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Baselayer da ciclismo a maniche lunghe: la guida pratica

di - 06/12/2023

braselayer da ciclismo - guida alla scelta - cover

L’intimo – o baselayer – a maniche lunghe è un capo essenziale per il guardaroba invernale da ciclismo, che vi terrà al caldo e al riparo dal sudore

Indossato a contatto con la pelle come base per il kit di abbigliamento ‘a strati’, il baselayer – il classico intimo tecnico – può essere realizzato in fibre sintetiche o naturali, o in una miscela di entrambe, e ed è disponibile sia in versione isolante per l’inverno sia in modelli più leggeri per le stagioni di transizione – primavera e autunno – dal clima più mite.

La scelta è molto ampia, quindi ecco cosa considerare prima di acquistare il vostro prossimo baselayer da ciclismo.

In primo luogo, le condizioni di guida determineranno il grado di comfort della vostra maglia intima tecnica. State pedalando in mezzo alla neve o a temperature al di sotto dello zero, dove ogni fibra isolante in più è apprezzata, o le condizioni sono più miti, dove la traspirabilità (cioè la capacità di espellere il sudore) sarà più importante?

La maggior parte dei marchi indica le condizioni suggerite o addirittura un intervallo di temperature per i loro baselayer. Anche il taglio di un baselayer è legato all’uso che se ne intende fare: ad esempio, un intimo tecnico per l’inverno puro può avere un collo alto o fori per il pollice nelle maniche per evitare di esporre la pelle nel punto di congiunzione tra polsini e guanti. La maggior parte dei capi è sagomata in modo da aderire alla pelle, con una maggiore elasticità per adattarsi alle diverse forme del corpo, mentre altri hanno una vestibilità più morbida.

Intimo a maniche lunghe in lana Merino di Howies

I materiali utilizzati influiscono su come veste uno strato di base, oltre che sulle sue capacità termiche, di traspirazione e di resistenza agli odori. Le maglie intime tecniche possono essere divise in due categorie: con e senza lana merino. La lana merino vanta alcune eccellenti proprietà, tra cui quella di essere naturalmente termoregolatrice, di assorbire rapidamente il sudore dalla pelle e di rimanere calda quando è umida. La sua resistenza agli odori l’ha resa il materiale preferito per l’uso continuativo su più giorni.

Tuttavia, quando si pratica un’attività fisica ad alta intensità, il merino può diventare troppo caldo e impregnarsi di sudore, causando un raffreddamento quando l’umidità si raffredda. Spesso si trova il merino mescolato a materiali sintetici come il poliestere, che può migliorare la vestibilità e la durata, e ridurre i tempi di asciugatura del tessuto.

Costruzione a pannelli per un fit aderente senza penalizzare i movimenti in sella, oltre a favorire la traspirazione nelle aree critiche

I materiali sintetici tendono a garantire una vestibilità più aderente e a rilasciare meglio l’umidità. Sono comunemente usati per baselayer leggeri da ciclismo, spesso costruiti con pannelli in rete per favorire la dissipazione del calore. Le fibre artificiali di Polartec e PrimaLoft si trovano nei baselayer di qualità superiore, progettati per imitare i benefici della lana pur rimanendo più facili da gestire.

Le maglie intime tecniche sono disponibili nelle versioni unisex, da uomo o da donna, queste ultime due generalmente variano solo nel taglio e nella scelta dei colori.

Baselayer da ciclismo: i dettagli da considerare

Il taglio della scollatura

Girocollo, alto, o più scollato “a gioiello”: piccole differenze nel taglio del collo possono fare una differenza significativa in termini di comfort e benessere.

Capacità termica

Il baselayer è progettato per il calore dell’inverno profondo o come strato traspirante per le successive tre stagioni? Questo influenzerà la scelta dei materiali e il design.

Cuciture

Sui capi progettati per essere indossati a contatto con la pelle, è importante verificare che le cuciture siano ben posizionate e rifinite per evitare irritazioni, soprattutto in zone come le spalle, che possono trovarsi sotto le cinghie dello zaino.

Baselayer Mavic realizzato in fibre sintetiche, con costruzione a pannelli e collo alto

Tessuto

Sintetico, naturale o una miscela di entrambi? Ogni approccio presenta vantaggi e svantaggi in termini di regolazione del calore e del sudore, vestibilità e resistenza agli odori.

Taglio

Mentre alcuni baselayer sono progettati per essere aderenti, come una seconda pelle, altri hanno una vestibilità più morbida e casual. In generale, un taglio aderente ma non troppo stretto vi terrà più caldi e asciutti.

Intimo tecnico invernale a maniche lunghe con fit specifico per il pubblico femminile, costruzione a pannelli mista in lana Merino e fibre sintetiche

Il gergo utile

Merino

Fibra naturale morbidissima proveniente da pecore merino a lana fine. Spesso inserita nei baselayer per la sua capacità di gestire la termoregolazione e la naturale resistenza agli odori.

Traspirazione del sudore

Termine utilizzato per descrivere l’efficacia con cui un indumento allontana l’umidità dalla pelle, evitando che il tessuto interno si bagni e diventi freddo e umido. Può anche fornire un effetto rinfrescante.

Grammatura

Indicata come grammi per metro quadrato (GSM, ‘grams per square meter’, in inglese), una misura del peso del materiale (di solito lana) che indica la densità e quindi fornisce un’indicazione delle sue proprietà termiche.

Anello per il pollice sul polsino così da fornire ulteriore isolamento e protezione dall’aria fredda

Cucitura Flatlock

Metodo di cucitura a basso profilo – letteralmente con “punto piatto” – dei pannelli dell’indumento per ridurre al minimo l’ingombro e l’irritazione della pelle.

Orlo saldato

Invece di essere cucito, il bordo dell’indumento viene fissato contro se stesso utilizzando il calore – tramite termosaldatura – per ottenere una finitura minimale.

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Cristiano Guarco - 4bicycle - portrait 211127

Ciao a tutti, sono Cristiano Guarco, appassionato da una vita di mountain bike ma anche del movimento ciclistico in ogni sua forma. Da circa 20 anni ho fatto della mia passione la mia professione, una grande fortuna raccontare questo mondo, per parole e immagini, che tanto mi ha insegnato e continua a insegnare ma anche ispirare.