Pubblicità

Thru the lens: Philippe Chevodian

di - 28/11/2019

A cura di Danilo Pianese

Ho conosciuto Philippe il 10 maggio di quest’anno, rispondeva personalmente al customer care della sua azienda (liquideye). Ero disperato per un problema che avevo avuto con la water housing che stavo usando prima di cambiare brand e passare a qualcosa di più professionale.

Philippe è una persona gentile, dalla grande pazienza… dalla sua tastiera dall’altra parte del mondo mi aiuta a risolvere tutti i miei problemi e suscita in me una grande curiosità.
Segue passo passo tutto il  mio ordine, fa in modo che riceva il materiale nel minor tempo possibile… comprende quello che mi sta accadendo, mi capisce e mi rassicura proprio come farebbe un genitore.

Mi racconta della sua vita, è ricca di esperienze ed emozioni, mi affascina…gli faccio mille domande.
Philippe inizia a scattare nel lontano 1985, è originario di Marsiglia e a quei tempi era praticamente impossibile trovare una custodia stagna per la sua macchina fotografica, una nikon fe2, l’unica soluzione fu farsela comprare da un amico che viaggiava in California da “Dale Kobetich”.

Appena l’ebbe tra le mani si rese conto che questa andava modificata per rendere possibile l’utilizzo di più lenti.
Il seme era stato messo a dimora…
A quei tempi lavora per un’azienda nel mondo del windsurf e quindi impara ad utilizzare resine e vetroresine, un pensiero nasce ma ancora non sa che in futuro lo avrebbe realizzato con successo!

Aveva solo 21 anni ma voleva viaggiare per il mondo a cavallo della sua grande passione, la madre non è molto d’accordo e se devo essere sincero un po’ mi tranquillizza, non se ne può più di tutta questa gente che riesce a fare ciò che desidera supportati da famiglia, amici e parenti!!!

…insomma Philippe parte per la California e scende fino al Messico alla ricerca delle migliori onde… è un viaggio pazzesco, il suo talento e la sua abilità sono grandi e se considerate che si parla ancora di fotografia “a pellicola” bisogna essere davvero bravi per tornare in Europa ed avere già delle pubblicazioni sulle principali riviste europee.

E’ passato solo un anno ed ha già trovato lavoro e salario mensile presso “Planche Mag” la seconda maggiore rivista di windsurf per importanza in Francia.
La sua collaborazione dura per 7 anni, il motivo per cui si dedica alla tavola a vela è che in Francia il livello del surf è ancora troppo basso mentre nel windsurf trova tutte le motivazioni per scattare, crescere e viaggiare.

Le stagioni si susseguono, viaggia per tutto il mondo ma non sempre va tutto per il verso giusto, nell’88 passa per la prima volta a Bali e per sviluppare le sue foto ci vogliono due mesi… io direi un’eternità!

Alcuni dei ricordi migliori lo legano alla costa nord delle hawaii, nella sua mente ha ben impresso la prima volta che è andato a scattare al sunset…abitava sulla spiaggia…ed anche le prime volte che è entra a far foto a Pipeline, lo definisce “POWERFUL”.
Sono stati tempi fantastici, tutto il mondo della water photography era una continua scoperta  e la sperimentazione era viva per davvero.

Ci tiene a dire e lo ripete più di una volta: “ho fatto tutto per passione e mai per denaro”, mantenersi con la fotografia è una cosa difficile e più il tempo passa e più le line up degli spot si riempiono di fotografi preparati e capaci.
Distinguersi non è una cosa facile e solo in pochi ce la fanno.

Philippe oggi ha 55 anni, quando guarda al suo passato afferma che quella parte della sua vita è stata unica, non aveva molto denaro ma tanta passione… che quello spirito era speciale.
Per mesi abbiamo parlato di tante cose ma non mi sarei mai immaginato che dall’altra parte del video c’era seduto Philippe Chevodian, fondatore/proprietario della Liquid Eye Water Housing ma soprattutto pioniere della water photography.

Nel 1985 avevo 7 anni, in tv trasmettevano la prima serie di Mac-Gyver e lui era già in acqua a fare foto…

Grazie mille per il tuo tempo Philippe
Danilo Pianese, IMHO – In My Honest Opinion

 

Sopra: un articolo che vede protagonista Philippe Chevodian
Di seguito alcuni scatti dai fotografi del team di Liquideye