Chi non è fan della banana, di sicuro ne conosce almeno uno. Il “momento banana” è un classico di qualsiasi uscita in bici, indipendentemente dalla disciplina e dalla situazione. Presente in pezzetti sui tavoli dei ristori alle gare o intera nelle tasche delle nostre maglie, questo frutto esotico è da sempre parte integrante della dieta di molti ciclisti. Ma è davvero utile una banana nel contesto di un’uscita in bici?
Banana sì, banana no…
La risposta è “sì”. La banana è effettivamente utile, ma con un occhio di riguardo al timing di assunzione. La banana, infatti, rispetto ad altra frutta, è ricca di zuccheri e sali minerali. I primi ottimi per sostenere il metabolismo energetico e i secondi ideali per mantenere equilibrato il bilancio salino. Una banana di medie-grandi dimensioni può apportare una quantità di zuccheri simile a quella di molte barrette commerciali, potendo quindi sostituirsi ad esse. Però, benché essa possa risultare ottima per pedalate a ritmo medio-basso, raggiungere il proprio fabbisogno energetico tramite questo frutto in sessioni svolte ad alta intensità può essere difficile. Non di meno, la sua digestione dipende molto dal grado di maturazione e a volte può risultare pesante, portando a disturbi gastrointestinali nei corridori più sensibili.
Quando mangiarla
Mangiare una banana prima dell’allenamento permette una ricarica rapida di energia, soprattutto nelle sessioni infrasettimanali, spesso svolte tra un impegno e l’altro. In questo caso, l’assunzione deve essere fatta almeno 30 minuti prima dell’esercizio. Ma è al termine dell’allenamento che questo frutto esotico dà il meglio di sé. Il giusto mix di potassio e magnesio presente all’interno è ottimo per sostenere il recupero delle fibre muscolari dopo attività stressanti e intense, aiutando a ristabilire il bilancio salino e alleviando l’insorgenza di una possibile disidratazione, soprattutto in condizioni di elevata umidità e alta temperatura atmosferica.
Enrico Baggio
Biologo Nutrizionista