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Apre NLand Surf Park: il punto sulla scienza del wavegarden

di - 07/10/2016

Apre oggi il secondo wavegarden pubblico della storia e Josema Odriozola, CEO & Founder di Wavegarden, ha diffuso un comunicato in cui spiega la situazione attuale nella tecnologia del wave park, i miglioramenti e le prospettive per il futuro.
Al Reef artificiale NLand il silenzio è rotto solo dal rumore delle onde che infrangono, programmate in un range di altezza tra 0,5 e 1,9 m (1,5 -6,2 ft) e surfabili per oltre 30 secondi, contemporaneamente sui due lati della laguna (una destra e una sinistra).

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Le onde del reef sono accompagnate da altri due distinti break, ideali sia per i principiani sia per i surfer intermedi (l’onda interna dietro la principale). La laguna copre un’area di 9 campi da calcio, riempita con acqua piovana al 100 % e situata attorno ad uno  splendido paesaggio naturale, 10 minuti ad est di Austin Bergstrom Airport. L’affollamento a NLand non è un problema e la struttura può ospitare in modo sicuro oltre 120 surfisti insieme. La sua apertura odierna, molti mesi dopo Snowdonia, avviane dopo circa 195.000 onde prodotte dal surf park inglese.
Dato che negl’ultimi mesi sono state chieste maggiori informazioni sulla tecnologia wavegarden, di seguito vengono forniti dettagli finora non divulgati, direttamente dall’ideatore del surf park.

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La laguna e le onde del Wavegarden
La tecnologia utilizzata ad Nland si basa sul movimento di una lama, sviluppata per la prima volta nel 2006 e chiamata wavefoil. Il wavefoil si muove ad una precisa velocità da un’estremità all’altra della laguna sotto al molo centrale, creando l’onda, la quale interagisce con la batimetria realizzata ad hoc generando così l’onda surfabile, con caratteristiche diverse a seconda della zona e della potenza del wavefoil. Ad NLand ci sono sezioni più lavorabili e sezioni tubanti sulle quali allenarsi.

L’onda di Reef
Dimensione, pendenza della parete e velocità sono i parametri chiave dell’onda: in una struttura artificiale è stato fondamentale studiare l’interazione col fondale per trovare la soluzione migliore per il surfista e con essa il giusto compromesso tra i vari parametri, al fine di offrire onde di qualità e non troppo difficili. L’angolo dell’onda produce variazioni di velocità differenti e c’è stato un duro lavoro da parte degli ingegneri esperti in fluidodinamica, al fine di trovare la giusta via di mezzo. Il prodotto finale è un’onda potente che permette ai surfisti di testare una gamma completa di tricks. I venti predominanti a Nland svolgono anch’essi un ruolo importante nell’influenzare le condizioni surf, come in tutti gli spot naturali del mondo.

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La dimensione dell’onda
Ad Austin il reef genera un’onda fino a 1,9 m (6,23 ft), che può essere considerata una spalla o altezza testa, ma sempre decisamente potente. La scelta di questa misura dipende sia da fattori energetici (onde più grandi richiedono molta più energia e maggiore volume di acqua nella laguna) sia dai costi maggiori di mantenimento ed investimento iniziale. Inoltre una misura maggiore aumenta il rischio di infortuni per i surfisti, quindi questa dimensione è considerata il perfetto compromesso tra surf di qualità, funzionalità ed economicità.
Ma qualora fosse richiesto di più wavegarden è in grado di produrre strutture con onde tubanti fino a 2,4-3,5 metri (8 piedi e 11,5 ft) di altezza, ma il costo globale non renderebbe ben sostenibile il business plan.

Qualità e frequenza dell’onda
Con le tecnologia foil e blade che si muove attraverso la laguna, la qualità dell’onda dipende in modo forte dalla frequenza della stessa. Ad Austin, con intervalli di 2-2,5 minuti tra una “serie” e l’altra si è in grado di generare onde di buona qualità, aspettando un po’ di più si possono offrire onde perfette.  Questo grazie a nuovi sistemi brevettati per dissipare le risacche a riva. Tuttavia, la prima onda del giorno resterà sempre la più glassy e perfetta e le altre avranno leggere increspature.

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Perché questa tecnologia è migliore ad Austin?
Da un punto di vista economico la tecnologia di Austin è più efficace per generare onde lunghe. Surfare un’onda altezza testa per più di 30 secondi è un vero piacere alquanto raro, difficile da trovare in natura e che molti surfisti non hanno mai provato. In realtà, alcuni spot nel mondo offrono onde di questa lunghezza e anche di più, ma non sono molto semplici da raggiungere.
La frequenza dell’onda permette anche di sincronizzare le tempistiche tra le varie surfate all’interno della laguna, in modo tale da far surfare in totale sicurezza fino a 120-150 persone alla volta.

Affidabilità tecnica
Nel 2016 a Surf Snowdonia sono state generate 147.000 onde senza problemi tecnici o interruzioni. In questo momento, sia in Texas sia nel Galles, le performance delle macchine vengono monitorate di giorno in giorno a distanza e in tempo reale, per garantire la massima funzionalità delle stesse.

NLand Surf Park è attualmente il risultato qualitativamente migliore di sempre per il team wavegarden, che certamente non si fermerà qui e continuerà ad investire molto in ricerca e sviluppo per migliorare il futuro del surf.
Per maggiori informazioni e per prenotare la tua session in Texas visita il sito: www.nlandsurfpark.com

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Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf