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Scott Foil RC Tour de France

di - 20/10/2022

Impossibile incorporare il video.

Ecco come i meccanici del Team DSM hanno dato forma alla Scott Foil RC con cui Romain Bardet ha corso il Tour de France. Dal nudo telaio alla bici pronta per la corsa più dura del Mondo, tutto documentato in un video che svela accorgimenti e trucchi che fanno capire perché, come gli atleti del World Tour, anche i loro meccanici siano professionisti fuori dal comune.

Scheda tecnica

Scott Foil RC Tour de France
Telaio: Scott Foil RC Disc HMX
Cambio: Shimano Dura-Ace RD-R9250
Deragliatore: Shimano Dura Ace FD-R9250 Electronic Shift System
Comandi: Shimano Dura Ace ST-R9270
Freni: Shimano BR-R9270 Hydraulic Disc
Guarnitura: Shimano Dura-Ace FC-R9200-P, Powermeter Hollowtech II 40/54T
BB-Set: Shimano Dura-Ace Press Fit SM-BB92-41
Reggisella: Syncros Duncan Aero Seatpost
Sella: Pro Stealth
Catena: Shimano Dura-Ace CN-M9100 12v
Cassetta: Shimano Dura-Ace CS-R9200 11-34 T
Cerchi: Shimano C60
Raggi: Shimano
Mozzi: Shimano Dura-Ace
Gomme: Vittoria Corsa
Manubrio: Syncros Creston IC SL Aero
Nastro: Syncros Super Light
Head unit: Wahoo Bolt
Pedali: Shimano Dura-Ace PD 9100
Porta borraccia: Elite Leggero Carbon

#SCOTTbikes #SCOTTFoil #WinEveryRide #keepchallenging

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.