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Fiera del Cicloturismo, pronti a partire

di - 14/02/2022

locandina fiera del cicloturismo

Il turismo in bicicletta è un settore che vale 7,6 miliardi di euro e che dimostra di essere in costante crescita, probabilmente anche come reazione al confinamento a cui tutti noi siamo stati costretti negli ultimi 24 mesi. E a confermarlo è la Fiera del Cicloturismo, che avrà luogo a Milano il 12 e 13 marzo 2022.

L’idea di organizzare questa fiera è nata da un’esperienza personale. Pinar Pinzuti, la sua ideatrice e direttrice, pratica il cicloturismo da quasi 15 anni e in questo lungo periodo ha vissuto in prima persona le difficoltà legate a questo mondo: poche informazioni sui percorsi, sulle destinazioni e sui servizi al turista in bicicletta.
La Fiera del Cicloturismo nasce quindi per colmare questa mancanza di informazioni, per diventare il punto di incontro tra le destinazioni turistiche, i territori, i tour operator e il pubblico di coloro che vogliono provare un’esperienza nuova all’aria aperta.
E dato che il Cicloturismo è democratico e alla portata di tutti, l’ingresso sarà gratuito.

L’impegno di Milano

Milano, che ha rivendicato la scelta di sostenere e ospitare la Fiera del Cicloturismo anche come percorso di avvicinamento in chiave sostenibile all’appuntamento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, nell’ottica di aumentare il tempo di permanenza in città dei turisti.
Milano, d’altronde, ha recentemente approvato un piano della mobilità ciclabile di 750 km su scala metropolitana per connettersi ai comuni dell’hinterland che, nella propria concezione, oltre a stimolare la mobilità in bicicletta per gli spostamenti quotidiani, garantirà anche la connessione con i percorsi cicloturistici lombardi, nazionali ed europei.
Per maggiori info: www.yesmilano.it/guida-alla-citta

Parchi e borghi di Sicilia

La Sicilia è una delle regioni italiane che più sta introducendo strumenti per lo sviluppo del turismo outdoor anche come chiave per la destagionalizzazione, visto il clima particolarmente favorevole anche nei mesi autunnali e invernali.
Grazie alla varietà dei propri paesaggi, la presenza di sentieri, strade bianche e a bassa densità di traffico e all’attività di operatori turistici specializzati, attività sportive, cicloturismo e trekking contestualizzate nelle peculiarità architettoniche, storiche paesaggistiche e artistiche stanno diventando un’attrazione sempre più importanti per l’isola.
Da tempo la Sicilia si sta impegnando in tal senso, anche grazie allo sviluppo del progetto SIBIT Sustainable Interregional Bike Tourism, un progetto europeo che coinvolge le città siciliane di Siracusa, Caltanissetta, Ragusa, Agrigento e Trapani.
Tra le mete e attività più interessanti rientrano l’Etna e il Parco dei Nebrodi, ma anche il Parco delle Madonie, oltre alle tante cittadine che rispecchiano l’anima della Sicilia, come Geraci Siculo, Petralia Soprana e Cefalù, annoverati tra i borghi più belli d’Italia.
Più informazioni su: www.visitsicily.info/sicilia-in-bicicletta/

Una App per la Basilicata

Dopo lo strepitoso successo del film “Basilicata coast to coastè il momento di scoprire la Basilicata, terra dei due mari, grazie anche al Progetto Comunitario Thematic-Interreg Adrion che ha coinvolto l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata e l’Università della Basilicata in qualità di capofila.
In questo progetto sono state realizzate attività dedicate, tra queste spicca l’app “Basilicata Free to Move”, tradotta in tre lingue (inglese, francese e tedesco), con 21 itinerari completi di traccia GPX, che attraversano il territorio lucano toccando o sfiorando 81 borghi, 124 punti di interesse, alcuni dei quali raggiungibili solo a piedi o in bici. È inoltre in fase di attuazione un sistema di segnaletica turistica innovativa ed efficace che renda maggiormente fruibili gli itinerari individuati nella regione. L’app si può scaricare su tutti i dispositivi Android e Ios.
Per più informazioni: www.basilicataturistica.it

Gran Canaria, una lunga tradizione

Uno dei territori che ha deciso di scommettere sulla Fiera del Cicloturismo è Gran Canaria (già dichiarata Riserva della Biosfera su più del 46% del territorio). Ogni anno le strade dell’isola accolgono cicloturisti, ciclisti professionisti e amatori che scelgono l’isola per le sue straordinarie condizioni climatiche, per la grande varietà dei percorsi dalle pendenze più facili a quelle più impegnative. Tra le più dure spicca la salita al Picco di Las Nieves con tratti che raggiungono picchi del 23%.

La presenza di 46 microclimi rende l’isola una destinazione attraente 365 giorni all’anno per ciclisti professionisti, biker, appassionati di Gravel o semplici amatori a pedalata assistita.
Per il 2022 Gran Canaria ha un calendario con ben 14 appuntamenti per mettere alla prova ciclisti di ogni livello e specializzazione. Tra questi, la Epic Gran Canaria, che si terrà questo fine settimana, la Transgrancanaria Bike a maggio e la Gran Canaria Bike Week a dicembre.

L’isola sta compiendo grandi passi avanti per fornire ai propri visitatori un’esperienza che sia sempre più autentica e sostenibile. Un primo importantissimo passo è il compimento di tutte le misure necessarie per conseguire il prestigioso certificato “Biosphere Responsible Tourism”, certificazione internazionale e volontaria riconosciuta dall’Istituto per il turismo responsabile (ITR).
Per maggiori informazioni: www.grancanaria.com

Valencia e le Vie Verdi

La Regione Valenziana (Valencia, Benidorm e Costa Blanca) offre una grande diversità di ecosistemi che forma un ambiente naturale unico, ricco di oltre tremila specie diverse di piante alcune scomparse o inesistenti nel resto d’Europa. Per questo, i territori valenziani sono rifugio per una moltitudine di uccelli durante la loro migrazione annuale all’interno di parchi naturali protetti, che si possono esplorare con la calma e la tranquillità che offre la bicicletta.

Villaggi arroccati sulle cime delle colline, città murate dal forte carattere medievale, centri residenziali sul mare, terme, eremi, monasteri, castelli, grotte preistoriche con pitture rupestri, tratturi reali, antiche mulattiere e sterminate possibilità di escursioni, sono le testimonianze secolari di un paesaggio antropizzato che lo rendono affascinante per il visitatore. Con più di 2.500 ore di sole all’anno e una temperatura media tra 12° e 20° in inverno e 24°-32° in estate, il territorio valenziano consente la pratica del ciclismo in tutte le sue versioni per 365 giorni all’anno.

Per chi ama pedalare, il fiore all’occhiello del territorio sono le Vie Verdi: linee ferroviarie dismesse e riconvertite alla mobilità lenta, a piedi o in bicicletta o a cavallo, che sfruttano le caratteristiche progettuali di queste infrastrutture e garantiscono separazione dal traffico motorizzato, con pendenze dolci e aree di sosta esclusive tra stazioni ferroviarie dismesse e riconvertite, ponti e gallerie che si illuminano al passaggio del viandante. Tredici Vie Verdi per un totale di 176 km, in perfetto stato e con ulteriori progetti di espansione in fase di attuazione.

Tra i progetti di riconversione a misura di cicloturista vale la pena menzionare i Giardini del Turía, un corridoio verde di 13 km che attraversa la città di Valencia, ricavato dal letto del fiume il cui corso fu deviato a seguito dell’alluvione del 1957. Originariamente pensato per diventare un’autostrada, divenne un polmone verde urbano a seguito delle richieste dei cittadini.
Per maggiori informazioni: www.comunitatvalenciana.com

Le strade bianche nel Biellese

La proposta del comprensorio ciclistico biellese si struttura in centinaia di chilometri tra strade bianche e asfaltate sospese tra montagne e pianura. Il Biellese è da tempo una destinazione molto gettonata dagli appassionati del Gravel, XC, Marathon ed Enduro, oltre ad essere un punto di passaggio molto interessante per i ciclo viaggiatori che vogliano seguire la Via Francigena, il tour del Monte Rosa e il Grand Tour UNESCO del Piemonte.

Per gli amanti del ciclismo su strada, gli itinerari verso le montagne promettono sfide: la salita Biella-Oropa è diventata una delle sfide più appassionanti del Giro d’Italia e richiama alla mente miti del ciclismo come l’epica vittoria di tappa di Marco Pantani al Giro del 1999. Le salite verso Bielmonte, nel cuore dell’Oasi Zegna, e attraverso le altre valli biellesi, propongono pedalate impegnative che ricompensano con panorami spettacolari e discese mozzafiato.

Non mancano poi i percorsi collinari e pianeggianti, che attraversano l’intera Provincia toccando piccoli borghi o riserve naturali. Qui, chi preferisce un approccio più slow avrà modo di rilassarsi a contatto con la natura e sostare lungo i percorsi alla scoperta di cantine e aziende vitivinicole, aziende agrituristiche, ristoranti, trattorie e strutture ricettive.
Per informazioni: www.atl.biella.it

Terre di Pisa, lungo l’Arno

Dagli Appennini al mare seguendo il corso dell’Arno attraverso colline, boschi, oliveti, vigneti, antichi borghi e ville grandiose: questo e molto altro è la promessa delle Terre di Pisa in cui la cultura enogastronomica si fonde con l’arte e la storia.

Le Terre di Pisa sono un intreccio di sentieri che attraversano parchi naturali e di scoperta, dalle oasi come quella del lago di Santa Luce fino alla sorprendente atmosfera delle fumarole di Sasso Pisano. I ciclisti trovano piste ciclabili tra i monumenti di Pisa o lungo il greto dell’Arno e ancora, percorrendo la via del Trammino, il tracciato ferroviario riconvertito in pista ciclabile che dalla città portava i Pisani al mare, a Marina di Pisa o sugli impervi e ripidi calanchi nei dintorni di Volterra.

La Val di Cecina si apre fra colline di terra ed erba che degradano verso la costa, le pinete, il mare, ridisegnando così il più classico territorio della campagna toscana: vigneti geometrici, olivete, boschi spontanei, pascoli, muretti a secco, piccoli borghi, pievi romaniche. In Valdera sono stati disegnati itinerari dedicati ai ciclisti amanti dell’arte contemporanea, da Pontedera a Lajatico fino al museo a cielo aperto di Peccioli con Ghizzano e Legoli. Tornando verso il mare, nel Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli si condensa un’autentica libera voliera fra acqua, terra e cielo. Ai limiti del Parco scorre un tratto dell’antica via Francigena, in gran parte ridisegnata per chi pedalando ritrova la serenità dello spirito.
Per maggiori informazioni: www.terredipisa.it

Ma c’è molto di più

Fra le varie destinazioni che saranno presenti alla Fiera del Cicloturismo ci saranno anche Turchia, Irlanda, Catalogna, Valtellina, Comune di Cuneo e Terres Monviso. E, oltre all’area espositiva dedicata a tour operator, consorzi territoriali, destinazioni, città e realtà internazionali attive nel settore, la Fiera del Cicloturismo ospiterà anche i Talk, un programma ricchissimo di presentazioni, workshop formativi, storie di viaggio e di terre da scoprire su un sellino, con mille spunti per il visitatore per immaginare e prepararsi alla sua prima o prossima esperienza di un viaggio sui pedali.

Mi piacciono le biciclette, tutte, e mi piace pedalare. Mi piace ascoltare le belle storie di uomini e di bici, e ogni tanto raccontarne qualcuna. L'amore è nato sulla sabbia, con le biglie di Bitossi e De Vlaeminck ed è maturato sui sentieri del Mottarone in sella a una Specialized Rockhopper, rossa e rigida. Avevo appena cominciato a scrivere di neve quando rimasi folgorato da quelle bici reazionarie con le ruote tassellate, i manubri larghi e i nomi americani. Da quel momento in poi fu solo Mountain Bike, e divenne anche il mio lavoro. Un lavoro bellissimo, che culminò con la direzione di Tutto MTB. A quei tempi era la Bibbia. Dopo un po' di anni la vita e la penna parlarono di altro, ma il cuore rimase sempre sui pedali. Le mountain bike diventarono front, full, in alluminio, in carbonio, le ruote si ingrandirono e le escursioni aumentarono, e io maturavo come loro. Cominciai a frequentare anche l'asfalto, scettico ma curioso. Iscrivendomi alle gare per pedalare senza le auto a fare paura. Poi, finalmente arrivò il Gravel, un meraviglioso dejavu, un tuffo nelle vecchie emozioni. La vita e la penna nel frattempo erano tornate a parlare di pedali: il cerchio si era meravigliosamente chiuso.