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Biciclette gravel: hanno senso le full suspended?

di - 08/01/2021

Biciclette gravel: hanno senso le full suspended?

Dire e scrivere cosa è giusto e cosa è sbagliato non è mai facile, così come il bello e il brutto! Soggettività e gusto personale, accontentare le proprie esigenze e gratificare se stessi. Quello che per noi può risultare difficile da comprendere, per altri è la normalità. Al tempo stesso però i diversi modi di lettura permettono di ampliare la propria visione e questo vale per il mondo della bici. Ecco perché ci siamo domandati e continuiamo a farlo; ma le biciclette gravel full suspension hanno senso? I nostri spunti di interpretazione della categoria.

Biciclette gravel: hanno senso le full suspended?
Con una bicicletta gravel full puoi anche pedalare con protezioni da DH e casco integrale. Qual?è può essere il core di una gravel con doppio ammortizzatore? Non vedere limiti e barriere

Le biciclette gravel sono ovunque

Beh si, le biciclette gravel sono in ogni angolo, in ogni negozio (a volte non solo di bici), supermercato, magazzino e anche nei discount. Sono assolutamente integrate e componente fondamentale del parco biciclette degli hotel. Iniziamo a definire, identificare, quasi a categorizzare “la bici gravel”, come quel muletto che usiamo per le attività propedeutiche, per andare in off-road e per non rovinare la “nostra bici più bella”. Gravel è una sorta di macro-categoria, che abbraccia road e fuori-strada, bitumari e bikers, mare e montagna, dieta e polenta concia, birra e vino, vacanza ed attività sportiva, veterani della bicicletta e ciclopedalatori alle prime armi.

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Oltre le soggettività

Il gravel, inteso come disciplina è esploso in questi ultimi anni, trasportato dagli States (e dai marchi che avevano interesse ad aprire questo mercato), re-interpretato soprattutto dai latini. In realtà, in Europa il gravel esiste da sempre (ma non esistevano le biciclette gravel specific)! Abbiamo sempre pedalato sulle strade bianche, sui ciottolati e sul pavé. Con la bicicletta “da tutti i giorni” attraversiamo strade ghiaiate e campi, vigne e sentieri, discese e calanchi, in sella e pedalando, oppure a piede e spingendo. Inoltre, in Italia e nell’Europa del sud, abbiamo legato il mondo gravel al settore del turismo, alla promozione dei territori e alla scoperta dei viaggi in bici. Quindi, abbiamo bisogno delle biciclette gravel full? 

La specificità per ogni cosa

Tutto è sempre più specifico e ha l’obiettivo di far ottenere (o trasmettere) la migliore performance possibile: le biciclette gravel non sono escluse. Pensandoci bene:” se con una bici gravel vado anche sui sentieri che percorrevo dieci anni a dietro con la front, perché non rendere la gravel bike al pari della mtb, se non superiore?” Andare oltre il limite ed estremizzare è da sempre uno stimolo. Lo è anche per lo sviluppo della tecnica legata alle biciclette: ma è necessario saper scegliere.

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Come uso e vivo la bicicletta

Il background e il know-how dell’individuo sono fondamentali, affermazione banale, ma che fa la differenza nella scelta di una bicicletta:

  • un ciclista che ha sempre e solo pedalato su strada, difficilmente opterà per delle biciclette gravel dotate di ammortizzatori, a meno che non conosca la categoria (anche quella mtb) e sia preparato dal punto di vista tecnico. E poi ci sono gli stradisti che pedalano su qualsiasi cosa. Multidisciplina? Perché no!
  • Un biker ha una capacità e una propensione amplificate nello sperimentare nuove soluzioni tecniche che gli permettano di avvicinarsi maggiormente (il più possibile) alla mtb. Una gravel full può essere una soluzione. Ma, anche in questo caso è necessario scindere la varie categorie: piloti xc, enduristi e trail bikers, dowhiller.

Alcune domande importanti che dovremmo sempre porci

Dove vivo e come è il territorio nel quale pedalo? Come vivo il tempo libero quando pedalo e le mie vacanze con la bici? Come uso la bicicletta e con quale interpretazione: agonistica, svago e turismo, oppure propedeutica e per fare tecnica di guida? Quale tipologie di strade percorro con la bicicletta? Prediligo gli spostamenti in bicicletta, oppure mi piace caricare la bici in macchina e dirigermi nel luogo e poi pedalare? Quali sono le mie disponibilità e cosa voglio ottenere dalla bicicletta? Sono realmente in grado di sfruttare le capacità di una bici full? Ho in previsione di fare bikepacking in futuro?

Biciclette gravel: hanno senso le full suspended?

Biciclette gravel, alcune considerazioni

Prima di tutto è giusto scrivere che le biciclette gravel full suspended che offre il mercato attuale, hanno degli ammortizzatori bloccabili: dettaglio non scontato essere. Possono essere rigide e assolutamente sfruttabili, gratificanti e performanti anche su asfalto, estremamente divertenti in discesa e nei singletrack. Quindi non dobbiamo limitarci a paragonare queste biciclette gravel alle DH e metterle al pari di “materassi molleggiati”.

Forse, non per il vero bitumaro

Belle o brutte che siano, efficaci, efficienti o pesanti e complicate, accontentano una fascia di utenti che non si ferma al solo gesto della pedalata, ma “spreme” la bicicletta e vive la sua tecnica senza limiti (bravi e beati loro). Certo è che le biciclette gravel con doppia sospensione, rispetto alle tradizionali, hanno necessità di una manutenzione maggiore per essere sempre al top ed essere sfruttate al massimo delle loro potenzialità. Per via di un peso maggiore, di una minore efficacia in salita su asfalto e (tendenzialmente) per via delle geometrie più votate all’off-road, non sono il mezzo ideale per chi è stradista nell’anima.

Biciclette gravel: hanno senso le full suspended?

a cura della redazione tecnica, immagini di Luigi 6Stili e Rupert Fowler per BikeConnectionAgency, Sara Carena e Matteo Malaspina.

4actionsport.it

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.