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Tales from Salted Sea: meeting Lucio

di - 03/01/2020

A cura di Danilo Pianese – @Imhosurfph

E’ il 15 di settembre, c’è un bel sole, è domenica… siamo a Levanto invitati da Winki per la pulizia del reef, Il sabato è stato intenso, a Marina di Pietrasanta c’è stata la Surf Jam con un sacco di personaggi rilevanti sulla scena italiana e tanti shapers. La mattina è partita lenta… ci siamo spostati con calma dopo colazione in furgone con i nostri cani, per questa iniziativa e senza nessuna idea di cosa ci avrebbe aspettato.
Al nostro arrivo troviamo il buon Gabo Raso che ci porta dritti dove possiamo parcheggiare  i mezzi e raggiungere la spiaggia per dare inizio alle danze. E’ proprio nel parcheggio che, mentre preparo l’attrezzatura per documentare il tutto, mi trovo a parlare con Lucio.

Lucio è una persona tranquilla, capello corto, occhialino da vista, fisico atletico… molto sereno e rilassato… parliamo un po’ di tutto e un po’ di niente. Fa qualche coccola ai nostri pelosi, guarda il nostro furgone camperizzato home-made… gli dico che abbiamo trascorso un mese a vagabondare in europa tra yoga e fotografia…sorride… parliamo dell’evento del giorno prima al Nimbus Surf Club in Toscana e di cosa ci ha colpito in generale.
La chiacchierata si dilunga lungo tutto il tragitto dal parcheggio alla spiaggia, ci concentriamo sulla nostra passione per il surf (la mia per gli scatti e la sua per la costruzione ed i materiali) e sui motivi che non lo hanno portato ad esporre.

Lucio si dimostra una persona estremamente preparata non solo sui materiali ma anche su tutta la parte che concerne l’impatto ambientale. Nelle sue tavole utilizza eps con una densità molto alta (35-40 kg/mc) per poter giocare con peso e flessibilità. Mi spiega che il polistirolo è una plastica e che come tutte le plastiche può essere riciclato, a differenza del classico poliuretano.
La resina che utilizza (Super Sap Entropy) è una resina epossidica a base vegetale prodotta negli States, una resina un po’ più costosa e che necessita di più passaggi di lavorazione ma che almeno non rilascia VOC (composti organici volatili) ed ha un’aspettativa di vita decisamente più lunga rispetto alla classica poliestere.

Lucio con il longboard dipinto dal grande artista Vincenzo Ganadu

Si vede dai suoi occhi che sta parlando di qualcosa che ama e si vede che non è la prima volta che lo fa…
Con me ha vita facile, io vivo per le specifiche ed i tecnicismi, potete capire come può aver rapito la mia attenzione…insomma ci siamo chiusi nella nostra bolla di autismo e passione, quando ad un certo punto se ne viene fuori dicendo che alla fine degli anni ’90 lui già faceva tavole, che ha fatto tutta la gavetta del caso e che ha lavorato per alcuni brand che io vedevo solo sulle riviste come Pike e Local Motion prima di aprire la sua factory che, ahimè, chiuse i battenti nell’ormai lontano 2002, dopo 6 anni di attività.

Sarà che io nel ’96 ho iniziato a surfare ma in quel periodo leggevo tutto quello che pubblicavano a partire dal surf latino a finire al transworld surf,  ed i brand li conoscevo tutti come le poesie che ti insegnano da bambino per natale da recitare davanti ai parenti.
Passano solo alcuni secondi e Lucio mi dice che faceva le Dinamo… anzi che lui era il Sig. Dinamo ed io non ho resistito! L’ho abbracciato per avermi regalato gli anni di surf più belli della mia vita! Credo che sia stato uno degli abbracci più belli che abbia mai dato, un abbraccio che dentro se aveva tutta l’essenza del 18enne che ero quando ho iniziato a vivere il mare e sono venuto in possesso di uno dei suoi deck.

Lucio oggi produce le Solar (@Solar_surfboards), in quello che fa mette anima e corpo… dopo l’esperienza Dinamo ha impiegato 16 anni per metabolizzare e riprendere… ma ha le idee chiare ed il messaggio che passa è carico di passione e cuore.
Si spende a parlare di quanto sia importante sostenere gli shapers locali e di quanto sia difficile sopravvivere su un mercato dove si compete con i top brand!

“Non date per scontato che tutto quello che arriva dall’estero sia il top, date fiducia allo shaper della vostra zona che conosce il tipo di onda che surfate e le condizioni italiane! Quando trattate sul prezzo della tavola ricordatevi sempre che è un lavoro artigianale al quale sono state dedicate tante ore e che i buoni materiali costano!”

GOOD SURFBOARDS AREN’T CHEAP – CHEAP SURFBOARDS AREN’T GOOD

Signore e Signori… Vi presento Lucio Vardabasso… oggi produttore delle Solar SurfBoards… sicuramente un eroe dei miei vent’anni ed un’icona per chi nel 2000 voleva un’ottima tavola da surf!!

Leggi l’intervista a Lucio in questo articolo (clicca qui)

Articolo a cura di Danilo Pianese – in arte IMHO – In My Honest Opinion