di Eddy Zanenga
Uno dei luoghi che certamente trasuda storia di ciclismo è il velodromo Vigorelli di Milano e il Ciclo Club Eroica ha riservato una giornata davvero unica ai suoi tesserati, che sabato 20 gennaio hanno potuto pedalare sull’anello dedicato a Maspes e visitare l’impianto milanese, accompagnati da guide che ne hanno svelato la storia e i segreti.
Può sembrare strano pensare a L’Eroica associata al Vigorelli, ma ci vuole poco per capire che, al contrario, è quanto di più naturale: entrare nel Vigorelli significa entrare in un vero e proprio Tempio delle due ruote, rimasto intatto in mezzo a uno dei quartieri di Milano più trasformati e moderni. Ma quei grattacieli sembrano guardare l’anello di legno dall’alto delle loro decine di piani di vetro con il rispetto che si porta a un generale graduato, che sulla sua pelle ha sentito sfrecciare i record dell’ora di Olmo e di Coppi, la classe elegante di Anquetil, gli arrivi del Giro di Lombardia e anche quelli del Giro d’Italia, fino alla metà degli anni 70.
Oltre a Giancarlo Brocci, deus ex-machina dell’Eroica, erano presenti anche il suo presidente, Franco Rossi e Livio Iacovella, che hanno sottolineato come questi eventi facciano parte integrante del sentimento culturale che l’Eroica vuole portare avanti.
Il Ciclo Club Eroica è la società sportiva collegata con l’Eroica, che costituisce di fatto una “elite” di appassionati che possono così avere accesso anche a eventi come questo. Elena Martinello e Jacek Berruti (figlio del compianto Luciano) da quest’anno saranno i coordinatori del Club: “Entrare nel club” spiega Elena, “consente di avere priorità nelle iscrizioni alle Eroiche, e anche di partecipare agli eventi culturali che vogliono essere il valore aggiunto dell’appartenenza alla nostra grande famiglia 365 giorni l’anno. A oggi il club conta circa 400 membri, e speriamo di poter arrivare al prestigioso traguardo dei 500 iscritti”.
Sono già in programma altri eventi? “Stiamo pensando a un prossimo appuntamento in Veneto, dove abbiamo molti amici e sostenitori, ma è ancora tutto da definire”.
La serata si è conclusa con una cena nella splendida cornice dell’Eroica Cafè di via Turati, dove l’immancabile fiasco di vino al centro del tavolo ha reso merito allo spirito Eroico.
Leggi la nostra intervista a Giancarlo Brocci