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Barcellona avrà un’onda artificiale: Wavegarden in arrivo nel 2018

di - 16/02/2017

Il progetto è ok, il terreno è pronto ed il finanziamento è stato approvato: manca poco all’ok definitivo per dare il via alla costruzione della prima wave pool del Mediterraneo.
Il primo wavegarden della Catalogna (e probabilmente della Spagna, visto che da Madrid non arrivano novità) potrebbe essere costruito in circa 15 mesi, dopo la data d’inizio dei lavori. Secondo gli ideatori del progetto nella primavera del 2018 potremmo surfare la nuova onda artificiale, ma non si esclude che per motivi burocratici l’inaugurazione possa slittare avanti di qualche mese, tuttavia viene garantita al massimo entro la fine dell’anno. 

La costruzione della wave pool verrà affidata Wavegarden BCN, società privata catalana titolare dei diritti e della tecnologia esclusiva sviluppata da Wavegarden. A capo della società 100% catalana c’è surfista Felip Verger, che in passato ha lavorato per Pukas e poi in Wavegarden. In poche parole, anche se può creare confusione la scelta dei nomi quasi identici, Wavegarden è il fornitore e Wavegarden BCN il cliente. 

L’onda artificiale
Il Wavegarden Barcelona-Montgat avrà una forma triangolare, simile ad un trancio di pizza, le cui dimensioni saranno di 150 per 100 metri. La laguna coprirà in totale 15.000 metri quadrati di superficie e riuscirà a generare un totale di 900 onde all’ora, con una capacità di ospitare contemporaneamente fino a 108 surfisti alla volta. 
L’altezza massima delle onde generate nella laguna sarà di 1.7 m e ci saranno aree dedicate sia ai principianti sia agli esperti. Grazie alla nuova tecnologia The Cove (i promotori l’hanno già testata ma non si può ancora dimostrare), che sfrutta questa nuova forma della laguna a trancio di pizza, sarà possibile modulare la dimensione dell’onda ed il tipo di rottura della stessa: si potra surfare dunque un’onda lenta, veloce, tubante, progressiva, ecc ecc…
Il nuovo Wavegarden darà anche la possibilità di surfare in tutta sicurezza alle persone disabili. Questa nuova tecnologia offre la possibilità di avere un impianto a minor impatto ambientale, più piccolo e integrato, con consumi inferiori di energia e con rumore quasi impercettibile, oltre ad offrire scarso impatto visivo quando sarà in funzione la “macchina genera onde” sotto alla laguna.

I progettisti garantiscono come unico rumore quello delle onde che infrangono, un passo nettamente avanti questo rispetto all’altro modello Inglese. 

Dove si surferà?
L’accordo prevede l’utilizzo del terreno della fondazione Montcelimar, attaccato all’Università di Barcellona, ​​con il quale l’azienda Wavegarden BCN ha ottenuto una concessione per i prossimi 40 anni.
Il costo dell’impianto si aggira intorno ai 9.6 milioni di euro e l’area wavegarden occuperà circa 48.500 metri quadrati, delimitati dai quattro lati del B-20, Padel Montgat, Hamelin-Laie International School e Carmen Amaya Street, dove ci sarà l’ingresso alla struttura. 

La situazione attuale: le altre onde artificiali
Esistono nel mondo altre onde artificiali sviluppate con tecnologie differenti, come quella di Kelly Slater, ma le due attualmente aperte al pubblico restano il Wavegarden in Galles (UK) e quello in Texas (Stati Uniti), sviluppate con la tecnologia 1.0.
Oltre alla grossa differenza offerta dal sistema The Cove, un altro aspetto che renderà unico il Wavegarden Barcellona-Montgat è l’assenza di alloggi al suo interno, come afferma Vergar “In questa laguna non ci sarà alcun alloggio perchè l’idea è focalizzata verso una palestra per surf training. Il surfista arriva, si allena in acqua, si fa un panino e via”. Inoltre, aggiunge il manager, “non ci sarà vita notturna o feste, perchè non vogliamo che questo wavegarden diventi un parco a tema”. 

Quale sarà il prezzo?
L’ultima differenza con le altre lagune, ma altrettanto sostanziale, è che il Wavegarden BCN-Montgat avrà un prezzo più economico, perchè dovrà essere interpretato come una palestra ed utilizzato più spesso. I prezzi varieranno tra i 20 ed i 35 euro all’ora, a seconda che si tratti di un surfer esperto o principiante.
Si pensa inoltre all’opzione abbonamento da 50 ore, che offrirà notevoli vantaggi economici. Per quanto riguarda i giorni di apertura, il wavegarden sarà operativo dal lunedì alla domenica, senza interruzioni per tutto l’anno. L’eccezione vale solo per due settimane di chiusura durante l’anno, dedicate alla manutenzione della struttura. 

Gli altri servizi
Quello che sarà invece presente nella “piscina a onde” di Barcellona è la scuola di surf, dedicata sia ai principianti sia al surf training per il surfista medio-esperto che vuol migliorarsi. Ci saranno inoltre spogliatoi, docce, armadietti, spazio noleggio attrezzatura ed un ristorante dove rifocillarsi dopo la session. 

Il surf a Montgat
Le spiagge di Maresme e soprattutto Montgat sono dei beach break molto frequentati tra i surfisti, grazie anche alla loro esposizione ai piccoli swell. L’Associazione Catalana di Surf è nata proprio a Montgat, dove ha anche fondato la prima scuola di surf a metà degl’anni 2000. 
Oggi si stima che ci siano oltre 4.000 surfisti in Catalunya, che come noi italiani si godono le onde capricciose del Mediterraneo con una frequenza di circa 100 giorni di surf all’anno (stimata per l’area del mediterraneo occidentale), concentrati soprattutto tra autunno, inverno e primavera.
L’indotto offerto dalla wave pool si stima che sarà in grado di generare un totale di 50 posti di lavoro.
Un modello di business, questo di Montgat, molto vicino allo standard italiano e dal quale siamo sicuri che i promotori del Wavegarden in Italia potranno prendere ottimi spunti in futuro.

Maggiori informazioni su: wavegardenbcn.com

Fonte: www.as.com

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf