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Atlante dei Cammini: via Romea Sanese

di - 03/06/2022

Il nostro viaggio prosegue, allaccia le scarpe da trekking, partiamo per la sesta via dell’Atlante dei Cammini Toscani: la Via Romea Sanese.

Abbiamo davanti 4 tappe, per 83 Km complessivi. Dai, andiamo!

 

Tra i filari del Chianti, in cammino da Firenze a Siena

La Via Sanese, tra le dieci strate et vie maestre del contado fiorentino, è stata per tutto il medioevo il percorso più breve per giungere dalla città del Giglio a Siena. Un itinerario fondamentale nelle vie di pellegrinaggio perché permetteva di connettersi alla Francigena e proseguire in direzione di Roma. Nel suo tratto iniziale il tragitto coincideva con quello della strada Regia Romana per poi separarsi nel fondovalle della Pesa dove, superato il Ponte della Sambuca, risaliva le colline e infine digradava verso Siena.

Nel corso del XIII secolo, con la valorizzazione della transappenninica per Bologna, i pellegrini romei, privilegiando i valichi del Mugello in luogo del passo della Cisa, fecero divenire Firenze un punto di sosta obbligato sulla via per Roma. La Via Sanese svolse quindi un ruolo sempre più rilevante nel quadro del sistema delle vie di pellegrinaggio.

Barberino Tavarnelle, Badia Passignano – @shutterstock

Oggi la Via Romea Sanese ripercorre le tracce di quell’antico cammino, unendo i centri storici delle due città grazie a un percorso di 80 km lungo strade e mulattiere che lentamente si immergono tra i vigneti e gli oliveti del Chianti classico. Quattro tappe alla portata di tutti che alternano tratti su stradine secondarie asfaltate a tratti su fondo sterrato, che attraversano la campagna fiorentina e senese alla scoperta di pievi, badie e borghi medievali.

Le tappe

  1. Firenze – San Casciano in Val di Pesa – 22 Km
  2. San Casciano – Badia a Passignano (Barberino Tavarnelle) – 15,4 Km
  3. Badia a Passignano – Castellina in Chianti – 21,1 Km
  4. Castellina in Chianti – Siena – 25 Km

 

Informazioni pratiche

  • Lunghezza totale: 83,5 KM
  • Snodi con altri cammini: Siena
  • Traccia KLM
Badia Passignano Chianti – @ciclica

Tappa 1 | Firenze – San Casciano in Val di Pesa

  • Lughezza totale: 22 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 6 h
  • Dislivello in salita: 739 m
  • Dislivello in discesa: 482 m
Sant Andrea Percussina – @Foto Toscana Promozione – Federico Bogazzi

La prima parte della tappa attraversa da nord a sud il centro storico di Firenze. Un percorso urbano che inizia da piazza della Santissima Annunziata, dove si trovano l’omonima Basilica e lo Spedale degli Innocenti, e tocca alcuni tra i luoghi più suggestivi della città: lo Spedale di Santa Maria Nuova (fondato nel 1286 e ancora attivo), la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Museo Casa di Dante, piazza della Signoria e Palazzo Vecchio, la Galleria degli Uffizi, Ponte Vecchio fino ad arrivare a Porta San Miniato dove inizia il percorso fuori le mura.

Da qui il cammino prosegue su via dell’Erta Canina, strada utilizzata fino all’Ottocento per i transiti verso Siena e Roma, per poi raggiungere la chiesa romanica di San Felice a Ema e la via vecchia per Pozzolatico. Immersi nelle colline della campagna fiorentina, tra case coloniche e oliveti, si incontrano gli abitati di Pozzolatico, le Rose, Baruffi e Tavarnuzze. Superato il ponte degli Scopeti, la strada risale verso Sant’Andrea in Percussina dove sorge l’Albergaccio, quella che fu la dimora di Niccolò Machiavelli durante l’esilio da Firenze. Da qui, in poco meno di 3 chilometri, si raggiunge San Casciano, meta finale della prima tappa.

Strada per Pozzolatico – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Tappa 2 | San Casciano in Val di Pesa – Badia a Passignano

  • Lughezza totale: 15,4 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 4 h
  • Dislivello in salita: 330 m
  • Dislivello in discesa: 300 m

 

Si parte da San Casciano in Val di Pesa, luogo di sosta già in epoca romana, poi importante avamposto militare a protezione di Firenze. La città, di cui si possono ancora ammirare le imponenti mura medievali, fu sede di numerosi alberghi e spedali, in particolare tra la fine del Duecento e l’inizio del XIV secolo (Spedale di Santa Cristina, Spedale di San Lorenzo, Hospitale domine Mate). Nella chiesa di Santa Maria del Prato è custodita la Croce della Misericordia di San Casciano, crocifisso ligneo realizzato da Simone Martini e restaurato nel 2019 dall’Opificio delle Pietre Dure. Oggi il centro storico è arricchito da opere e installazioni di arte contemporanea, come il cervo di Mario Merz e la serie di numeri che rappresentano la successione di Fibonacci.

San Casciano – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Lasciata San Casciano, il cammino prosegue lungo le strade poderali che attraversano i vigneti fino all’abitato di Montefiridolfi. Siamo nel cuore della zona di produzione del Chianti classico, una delle icone paesistiche più note a livello mondiale. Continuando sulle strade che costeggiano i crinali collinari si arriva a Santa Maria a Macerata e, dopo un breve tragitto nel bosco, a Badia a Passignano dove sorge l’abbazia benedettina di San Michele Arcangelo. L’abbazia, di probabile fondazione longobarda, fu restaurata a metà dell’XI secolo dall’abate Leto, successore di San Giovanni Gualberto, fondatore della Congregazione vallombrosana.

Il monastero, che ancora oggi custodisce i resti mortali del Santo, divenne meta di pellegrinaggi e con il passare dei secoli la sua struttura si accrebbe fino a diventare un grandioso complesso di edifici, raccolti entro una cerchia muraria trecentesca. La Badia e il territorio circostante fanno parte dell’area naturale protetta istituita nel 2016.

 

Tappa 3 | Badia a Passignano – Castellina in Chianti

  • Lughezza totale: 21 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: – h
  • Dislivello in salita: 760 m
  • Dislivello in discesa: 530 m
Pieve San Donato – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Lasciata Badia a Passignano, la Romea Sanese prosegue nel piccolo bosco che si trova a sud dell’abbazia, in direzione di San Donato in Poggio. Arrivati nel fondovalle, il percorso si ricongiunge con la variante proveniente da Sambuca all’altezza della Pesa. Costeggiato per un breve tratto il torrente, si attraversa il ponte di Rignana e si continua sulla strada sterrata che conduce a San Donato, uno dei principali punti di sosta della Sanese. Il borgo, che conserva sostanzialmente integro l’impianto urbano medievale, ebbe un’importanza strategica tra l’inizio del XIII secolo e la fine XIV secolo essendo uno dei possedimenti più a sud della repubblica fiorentina (1218).

Qui i viaggiatori che percorrevano la via Sanese cambiavano la propria valuta e sempre qui furono firmati i trattati di pace tra la repubbliche di Firenze e quella di Siena (1176 e 1265). All’interno del castello si ha notizia dell’esistenza di uno spedale intitolato a San Luca, oltre a un Hospitale Communis. Appena fuori le mura si trova la pieve di San Donato che mantiene gli originari caratteri architettonici e costituisce uno degli esempi artisticamente più rilevanti del romanico nel contado fiorentino. L’edificio ha un rivestimento in filaretti di pietra alberese e al suo interno custodisce un fonte battesimale attribuito a Giovanni Della Robbia, oltre a un crocifisso ligneo di scuola giottesca.

San Donato in Poggio – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Il cammino prosegue verso Madonna di Pietracupa, dove è presente l’omonimo Oratorio, meta di pellegrinaggi minori a partire dalla fine del Cinquecento, per risalire lungo la panoramica provinciale 76 in direzione di Castellina in Chianti fino alla strada che conduce verso San Silvestro. Da qui la strada entra nel bosco per un lungo tratto fino ad arrivare alla tenuta di Ricavo, oggi trasformata in una struttura alberghiera, per poi discendere verso una piccola valle che conduce alle porte di Castellina in Chianti. Poco prima di entrare nel centro storico, si trova il Tumulo di Montecalvario, un imponente monumento sepolcrale etrusco costruito alla fine del VII secolo a.C.. Si tratta di una tomba di grandi dimensioni, con un diametro di oltre 50 metri, costituita da quattro camere sepolcrali disposte secondo i punti cardinali.

 

Tappa 4 | Castellina in Chianti – Siena

  • Lughezza totale: 25 KM
  • Tempo di percorrenza a piedi: 6,30 h
  • Dislivello in salita: 381 m
  • Dislivello in discesa: 625 m
Fonterutoli Siena – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Castellina in Chianti, come altre località lungo la Sanese, era un importante punto di sosta sulla via per Roma, al confine tra il versante senese e quello fiorentino. Oltre all’Hospitale pauperum, intitolato a San Michele, in città erano presenti altre strutture dedicate all’accoglienza come alberghi ed osterie. Collocata in una posizione strategica, sul crinale che domina la Valdelsa e le aree limitrofe, Castellina fu un avamposto della repubblica di Firenze e nel Quattrocento fu dotata di poderose opere di difesa su progetti di Giuliano da Sangallo e Filippo Brunelleschi. Nel centro storico troviamo la Rocca (XV secolo), oggi sede del Museo Archeologico del Chianti, la chiesa di San Salvatore, distrutta durante l’ultimo conflitto mondiale e ristrutturata in stile neoromanico, la Via delle Volte, un suggestivo passaggio pedonale coperto. Da qui inizia la quarta ed ultima tappa della Romea Sanese.

Lasciata Castellina, si prosegue brevemente sulla Chiantigiana per prendere poi la strada poderale che ci conduce verso la cipresseta di Sagna, dove sono state rinvenute alcune tombe di soldati francesi risalenti alla Seconda guerra mondiale, e quindi a Fonterutoli, un tempo sede di un castello posto al confine tra Firenze e Siena. Un’osteria di Fonte Rutili è indicata nelle cinquecentesche mappe dei Capitani di Parte Guelfa. Nel corso degli anni ’80 del XX secolo, a poche centinaia di metri dall’abitato, è stata rinvenuta la necropoli etrusca del Poggino di Fonterutoli. Il cammino continua su strade poderali e sentieri che attraversano il bosco e poi costeggiano vigneti e campi coltivati. Passate le località Capanno, Casa Frassi e Casalino, si arriva al Molino di Quercegrossa e quindi al Castello. Quercegrossa è un abitato diviso a metà tra i comuni di Monteriggioni e Castelnuovo Berardenga.

Dintorni Basciano – @Toscana Promozione – Federico Bogazzi

Si continua a scendere verso il piccolo Borgo di Basciano per poi passare sotto la superstrada Firenze – Siena ed arrivare, sempre attraverso i campi, a Uopini dove la Chiesa di San Marcellino ed Erasmo ha mantenuto i suoi caratteri romanici. Da Uopini a Siena il cammino attraversa la periferia di Siena per giungere davanti alla maestosa antiporta di Camollia. Come per Firenze, da questo punto in poi la Via Romea Sanese lascia il posto al percorso urbano dentro le mura, toccando tra i più suggestivi luoghi del capoluogo senese: piazza del Campo, Palazzo pubblico e la torre del Mangia, lo Spedale di Santa Maria della Scala fino alla meta finale di tutto il viaggio ovvero sia la Basilica di San Francesco.

 

Vai al settimo e ultimo cammino: via di Francesco in Toscana

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Diplomato in Arti Grafiche, Laureato in Architettura con specializzazione in Design al Politecnico di Milano, un Master in Digital Marketing. Giornalista dal 2005 è direttore di 4Actionmedia dal 2015. Grande appassionato di sport e attività Outdoor, ha all'attivo alcune discese di sci ripido (50°) sul Monte Bianco e Monte Rosa, mezze maratone, alcune vie di alpinismo sulle alpi e surf in Indonesia.