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Canyon Inflite 2023, ready to Cross

di - 30/09/2022

L’inverno è alle porte e la stagione del Ciclocross sta già bussando. Canyon è pronta a mettere in pista una delle bici che hanno segnato il presente di questa affascinante disciplina, la Inflite. Per referenze chiedere a Ceylin del Carmen Alvarado, Puck Pieterse e Mathieu van der Poel

Telaio che vince non si cambia

Costituita da due piattaforme (CF SLX e CF SL) e quattro allestimenti, la gamma Ciclocross 2023 di Canyon conferma l’attuale versione del telaio in fibra di carbonio Inflite, collaudato in centinaia di gare sia a livello amatoriale sia professionistico. Un telaio assai apprezzato, immediatamente riconoscibile dalla curvatura del tubo orizzontale e caratterizzato da una geometria equilibrata tra stabilità e agilità. Inoltre, per ridurre l’accumulo di fango – insidia frequente sui percorsi di Cross – la Inflite ha passaggi ruota con ampia luce per gli pneumatici.

Il model year 2023 si caratterizza per componenti ancora più performanti e, ciliegina sulla torta, per la presenza di misuratori di potenza di Quarq e 4iiii su più modelli.

Inflite CF SLX, come i Pro

L’Inflite CF SLX è una bicicletta senza compromessi, progettata per vincere i Campionati del Mondo di Ciclocross. Il suo telaio, costruito con un mix di pregiate fibre di carbonio ad alta resistenza ad alto modulo, è stato sviluppato per abbinare doti di leggerezza, rigidità e resistenza di livello assoluto. L’Inflite CF SLX 9 è il modello di punta della gamma, equipaggiato con gruppo SRAM Force eTap AXS con cassetta 10-36T, completo di misuratore di potenza Quarq per un allenamento più efficace e un controllo più preciso degli sforzi in gara.

Inflite CF SL: design al top, allestimento accessibile

Basata sullo stesso design del telaio SLX, la gamma Inflite CF SL ne riprende le caratteristiche tecniche e le rende più accessibili, grazie all’utilizzo di materiali meno sofisticati. Tutti gli allestimenti, tranne il modello di ingresso Inflite CF SL 6, sono dotati di misuratori di potenza, così da rendere questa tecnologia, sempre più utilizzata per il miglioramento delle prestazioni, disponibile a un’ampia fascia di appassionati.
La Inflite CF SL 8 è una bicicletta race ready, dedicata a chi intende gareggiare seriamente ma dispone di un budget limitato. È equipaggiata con trasmissione SRAM Rival eTap AXS wireless e manubrio integrato Ergocockpit H31, in fibra di carbonio. La Inflite CF SL 6 è il massimo in termini di rapporto qualità/prezzo e offre prestazioni di livello assoluto, potendo contare sul trasmissione Shimano GRX 600, freni a disco idraulici Shimano GRX e robuste ruote DT Swiss Cross LN, tubeless ready con cerchi in alluminio.

Le nuove ruote DT Swiss CRC, nate per il Cross

Le Inflite CF SLX 9 e CF SL 8 sono dotate di ruote in fibra di carbonio DT Swiss CRC di ultima generazione, attualmente fornite in esclusiva a Canyon. Con una larghezza interna del cerchio di 22 mm, appositamente selezionata per l’abbinamento con pneumatici da Cross da 33 mm e un’altezza del cerchio di 45 mm (che aiuta a superare sabbia e fango, offrendo al contempo vantaggi aerodinamici), i wheelset CRC 1400 e CRC 1600 sono progettati espressamente per il Cross. La reputazione di DT Swiss per l’affidabilità è cosa nota e la si deve anche ai mozzi Ratchet System 240 e 350, che equipaggiano, rispettivamente, le CRC 1400 e CRC 1600.

La gamma Canyon Inflite 2023 è già disponibile online. I prezzi partono da 1.999 euro per l’Inflite CF SL 6, mentre il modello di punta Inflite CF SLX 9 ha un prezzo di 4.699 euro.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.