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BMC Roadmachine 01 Two, non è solo endurance

di - 25/06/2021

Questa bicicletta racchiude molti concetti e soluzioni tecniche. Alcune di queste fanno parte, da sempre, del DNA di BMC. Altre sono più moderne e sono delle vere e proprie linee guida che vedono il comfort al centro di un pacchetto con una performance elevata. Abbiamo provato l’ultima versione della Roadmachine 01, quella con il carbonio Premium e nella versione Two. Qui di seguito i dettagli tecnici e le nostre considerazioni.

test bmc roadmachine 01 two 2021

BMC e quel design che è un marchio di fabbrica

Ora come ora il carro posteriore con l’inserzione ribassata al piantone è un concetto di design molto utilizzato. Eppure BMC ha anticipato i tempi e il carro basso è diventato come un “tatuaggio”, un simbolo e parte integrante del DNA, un fattore che accomuna molte biciclette dell’azienda svizzera, a prescindere dalla categoria. Qui di seguito vogliamo riprendere anche una recente pubblicazione relativa alla Roadmachine Masterpiece, che non fa altro che aumentare il valore di questo progetto endurance.

BMC Roadmachine Masterpiece qualcosa di unico

Endurance si, ma con qualcosa in più

Il primo obiettivo di una bici endurance è quello di offrire comodità, equilibrio e quello di farci stare bene in sella, in particolare quando pedaliamo per lunghi periodi. Nel caso della BMC Roadmachine 01 c’é qualcosa in più: c’é una propensione alla performance che gratifica anche chi ha una marcata predisposizione all’agonismo, frutto di più fattori che collimano tra loro.

  • La geometria è ben concepita ed è perfettamente in linea con la categoria della quale fa parte questa BMC, ma con un vantaggio. Il passo totale della bicicletta è contenuto: nella taglia 54 è sotto il metro di lunghezza ed è molto più che un semplice dettaglio. Infatti, la bicicletta risulta compatta e agile, mai macchinosa ed ingombrante.
  • Il reach e lo stack sono in linea con i valori medi della categoria. Grazie ad una tubazione sterzo allungata, non ci si schiaccia mai in modo eccessivo verso il basso e l’utilizzo degli spessori, tra la serie sterzo e lo stem, è contenuto. Inoltre, il design slooping e il carro ribassato danno un racing che è sempre apprezzabile.
  • Dissipa bene le vibrazioni, ma non è una poltrona e una certa propensione corsaiola emerge quando si pedala con vigore in salita e quando si vuole cambiare ritmo in modo deciso. Quando è su strada non si dimostra rigida e nervosa, fattori che hanno dei risvolti positivi nell’ottica delle lunghe percorrenze.
  • Per essere una endurance ha il carro corto: 41 cm. 

Come è fatta

La BMC 01 Two è costruita con un telaio full carbon monoscocca e il tessuto composito è della serie Premium di BMC, ovvero il top di gamma. Alterna dei tratti squadrati e muscolosi, a sezioni più sottili e sfinate. Partendo dall’avantreno, si nota la forcella a steli dritti, che sembra irrobustirsi verso l’alto, dove adotta anche una sorta di forma che guarda l’interno del telaio. Il suo stelo permette il passaggio di cavi e guaine e si abbina allo stem in alluminio. Proprio l’attacco manubrio ha una placchetta inferiore che nasconde i fili: eleganza e praticità. Da aggiungere il blocco della catena che è integrato nel telaio ed evita che la catena stessa scenda a livelli più bassi. 

bmc roadmachine 01 two test

La tubazione orizzontale, vicino allo sterzo, ha due asole che permettono l’alloggio di un piccolo bag da viaggio. Il profilato obliquo integra la centralina per la trasmissione Shimano Di2. La scatola del movimento centrale è larga 86,5 mm ed è press-fit. Il piantone ha il profilo posteriore tronco ed è schiacciato vicino al passaggio della ruota. Il blocco di serraggio del seat-post è nascosto all’interno del telaio e la zona di chiusura è rinforzata per distribuire al meglio le forze in gioco, anche quelle che arrivano dai foderi posteriori obliqui. Il seat-pos è in carbonio e segue le forme del piantone. Inoltre quest’ultimo componente risulta molto comodo ed efficiente in caso di fondo sconnesso, in quanto asseconda il movimento di chi pedala con le sue lievi flessioni controllate.

BMC Roadmachine 01 Two, non è solo endurance

Il carro posteriore prevede gli stays obliqui sfinati e schiacciati. Quelli bassi sono più massicci e voluminosi. Naturalmente il punto di incontro ribassato tra i tubi obliqui ed il piantone, fa parte del DNA BMC.

La componentistica

E’ di valore e aiuta in una sorta di upgrade prestazionale. La trasmissione Shimano Dura Ace Di2 è sempre un riferimento. Sono previste le corone 50/34 e i pignoni 11/30. Ottimale la scelta del pacchetto ruote, con le Mavic Cosmic SLS da 32 mm di altezza. Il loro canale interno è di 21 mm e questo gli permette di interfacciarsi al meglio anche con pneumatici da 28 mm di sezione (che sono nella dotazione base, Vittoria). La sella è la Fizik Argo Tempo. La piega manubrio è in carbonio BMC.

Abbiamo rilevato un valore alla bilancia di 7,25 kg (senza pedali) per la taglia 54. Il suo prezzo di listino è di 9699 euro.

bmc roadmachine 01

Le nostre impressioni

Ci è piaciuto considerarla “una bici da gara camuffata”, perché le performances che esprime sono in grado di accontentare, appagare e gratificare la maggior parte dei granfondisti che hanno delle ambizioni agonistiche. Si guida molto bene, perché è fluida, confortevole ed è agile anche negli spazi stretti e quando è necessario cambiare direzione in modo repentino. Non è una scattista pura, ma non è neppure una “comodona” che assorbe tutte le energie in fase di rilancio. Piuttosto, è una bicicletta progressiva, aspetto che offre dei vantaggi notevoli quando c’é da affrontare una salita molto lunga. Davanti è più morbida, mentre il retrotreno è più tosto.

bmc roadmachine 01 two

Quando si percorre un tratto sconnesso è capace di galleggiare, senza mai perdere di direzionalità e “senza far perdere la pedalata”. E’ compatta, rispetto alla media della categoria. Il valore dello stack (altezza da terra) è un altro vantaggio abbondantemente sfruttabile e che permette di usare anche la parte bassa del manubrio, e non è un semplice dettaglio, quando ad esempio si affrontano discese alpine da 20/25 km.

In conclusione

Se l’obiettivo era quello di costruire una bicicletta in grado di offrire un’esperiezna di alto livello, a prescindere dalla strada sottostante, beh, allora l’obiettivo è stato raggiunto. Muscolosa ed elegante al tempo stesso, moderna ed iconica, ma anche raffinata e capace di trasmettere una sensazione di forza. Questa è la BMC Roadmachine, dove si percepisce comfort e quell’animo racing che è tipico delle bici svizzere. Non è una bicicletta macchinosa e pesante, anzi, la sua agilità è un fattore che colpisce fin dalle prime battute. Il pacchetto Roadmachine 01 è molto adatto all’ambito amatoriale, perché fa collimare le varie sfaccettature del comfort con una resa tecnica di alto livello, con la performance atletica del corridore che sfrutta anche una geometria sviluppata al meglio. Inoltre, equipaggiata con ruote da 50 mm, si dimostra anche piuttosto veloce nei tratti pianeggianti.

a cura della redazione tecnica, immagini di Matteo Malaspina.

Nelle immagini in action abbiamo utilizzato casco ed occhiali Poc, scarpe Shimano S-Phyre e kit tecnico GSG.

bmc-switzerland.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.