Pubblicità

Bollé, i sei pro che indosseranno i suoi occhiali

di - 16/03/2021

Bollé, i sei pro che indosseranno i suoi occhiali

Oltre alla sponsorizzazione annunciata in precedenza, che lega Bollé al team transalpino B&B Hotels p/b-KTM, l’azienda francese stringe una partnership con sei atleti di primo piano. Ma non finisce qui, perché viene annunciata una partnership triennale con l’organizzazione di Haute Route.

Bollé e le partnership con i pro

Dopo l’ufficializzazione della partnership con il team dei “man in glaz”, riprendiamo la news pubblicata qualche settimana a dietro,

Bollé è partner del Team B&B Hotels p/b KTM

Bollé sarà al fianco di sei atleti che militano in diverse squadre di spicco del panorama internazionale. Si tratta di Jacob Fuglsang, Samuele Battistella e Benjamin Perry, tutti del Team Astana-Premier Tech. Niccolò Bonifazio (Total Direct Energy) e Victor de la Parte dello stesso sodalizio. A questi si aggiunge la promessa Jake Stewart, in forze alla Groupama-FDJ.

E poi la grossa novità che tocca il mondo amatoriale

Inoltre, l’azienda francese stringe un accordo che prevede una partnership triennale con l’organizzazione Haute Route. La Haute raccoglie migliaia di appassionati da tutto il mondo e consensi da ogni parte del globo. L’obiettivo è quello di raggiungere in modo diretto gli appassionati del ciclismo.

L’iconico logo della Haute Route

a cura della redazione tecnica, immagini courtesy Bollé.

bolle.com

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.