Pubblicità

Dalla passione all’arte: Luca Tiozzo shaper

di - 02/04/2015

A cura di Eros Tonello

Siamo tutti nel mondo, nello stesso mondo, eppure ognuno vive nel suo….ma nel mondo ci riconosciamo e assimiliamo tutto ciò che la nostra vitalità assorbe.
Creare è dare forma alla propria passione, qualunque essa sia: musica, sculture, poesie…la esterniamo attraverso il nostro corpo modellandola con le nostre mani, così nasce una rappresentazione della nostra forma d’arte. Se pensiamo di poter entrare assieme alla nostra arte nella stessa dimensione e diventare tutt’uno con essa, muovendoci veloci su corpi liquidi in movimento, allora questa arte prende il nome di shaper.

Cosa pensa uno shaper quando crea? E cosa prova mentre vede nascere una sua creazione? Non lo sapremo mai, finché non ci mettiamo a creare qualcosa di nostro in prima persona.

Allora nel frattempo una soluzione l’ho trovata….chiederlo direttamente ai protagonisti.

Quest’oggi vi presentiamo lo  SHAPER LUCA TIOZZO – BEAN SURFBOARDS

Ciao Luca, presentati brevemente:
Ciao sono Luca Tiozzo, sono cresciuto tra le onde dell’alto adriatico, in particolare tra gli sopt veneti anche se più di qualche  volta,  per necessità di swell,  gli spostamenti in costa ovest  ed i viaggi sono stati più che frequenti.
Bean Surfboards nasce da una grande passione per questo sport, inizialmente mi sono dedicato alle riparazioni, tutti sappiamo che il materiale che usiamo è molto delicato, frequentemente ci troviamo nella situazione d’avere  uno o più punti da riparare sulla nostra tavola, affrontandoci al problema di: chi  la può riparare in zona? Come ripara? Proprio per questo motivo ho cominciato questa arte, che mi ha portato fino a Roma a conoscere e specializzarmi con una grande figura nello scenario italiano  dello shape a mano: Fabio Giacomini, con il quale ho affinato la mia tecnica e incrementato questa mia passione;
Già immerso dunque in questo mondo la svolta decisiva è avvenuta  con il mio trasferimento nella North Shore spagnola, in particolar modo nella regione Cantabra.

IMG_3836

 
Circondato da shaper locali molto famosi nel territorio spagnolo come all’estero, attivi nel campo da più di 20 anni, il passo successivo è avvenuto in forma praticamente  spontanea, dovuto alla possibilità di frequentare queste persone le quali condividono “a volte in parte” le loro conoscenze, e soprattutto una facilità di  scelta e approvvigionamento dei materiali che in Italia sarebbe impossibile, ed ad un prezzo molto più competitivo; Questo mi permette di  affacciarmi a un mercato di nicchia, fornendo tavole soprattutto agli amici veneti  ma  anche sardi.
Spesso, approfitto dei miei rientri in Veneto o Sardegna per portar giù tavole risparmiando notevolmente sulla spedizione, anche se quello che consiglio è di venire a trovarmi qui in Cantabria dove previa ordinazione troverai la tua tavola già pronta e stagionata, risparmiando inoltre sul bagaglio sportivo dell’andata, con la possibilità di provarla su spot e onde invidiabili.

Senza nome1

 
Parliamo della poesia del creare, cosa si prova a vedere la propria opera prendere forma ?
Secondo me la fase di creazione è già una  fase successiva, la magia e il coinvolgimento avvengono nel momento di confronto e pianificazione del modello e  misure della tavola, in genere non faccio tavole da vendere in negozio, ma tavole personalizzate  in base al livello del surfista, alla tipologia d’onda che si desidera surfare  e alla stazza del rider; qui posso appoggiarmi a varie shape -machine a controllo numerico, con la possibilità di scegliere tra migliaia di modelli e personalizzarli, dunque per me è già dalla fase iniziale, nel confronto diretto di idee, che incomincia l’atmosfera, è lo stesso surfista che va a trasmettermi la sua energia e passione per questo sport, che a sua volta io riverserò nella stessa tavola al momento della sua creazione scegliendo tra vari marchi di foam, resina, fibre, rinforzi e tipi di inserti per pinne.
L’idea della tavola su misura è una cosa che mi ha sempre affascinato, una tavola per te e per le tue esigenze, ed i feedback di chi già usa una Bean sono super positivi.

bean 3

Cosa si prova a mettere i piedi sopra alla tua creazione e surfarla?
Surfare con la tavola creata da te è una sensazione unica,  mi trovo in acqua circondato da tavole delle migliori marche e lì ci sono anch’io con la mia Bean, una tavola creata con un legame al proprio surfer , una tavola che poco ha da invidiare a molte, con la quale ci puoi quasi parlare, una tavola che ti insegna, con la quale condividere molte onde  e soddisfazioni che danno merito alla tua arte…..una tavola che alla fine resterà sempre tua perché nata per te.

bean 2

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf