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Allenamento con la bici da strada per principianti

di - 25/05/2020

allenamento per principianti

L’allenamento con la bici da strada, per i principianti e per chi è alle prime armi, perché non tutti siamo atleti consumati. C’è chi ha scoperto la bici di recente, chi la approcciata proprio grazie al lockdown. La bicicletta ha diverse facce, interpretazioni e gli skills sono tanti.

la partenza in bici prima di una granfondo

Le prime uscite in bici su strada servono per la confidenza

Le considerazioni e le dritte che seguono hanno l’obiettivo di essere delle linee guida per chi approccia la bicicletta nelle varie forme. Non esiste solo l’agonismo e le gare. Non esiste solo l’endurance e le salite. La bici è tutto e ognuno può dare la sua interpretazione. Possiamo anche salire in sella per vedere se ci piace e solo in seguito passare ad uno step superiore che prevede una specificità più elevata.

  • La bicicletta non va aggredita, va assecondata, vissuta e interpretata, ma siamo noi a comandare.
  • Ogni uscita in bicicletta dovrà essere sufficientemente impegnativa da stimolare l’organismo, ma siamo noi a decidere come, anche in base alle nostre sensazioni. I parametri più semplici con cui valutare l’impegno di un’uscita con la bici da strada sono: distanza, tempo e intensità. E mai dimenticare di ascoltare il proprio corpo.
  • Quando siete in giro in bici e incontrate altri ciclisti, salutate sempre, non abbiate paura!

granfondo laigueglia lapierre

La bicicletta è bastarda ma nulla regala soddisfazioni come lei

Una malizia e un consiglio da tenere bene a mente, rivolto a principianti, ciclisti alle prime armi e poco allenati, è quello di progredire pian piano, step by step con durata ed intensità. Percorsi facili, mai oltre le 2 ore. Questo per capire come gestire il mezzo e per capire come risponde il nostro organismo.

  • Per quanto riguarda la frequenza di pedalata, è bene pedalare inizialmente con un rapporto agile; di solito 80 rpm al minuto è un valore ottimale per tutti.
  • Non deve passare troppo tempo tra un’uscita e l’altra. Magari a giorni alternati, evitando il venerdì, per dare maggiore sfogo durante il fine settimana.
  • Importante è rendere il carico di lavoro progressivamente crescente. Riprendendo quello scritto in precedenza. Capire le risposte del nostro organismo e aumentare il volume delle uscite in tutti i loro aspetti.
  • Durante le uscite è fondamentale mantenere una velocità che consenta una corretta respirazione, in perfetta armonia con le pulsazioni cardiache.
  • Esistono diversi tipi di allenamento da poter provare, così da poter scegliere quello più adatto:
  1. Fartlek: è un metodo basato principalmente su quello che abbiamo voglia di fare in quel momento, senza nessun programma stabilito e specifico. Possiamo affrontare un percorso a velocità variabile in base alle proprie condizioni e sensazioni. Spesso viene utilizzato per allenare le lunghe distanze e i grossi volumi di lavoro (allenamento alla distanza).
  2. Corto veloce: per molti è anche “allenamento di ritmo”, si utilizza quando si ha un buon allenamento di base Si tratta di un’uscita in cui si pedala ad una velocità ben sostenuta e con ritmo costante. Prevede già un buon grado di specificità.
  3. Interval Training: è un allenamento molto utile per il potenziamento cardiaco e viene anche usato per valutare il valore Vo2max . si alternano 15-20 secondi percorsi alla propria velocità massima, a 50-60 secondi percorsi più lentamente, come una fase di recupero. Le prime volte è bene non superare le 4 ripetute. Nelle fasi seguenti potremo arrivare anche ad 8, per poi allenarci ad eseguire delle vere e proprie serie sequenziali. Ma questo è già un allenamento specifico e più complesso.

a cura della redazione tecnica, foto di Sara Carena e Lapierre

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.