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Corriamo nella Fase 2 all’interno della nostra città

di - 02/05/2020

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città

Corriamo nella Fase 2? Durante questa settimana che volge al termine, vuoi per l’imminente data del 4 maggio in arrivo, vuoi perché di stare bloccati in casa siamo tutti stufi, ho avuto modo di confrontarmi ampiamente su cosa succederà a noi runner da lunedì mattina in poi.

Chi di noi non è andato a scartabellarsi il recente Dpcm per verificare o meno l’obbligatorietà della mascherina a partire da dopo domani. Oppure a cercare se è confermato che i 200 metri massimi di allontanamento da casa non saranno più da rispettare?

Beh, chi non lo ha fatto può pure alzare la mano e ammettere la propria ignoranza in materia, ma sono proprio sicuro che la maggior parte di noi runner è molto più informata sul da farsi, di chi sta scrivendo in questo momento…

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città6
Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città sarà per tutti noi una grandissima emozione che dovremo assaporare come una torta quando si era bambini. Poco alla volta altrimenti faremo indigestione e la nonna si arrabbierà… a buon intenditor, poche parole!

Se ne evince che, ogni cosa che andrò a scrivere da adesso in poi, puzzerà un po’ di aria fritta, argomenti trattati in lungo e in largo, cose dette e ridette.

Ma, e qui puntualizzo proprio sul ma, grazie a Dio, o Allah, fate voi, di cose nuove da leggere, proposte inedite e soprattutto interessanti, ne è pieno il web e la mia casella di posta elettronica quasi tutte le mattine mi dà nuove idee e spunti creativi.

Qualche giorno fa, ho avuto modo di ascoltare durante un servizio su SkyTg24 un commento di Ippolito Alfieri, patron di Almostthere, che suggeriva per i giorni della ripresa di abbandonare i soliti tracciati da Naviglio andata e ritorno tutti belli dritti.

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città
Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città sarà sinonimo di corsa solitaria o almeno rispettando le distanze minime. Un buon modo per ritrovare se stessi. Un one to one diretto con i luoghi nascosti della città in cui si vive.

Corriamo nella Fase 2 , privilegiando circuiti alternativi, proprio per evitare di incontrare altri runner e rischiare quindi di andare ben al di sotto dei due metri regolamentari previsti dal nuovo Dpcm.

Senza voler mettere in bocca a Ippolito, amico e professionista del running a 360°, parole non dette, mi permetto di concludere che e suggerire l’esplorazione della città come ottima alternativa ai percorsi al “tutto dritto a/r” dei percorsi sopracitati.

Sempre la scorsa settimana ho ricevuto via mail un interessante articolo da parte di Nov.Ita, società che distribuisce in Italia i marchi Buff e Camelbak.

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città
Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città. Immagini come questa per adesso devono aspettare per permetterci di fare tutto comunque, ma assolutamente NON tutto subito! Non dobbiamo essere ingordi!!!

La corsa in città viene proposta come valida e geniale alternativa ai soliti tracciati e un modo divertente di uscire di casa propria variando le solite routine di percorso a cui si era abituati.

Corriamo nella Fase 2? Mai come adesso abbiamo bisogno di uscire da una routine durata quasi due mesi che ha visto come naturale palcoscenico e unico perimetro della nostra vita le pareti delle nostre case.

City Running, il modo migliore di esplorare la tua città

L’articolo, presentato direttamente sul blog dell’azienda spagnola, oltre che suggerire la nuova linea completa di prodotti dedicati allo Urban running e alla corsa in tutte le restanti sue sfumature QUI, propone un modo alternativo di vivere la propria città.

Le distanze da raggiungere non sono più un ostacolo

Le mete non sono viste come luoghi sconosciuti a cui non poter arrivare, ma come veri e propri punti GPS attraverso ritrovare un orientamento e uno spirito a cui non eravamo certo abituati prima.

Le recenti vicende legate alla pandemia causata dal COVID-19 ci hanno altresì costretti a rimodulare completamente le nostre vite e anche l’intepretazione che davamo dei nostri spazi vitali, delle nostre città in particolare, va completamente rivisto.

Il running diventa una sorgente inesauribile di benessere e esplorazione che va oltre le distanze fisiche, introducendo corpo e mente in un viaggio interiore che rafforza la nostra consapevolezza.

In città la corsa diventa esplorazione

Spesso la concezione che abbiamo dei nostri centri urbani è legato quasi esclusivamente all’ambito lavorativo. Le nostre case sono veri e propri rifugi in cui sprofondare nel fine settimana o dalle quali fuggire ulteriormente nei weekend.

Case che, nei due mesi passati, al contrario, si sono trasformate nei nostri unici parametri vitali.

Sono diventate il battito del nostro cuore, il fiato dei nostri congiunti e dei nostri figli, le incombenze di un mondo che in così poco tempo è riuscito a cambiare così tanto.

Ed è qui che il running, come tornerà lunedì’ mattina tra le nostre abitudini comuni, si potrà trasformare in un’arma vera e propria, con un caricatore inesauribile, strabordante di voglia di vivere, bisogno di evadere, ricerca e bisogno di spazi nuovi, obbiettivi da perseguire, distanze da raggiungere. Dalle parole di Buff: “Esplorare il luogo in cui vivi è eccitante…. E’ incredibile dove ti porterà la corsa in città.”

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città
Correre nella Fase 2 rispettando sempre le distanze minime di 2 metri.

Corriamo nella Fase 2 per scoprire il respiro della nostra città

Per chi è abituato ad allenamenti spesso noiosi e lineari, dove solo le variazioni di ritmo o l’intensità di corsa possono fare la differenza, pensare alla corsa come a una nuova avventura da affrontare ha un non so che molto particolare. Non si trata di uscie a correre, ma di andare afuori per fare qualcosa di nuovo, di elettrizzante.

A Milano per esempio esistono gruppi di running che, vuoi per motivi di lavoro o impegni vari si ritrovano a correre per le strade di sera.

Se vuoi saperne di più su Notturna Milano Run by Night vai QUI

Le nuove disposizioni, che dal 4 maggio ci autorizzeranno a correre nelle nostre città, non ci permetteranno la corsa di gruppo, ma nulla vieta di sfruttare nel migliore dei modi questa benedetta Fase 2 per fare della nostra grande passione, la corsa, una nuova forma di esperienza, tanto fisica, quanto sensoriale e mentale.

Correre nella Fase 2 alla scoperta della propria città
Correre nella Fase 2 – Un’altra bella immagine di corsa di gruppo tratta dalla presentazione della collezione Buff SS2020. Capi leggeri, altamente traspiranti, perfetti per correre in città e non solo.

Scopri la tua città correndo

I nuovi percorsi hanno spesso come risultato la scoperta di nuove parti della città in cui viviamo, nuovi angoli, parchi, prati poco prima sconosciuti e angoli di vita commerciale, dal bar in cui non si è mai entrati prima a bere un caffè, alla vecchia libreria specializzata in letteratura orientale al nuovo centro yoga.

Insomma, di tutto di più, ma sempre nella nostra città, a dimostrazione che sempre più spesso non conosciamo gli spazi in cui viviamo, perché e scusatemi l’uso libero del verbo, perché “li” lavoriamo e basta.

Riconoscere se stessi in ciò che non non si conosce

Uno strano gioco di parole forse, ma pregno di significato. Ritrovare un nuovo modo di essere runner attraverso ciò di cui non s’immaginava nemmeno l’esistenza.

Un nuovo spazio fisico che apre i nostri orizzonti ed estende la nostra mente oltre i confini del comfort.

Anzi, la nostra zona di comfort viene spinta un po’ più in là, le barriere abbattute e una nuova consapevolezza anima le nostre uscite di corsa.

Anche in questo caso, il ritmo non è quasi più scandito dal GPS, ma di come stiamo vivendo i chilometri.

Fermarsi anche solo per un attimo per scattare una foto ad una vetrina, al sottotetto di una casa sconosciuta, al vecchio balcone colmo di fiori, alla grondaia arrugginita.

Tutto acquisisce un’importanza diversa e anche più divertente.

Corriamo nella Fase 2 come esperienza di gruppo?

La corsa come esperienza di gruppo. Un aspetto che in questo periodo sicuramente non possiamo vivere, ma che ci lascia la bella speranza di poterlo fare tra un po’ quando le percentuali, le statistiche, i contagi ritornati a zero, ci permetteranno nuovamente di abbracciarci senza pensieri e tornare a vivere esattamente come prima.

Diventa esploratore di te stesso

Ricordo un libro, ULTRA, scritto dall’Ultra runner Michele Graglia e Folco Terzani. Michele ad un certo punto parla della propria esperienza di vita a New York.

Ancora giovane e promettente modello, si era fatto spedire la bicicletta da corsa del padre dall’Italia e aveva così iniziato a esplorare la città.

E stiamo parlando di New York, ovvero una metropoli gigantesca con oltre 8 milioni di abitanti (fonte Wikipedia). Esplorare la città era stato un modo inedito di esplorare se stesso e scavare nella propria anima.

Aggiungo che se volete trovare una bella descrizione di Michele Graglia come atleta, potete andare QUI.

Ama dove vivi

Corriamo nella Fase 2? Ho trovato particolarmente bella la conclusione dell’articolo presentato da Buff, che cita testualmente: “Molti di noi, che vivono in una città, si sono trasferiti lì per lavoro o per amore.

È così facile dare per scontato il posto in cui si vive. La corsa nella tua città è unica e riaccenderà l’amore che hai per lei.”

Per la collezione completa Buff Running Accessories, potete andare QUI

Daniele Milano nasce una buona cinquantina di anni fa in Valle d’Aosta. Cresciuto con la montagna dentro, ha sempre vissuto la propria regione da sportivo. Lo sci alpino è stato lo sport giovanile a cui ha affiancato da adolescente l’atletica leggera. Nei primi anni 90 la passione per lo snowboard lo ha letteralmente travolto, sia come praticante che come giornalista. Coordinatore editoriale della rivista Snowboarder magazine e collaboratore per diverse testate sportive di settore ha poi seguito la direzione editoriale della testata Onboard magazine, affiancando sin dal lontano 2003 la gestione dell’Indianprk snowpark di Breuil- Cervinia. Oggi Daniele è maestro di snowboard e di telemark e dal 2015 segue 4running magazine, di cui è l’attuale direttore editoriale e responsabile per il canale web running. Corre da sempre, prima sul campo di atletica leggera vicino casa e poi tra prati e boschi della Valle d’Aosta. Dal 2005 vive un po’ a Milano con la propria famiglia, mentre in inverno si divide tra la piccola metropoli lombarda e Cervinia. “La corsa è il mio benessere interiore per stare meglio con gli altri”