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DICCA: da oggi previsioni onde fino a 5 giorni

di - 07/07/2014

Seguiamo fin dalla sua nascita il modello elaborato dal DICCA di Genova e da quel lontano fine 2011 ne sono successe di cose: Meteo&Surf è divenuto 4surf con annessa rivista, mentre le wave forecast di Giovanni Besio e del suo team sono cresciute sia in risoluzione spaziale sia in quella temporale.
A distanza di pochi giorni dall’ennesimo successo del modello, che ha visto il raggiungimento del quinto giorno di previsione, abbiamo deciso di intervistare l’ideatore di questo strumento utile a tutti i surfisti, dai previsori ai cacciatori di onde.

Ciao Giovanni, è un piacere fare quattro chiacchiere con te. Oltre ad essere un ricercatore fai anche surf?

Ciao Michele, innanzitutto grazie mille per questa chiacchierata e per l’interesse di 4surf per il lavoro che porto avanti nell’ambito delle mie attività di ricerca all’interno dell’Università. Diciamo che mi diletto a tempo molto perso a tuffarmi in acqua non appena riesco tra lezioni ed esami. Ultimamente mi sto dedicando soprattutto al longboard, sia perché lo trovo molto rilassato come approccio, sia perché, almeno in teoria, dovrei riuscire a entrare in acqua molto più spesso rispetto alla tavoletta.

Che cos’è DICCA? Da dove nasce l’idea di creare un modello meteo-marino?

DICCA, molto semplicemente è l’acronimo per Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale. Tutto il progetto che sta dietro al modello meteo-marino, infatti, nasce e cresce in ambito universitario in collaborazione di alcuni colleghi fisici dell’atmosfera, esperti in meteorologia e turbolenza (il Prof. Andrea Mazzino e il Dott. Federico Cassola) e di uno studente di dottorato che lavora sui modelli d’onda (Lorenzo Mentaschi). Come mai così tante persone? Beh perché per poter mettere in piedi un sistema affidabile (così mi dice chi incontro in mare) e che copra materie molto distanti tra di loro c’è bisogno di competenze diverse e un approccio multidisciplinare. Così ognuno ha messo nel progetto il proprio bagaglio culturale, le proprie conoscenze scientifiche e tanto, tanto entusiasmo nel fare le cose che piacciono. In fin dei conti abbiamo dato uno sfogo pratico e concreto ai nostri interessi di ricerca primari. L’idea di mettere in piedi quello che oggi si può consultare sul sito del DICCA è nata da una conversazione del tutto casuale durante una pausa caffè con Andrea Mazzino, che si è sempre occupato di fisica dell’atmosfera. Volevamo iniziare a fare qualche lavoro scientifico assieme e così ci siamo detti perché non unire il vento, di cui è esperto Andrea, è il mare di cui mi occupo io, per vedere un po’ cosa succede al moto ondoso?

Sono trascorsi oltre due anni dalla nascita del modello, quali sono i migliori risultati raggiunti?

Da un punto di vista prettamente tecnico ci siamo concentrati a sviluppare e perfezionare il modello, arrivando alla definizione di alcuni parametri ottimali per la simulazione delle onde in un bacino chiuso come il Mediterraneo, visto che solitamente questi tipi di modelli vengono sviluppati per gli oceani, che funzionano in condizioni completamente diverse. Dopo aver verificato l’affidabilità del modello tramite un confronto con i dati misurati dalle boe per gli eventi di mareggiata più intensi degli ultimi decenni, abbiamo quindi ricostruito la climatologia ondosa del Mediterraneo per un periodo di oltre trent’anni (1979-2010) con passo orari: un risultato davvero notevole e già oggetto di pubblicazioni su importanti riviste scientifiche internazionali.

Da un punto di vista personale, invece, il risultato più importante è il supporto morale della comunità surfistica al progetto. Molte cose sono state infatti sviluppate, cambiate e perfezionate grazie ai riscontri che sono arrivati dalle persone che alla fine usano e consultano i risultati del nostro modello. E’ soprattutto grazie a chi ci tampina e si confronta con noi che siamo riusciti a mettere in piedi un modello che, anche se molto scarno da un punto di vista della comunicazione, riscuote un buon successo in termini di visite in rete.

Dominio a risoluzione 500 m, l’ultima frontiera spaziale del DICCA

Il risultato più recente è forse il più atteso da noi surfers, poiché durante le giornate anticicloniche estive volgiamo sempre lo sguardo al lungo termine nella speranza di uno swell. Quale attendibilità daresti al quarto e quinto giorno di forecast onde?

Da un punto di vista tecnico, sia l’atmosfera che il mare sono “sistemi caotici”: la loro predicibilità è quindi limitata. Quanto limitata non ammette una risposta univoca: dipende dalle condizioni meteo-marine. Situazioni stabili (per esempio alte pressioni persistenti) sono molto più predicibili, arrivando anche alla settimana; situazioni molto dinamiche sono molto meno predicibili e talvolta anche il limite dei tre giorni è a rischio. Diciamo che  noi forniamo dei validi strumenti (i risultati dei nostri modelli) a chi poi come te è molto più bravo a fare delle interpretazioni e riassumere la quantità enorme di informazioni in una previsione critica e precisa.

Navigando su  www.dicca.unige.it/meteocean/index.php   notiamo previsioni orarie, grafici di previsione suddivisi per spot e domini con risoluzione fino a 500 m. Puntate a battere la concorrenza o ci siete già riusciti?

Devo confessarti che alla fin fine non ho mai pensato di operare in un “regime di concorrenza”, nel senso che tutto il progetto nasce dalle nostre attività di ricerca e lo abbiamo sviluppato perché comunque ci piace molto il nostro lavoro e soprattutto cerchiamo di migliorarci ogni giorno, mettendoci in gioco, spinti dalla curiosità. E così l’alta risoluzione nasce un po’ dalla curiosità di esplorare diverse tecniche per il cosìddetto downscaling delle variabili meteo-marine. Di estrazione, poi, io sono ingegnere marittimo, quindi ho una naturale predilezione ad andare a vedere cosa fanno le onde sulle singole spiagge. Questo per dirti che i 500 metri sono addirittura tanti e  in tempi non troppo lunghi andremo a risoluzioni ancora più alte!

Il periodo dell’onda è un elemento fondamentale nell’elaborazione della previsione

In quanti state lavorando al progetto?

Come ti dicevo il progetto e’ fortemente multidisciplinare e nasce da una collaborazione tra Ingegneri e Fisici all’interno del nostro Ateneo. Recentemente abbiamo iniziato a collaborare anche con un ricercatore del CNR (Marcello Magaldi) per poter sviluppare tutto quello che riguarda la modellistica delle correnti marine dell’alto Tirreno, soprattutto per questioni legate all’inquinamento e alla fauna e flora marina (dispersione di nutrienti e alghe tossiche, per esempio). Per la parte meteo abbiamo collaborato con la Start-up dell’Università di Genova, PM_TEN, che opera sulle tematiche meteorologiche e, più in generale, sui temi di interesse ambientale.

Il fatto di appartenere tutti  all’Università ci rende sempre molto contenti di accogliere nel nostro gruppo studenti che vogliano sviluppare delle tesi su questi argomenti o laureati che vogliono avvicinarsi al mondo della ricerca elaborando delle tesi di dottorato (anzi, se qualcuno fosse interessato abbiamo innumerevoli idee da sviluppare). Ovviamente abbiamo le competenze e i mezzi per realizzare consulenze in ambito meteo marino per i più svariati scopi (dalle previsioni personalizzate per regate d’altura o per campi di regata limitati alla ricostruzione delle condizioni meteo marine per dispute legali legate sia alla navigazione che alle strutture marittime).

Oltre al dato del modello, per farci la nostra previsione onde prima di caricare la tavola in auto, cosa consigli di guardare? Sono importanti secondo te l’interpretazione e l’esperienza?

Certamente, oltre a un’attenta interpretazione di tutte le informazioni fornite dal modello (in particolare vento, altezza, direzione e periodo dell’onda) l’esperienza e la conoscenza diretta delle peculiarità degli spot più interessanti durante le varie fasi di una mareggiata possono consentirci di capire meglio quando e dove attender l’onda migliore da surfare!

Prossimi step?

Recentemente siamo riusciti ad ottenere la disponibilità di considerevoli risorse di calcolo e quindi in tempi molto brevi (penso per la metà di luglio) vorremo mettere in piedi due corse al giorno in modo da avere i risultati del modello alla mattina, per colazione, e alla sera, per cena, in modo da poter pianificare al meglio eventuali mattinée. Vorremmo poi spingere sulla risoluzione spaziale delle previsioni con una attenzione particolare alla costa ligure; ovviamente se ci fossero delle necessità per altre parte d’Italia fateci sapere e proveremo ad accontentarvi!

Per concludere cosa ti aspetti da un sito come 4surf.ti dove, oltre ad una redazione giornalistica, è presente del personale con formazione in fisica dell’atmosfera e meteorologia?

Ci aspettiamo che, proprio grazie al fatto che sono presenti esperti di fisica dell’atmosfera e meteorologia, le informazioni prelevate dalla rete in relazione al soggetto “previsioni”, del mare o del tempo meteorologico, siano trattate con grande cura e responsabilità; si tratta infatti di informazioni generate da strumenti  avanzati della conoscenza umana ma che hanno a che fare con fenomeni intrinsecamente (come legge della Natura) di predicibilità limitata e quindi sempre molto delicati da trattare.

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf