare troppe calorie. Ogni volta che mangiamo il nostro corpo fa scorte di grasso innescando un meccanismo di sopravvivenza.
  • L’intossicazione: l’accumulo di tossine rallenta il metabolismo

Il modo migliore per accelerare il metabolismo quindi è seguire una sana ed equilibrata alimentazione normocalorica secondo il proprio fabbisogno giornaliero e fare esercizio fisico costantemente anche quando non ci sono le nostre amatissime onde, appunto nel caso dei surfisti.

Alla base della piramide alimentare troviamo pane, pasta e cereali  che sono fonte di carboidrati complessi e costituiscono il carburante pronto all’uso per tutte le nostre attività quotidiane e sportive. Da preferire i carboidrati integrali perché contengono un basso indice glicemico.

La frutta e verdura rappresentano una validissima sorgente di sostanze protettive, antiossidanti e con azione antinfiammatoria. Contengono fibre, sali minerali e vitamine, che ci aiutano a mantenere un corretto metabolismo. Le fibre inoltre sono indispensabili per un buon funzionamento intestinale.
Preferiamo il consumo di olio extravergine d’oliva e limitiamo al massimo l’uso di burro, margarina, olio di palma ecc…

Dobbiamo assumere 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura. Ricchissimi di sali minerali e oligoelementi che, per chi pratica sport e in particolar modo sport acquatici quali il surf, prevengono i crampi muscolari, vari disturbi e affaticamento. Importantissimo il magnesio che è presene soprattutto nella frutta secca e cereali.

Le proteine sono elementi essenziali per la struttura del nostro corpo in quanto fondamentali per la produzione di ormoni, enzimi ed anticorpi. Si dividono in proteine di origine animale (carne, pesce, uova, formaggi) e di origine vegetale (es. legumi). Ottime le proteine del pesce leggere e digeribili, inoltre il pesce è fonte di omega 3 e vit. D. 

I Grassi vanno limitati il più possibile. Particolare attenzione dobbiamo porla al consumo degli zuccheri semplici come il fruttosio, lattosio, saccarosio, maltosio e zucchero comune contenuti in dolci e merendine.

Quando si parla di alimentazione e sport, molto spesso ci preoccupiamo dell’energia necessaria alla performance fisica, dimenticandoci che anche il cervello e tutte le cellule nervose richiedono un elevato apporto energetico per tutte le loro attività, tra cui la velocità di reazione e l’attenzione (importantissimo nella pratica del surf, dove la capacità di mantenere i nervi saldi è un valore aggiunto decisivo).
Esistono evidenze scientifiche secondo le quali i carboidrati a basso indice glicemico inducono un miglioramento anche nella capacità di mantenere un’attenzione focalizzata per un tempo più lungo.
Sono state condotte numerose ed importanti ricerche in questa direzione: l’ipotesi di partenza era che la rapida riduzione dei livelli di glucosio nel sangue alterasse in maniera marcata la prestazione, soprattutto quando sono richiesti livelli elevati di attenzione, e poi confermando come i carboidrati a basso indice glicemico (quali cereali integrali, legumi..) non solo determinino un rallentamento nella caduta dei livelli ematici di glucosio, ma permettano anche di mantenere un livello elevato di attenzione per un tempo significativamente più lungo.

Per maggiori informazioni puoi contattare la Dott.ssa Barbara Vitale (pagina facebook)

Se vuoi approfondire l’argomento verticale della dieta per surfisti puoi leggere questi due libri dedicati (lingua inglese):

La Dott.ssa Barbara Vitale, autore dell’articolo

Giornate impegnative alternate a lunghi periodo di piatta: questo il ritmo medio del surfer mediterraneo. L’ultima sciroccata a Banzai, Santa Marinella – Ph: The Banzai eye

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf