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The Surfer, il tema del localismo al cinema con Nicolas Cage

di - 20/04/2025

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Il localismo estremo è affrontato a regola d’arte nel thriller psicologico diretto dal regista Lorcan Finnegan: uscirà il 15 maggio nei cinema americani e australiani il film che vede protagonista Nicolas Cage perdere il controllo a causa di un’umiliazione subita prima di entrare in mare con suo figlio. Non sappiamo ancora la data d’uscita nei cinema italiani e nelle piattaforme di streaming, ma intanto vi lasciamo alla trama e al trailer con sottotitili in italiano.


Tempo fa un carissimo amico mi ha raccontato di un episodio di forte umiliazione che a ha subito davanti a uno spot, da qualche parte nel Sud Italia. Appassionato di meteorologia come il sottoscritto, il mio amico aveva studiato carte meteo, esposizione costiera, fondale, maree e tutto ciò che serve per veder lavorare bene quell’onda. Una volta arrivato il giorno giusto, da solo e in totale autonomia si è diretto verso quello spot. Dopo aver camminato mezz’ora con tavola e muta per raggiungere l’onda in un tratto costiero davvero remoto, nel cuore di una riserva naturale, si è affacciato sullo spot ed ha avuto una visione idilliaca: onde perfette e tre persone in acqua. Ma mentre si stava cambiando, con quel mix di ansia ed eccitazione che molti di noi conoscono, escono due ragazzi e lo invitano, con tono minaccioso, a non entrare. Non c’è stato nulla da fare, senza un reale motivo il mio amico non si è potuto cambiare e se ne è andato col peso di tavola, muta asciutta e l’enorme bagaglio di frustrazione.

Questo è solo uno dei tanti esempi di localismo estremo ed insensato, che non è conseguenza di un’azione errata da parte del surfista, come ad esempio: una droppata, foto/video prima di entrare e da inviare ai gruppi whatsapp, un comportamento scorretto in lineup, ecc ecc
Esiste il localismo costruttivo, necessario e importante per la comunità, e quello totalmente distruttivo, figlio di menti malate e ignoranti, che rivendicano mascolinità tossica, dettando una legge inutile e che ha il solo scopo di umiliare il prossimo.

Ed è proprio quello che subisce Nicolas Cage in The Surfer, thriller psicologico diretto da Lorcan Finnegan e scritto da Thomas Martin. Nel film Cage è un padre divorziato che torna nella sua città natale, in Australia, dopo anni di assenza. Mentre si appresta a portare suo figlio in mare per surfare insieme, il protagonista viene umiliato davanti all’adolescente da un gruppo di surfisti locali, che rivendicano la proprietà della spiaggia dove Nicolas ha passato la sua infanzia prima di trasferirsi altrove.
“Don’t live here, don’t surf here” – così il protagonista viene liquidato in modo minaccioso dallo spot della città in cui è cresciuto, ma non ha vissuto nell’ultimo periodo.

Invece di tornarsene a casa sconfitto e rassegnato, il personaggio senza nome insiste in modo testardo per cercare di accedere alla spiaggia e questo sarà per lui l’inizio di un incubo ad occhi aperti. Sotto il caldo sole dell’estate australiana, ferito nell’orgoglio, l’uomo verrà vessato sempre di più e non solo dal gruppo di locals, ma anche da altri abitanti del posto. Cage non si arrenderà e dichiarerà guerra al local di riferimento, il maschio alfa della banda.
Il protagonista verrà spogliato man mano di ogni suo bene, fino a farlo dubitare della sua stessa identità. Così, mentre il conflitto si intensifica, la situazione sfugge completamente di mano al personaggio, portandolo sull’orlo della follia.

You can’t stop a wave. Born in a storm, way out to sea. Pure energy. And it’s all building to this breaking point.

The Surfer è stato scritto da Thomas Martin e diretto da Lorcan Finnegan, regista irlandese che si è fatto conoscere con l’interessante thriller psicologico intitolato Vivarium. Menzioni speciali le meritano anche il direttore della fotografia Radek Ladczuk, che ha fatto un lavoro notevolissimo saturando i colori ma dando al tempo stesso al film un look da trip allucinogeno, e a Julian McMahon, il diabolico leader del gruppo di locals che impedisce a Cage di surfare.

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf