Non sempre essere un surfista famoso significa divenire un icona di ispirazione per altri amanti delle onde: nel nostro stile di vita, spesso molti personaggi in ombra sono in grado di divenire più influenti del più forte atleta competitivo super sponsorizzato.
Clement Espere è uno di questi personaggi: il suo stile è stato di ispirazione per moltissimi surfers della North Shore di Oahu, la sua influenza può essere paragonata ad icone come Gerry Lopez, Eddie Aikau e Barry Kanaiapuni. Proprio Lopez ha affermato su di lui: “Non era sgargiante o radicale, ma aveva un’innata presenza lo rendeva parte dell’onda e, a sua volta, l’onda sembrava divenire parte di lui.”
Nato nel 1946, Espere è cresciuto sulla North Shore insieme al nonno pescatore-giardiniere, iniziando a fare surf all’età di nove anni. “Tiger”, soprannome datogli dai beachboys di Waikiki, è divenuto famoso verso la metà degli anni ’60, quando divenne uno dei migliori e più esperti surfers della North Shore. In quegl’anni ha vissuto appieno la shortboard revolution delle Hawaii, sperimentando tavole sempre più strette e sottili fra le onde di Sunset Beach e Haleiwa insieme a Barry Kanaiapuni.
Sebbene una volta sia comparso nella cover di Surfing, oltre ad essere stato invitato nel ’71 al Duke contest, Espere era nel complesso il surfista più invisibile di quel tempo. Gli anni ’70 li ha trascorsi lavorando come bagnino a Waimea Bay, per poi proseguire il resto della sua vita come promotore e conservatore della cultura tradizionale hawaiana, svolgendo seminari sulla costruzione delle tipiche canoe in tutto il mondo.
Dal 1992 si è iniziato a disputare il Tiger Espere Longboard Classic a Kawaihe (Hawaii), in suo onore, mentre dal 1997 al 2000 Tiger si è trasferito in Giappone con sua moglie. Espere muore di cancro nel 2005 all’età di 58 anni.
