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Quando la granfondo è sempre una bella vetrina

di - 30/11/2019

Le grosse aziende non hanno dimenticato come e perché si investe in una granfondo. Mettere il proprio nome al fianco di un evento amatoriale, ha diversi significati e obiettivi, uno su tutti essere al fianco dei praticanti. Essere presenti fisicamente, farsi vedere nei villaggi expo, far toccare le proprie biciclette sono dei valori aggiunti che non hanno prezzo.

Essere main sponsor di una granfondo significa fare parte del gruppo

Lapierre sarà il main sposnsor della Granfondo Internazionale Laigueglia, un’altro grande marchio vicino ad una manifestazione amatoriale. La granfondo ligure è da sempre ambita, con un valore riconosciuto e per molti il simbolo della ripresa delle competizioni granfondistiche. Rispetto ad un decennio a dietro gli investimenti da parte delle aziende produttrici, o comunque interessate al settore del ciclismo, sono differenti. Si punta di più sulla qualità dell’evento, cercando di creare una partnership con il big event ciclistico. Di seguito riprendiamo anche un’intervista fatta a Vittorio Ferrante, patron del trittico Sant’Angiolino, che fa capire quanto sia complicato organizzare eventi e farli crescere.

Il trittico Sant’Angiolino passione e granfondo

La sponsorizzazione di una granfondo è il risultato di tanti fattori messi insieme

La storia del comitato organizzatore, della manifestazione stessa è un biglietto da visita molto importante ma anche il contesto ambientale ha il suo peso. Non dimentichiamo il posizionamento nel calendario ed eventuali concomitanze. Questi fattori influiscono in modo esponenziale sul numero dei partenti. L’esempio è proprio la granfondo ligure. La gara amatoriale che parte e arriva a Laigueglia non è la granfondo più bella in senso assoluto ma è ben organizzata, ben supportata dalle istituzioni locali e la data di svolgimento gioca un ruolo davvero importante. E’ una di quelle granfondo che bisognerebbe fare almeno una volta. Tutti motivi che accendono l’interesse delle grandi aziende.

Una delle immagini tipiche di questa storica granfondo, la partenza del gruppone da Corso Badarò.

Inoltre la tecnica del suo tracciato, abbinata proprio alla fine di Febbraio, la rende impegnativa per molti; il giusto start per proseguire la stagione agonistica. Una granfondo del genere, per atleti e accompagnatori assume il significato di una giornata al mare con temperature miti (se il meteo è favorevole come è successo nella stragrande maggioranza delle sue edizioni).

Afferma Romano Favoino, sales & marketing manager R11 Lapierre Italia

“Quando abbiamo pensato a quale gran fondo italiana abbinare il marchio Lapierre, la scelta è ricaduta sulla Granfondo Internazionale Laigueglia. Contraddistinta dalla bellezza del territorio in cui si svolge che regala non solo un percorso di assoluto livello ma anche panorami mozzafiato,  è anche ricca di contenuti: una classica del ciclismo amatoriale che comunque non ha perso tutta la sua freschezza, grazie anche a un’organizzazione di qualità. Abbiamo valutato poi il periodo dell’anno in cui si svolge e il conseguente entusiasmo di tutti gli iscritti, contenti di ritrovarsi in griglia di partenza dopo la pausa invernale. Sarà bello vedere tanti appassionati sulle strade della nostra Riviera”.

Lapierre supporta in Francia la Granfondo del Mont Ventoux, non è main sponsor ma ricopre un ruolo di grande importanza per il buon svolgimento dell’evento. Lo scorso Giugno vi abbiamo partecipato testando la Xelius Disc.

Un grande gruppo francese in Italia

Nel corso degli ultimi anni le nostre sortite in terra transalpina sono state diverse e numerose. Partecipare per capire e comprendere come vivono all’estero le granfondo, quelle che per i francesi erano “cycloSportif”. Erano, perché anche i francesi hanno uno spirito agonistico spinto proprio come noi. Quelle che erano al pari delle cicloturistiche, magari con qualche tratto cronometrato, sono ora delle granfondo con tanti partecipanti, ben supportate da enti locali e nazionali, eventi ben confezionati e con tanto agonismo. Molti di questi hanno al fianco sponsor di primissimo livello. Fare gare, competere e trasmettere agonismo nel modo giusto, da sempre attira partecipanti e interesse delle aziende.

a cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.