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Made in Italy

di - 15/01/2020

Testo: Edoardo PapaFoto: Andrea Papa

“Faccio surf in Italia.”
Si è proprio così in Italia a volte ci sono le onde e capitano anche delle giornate incredibili. L’Italia, che è incredibile per la sua cultura, la sua storia, i suoi paesaggi ed il so cibo, a volte diventa incredibile anche per le onde, come è anche un po’ incredibile la mia vita da surfer dell’Adriatico (un po’ come se fossi un pattinatore sul ghiaccio nel deserto).

Vi racconto cosa è successo a novembre.(2018, ndr)
Ero appena tornato da una trasferta surf in California dove per la prima volta ho visitato i migliori spot della costa americana da San Clemente, Lowers, Huntington fino a Venice; insieme al mio amico Stefano, che vive a Trestles, abbiamo surfato e condiviso sensazioni Italiane in terra USA.
Torni dalla mecca del surf e sei appagato dalle belle giornate trascorse, ma ad un tratto squilla il telefono e il mio amico Luca, surfista e meteorologo, mi comunica che nel week end ci saranno le giuste condizioni per uno swell buono nel Sud Italia, a circa 400 km da casa.
Detto fatto, dopo un giorno di attesa è deciso… si va! Mio padre, che è sempre pronto ed entusiasta organizza il tutto, sabato sera salutati mamma e i miei due cani si parte.

Carico 4 tavole, le mute e i dolci di nonna Carla…e via, si viaggia di notte verso la meta.
Il viaggio coincide con le finali dell’Hawaian Pro che si stanno svolgendo a Ohau, mi vedo tutte le heat, faccio il tifo per Leonardo e mi entusiasmo per la vittoria di Joel Parkinson!
Sono carico e non vedo l’ora di scoprire le onde del Sud, che in molti descrivono come bellissime!
Arrivati verso mezzanotte si va dritti in Hotel, domattina sveglia alle 6, dobbiamo sfruttare tutta la giornata!
Dopo la breve nottata il suono della sveglia del telefono squarcia il buio della stanza! E’ ora di alzarsi, io e mio padre ci vestiamo, rapida colazione con i biscotti della nonna e via verso lo spot.
Il cielo è coperto, il vento leggero da terra come da previsione, ma non vedo ancora il mare, dopo 10 minuti fra dune e piante finalmente compare…lo spettacolo!!
Il mare è verde smeraldo, rigato dalle onde che silenziose si gonfiano e ci vengono incontro fino a sbuffare e richiudersi su se stesse in tubi perfetti!!

Noooo! non può essere…in Italia! Ci fermiamo nel parcheggio e, come dei bambini davanti ai giocattoli di Natale, rimaniamo per un attimo ad ammirare questo mare italiano che per oggi ha indossato la veste delle grandi occasioni. Incredibile! I set arrivano ordinati e le onde tubano!!
Sono le 7 e siamo solo in quattro a godere di questo spettacolo.
Dopo alcuni minuti di religiosa ammirazione, fermi ad indicare questa o quell’onda che arriva spazzata dal vento che le pettina come delle modelle per una sfilata, è il momento! Si va in acqua, muta 3/2 tavola 5’10, paraffina e via!

Sono emozionato e allo stesso tempo ansioso di mettere i rail della tavola su quella parete, alzare acqua e disegnare curve veloci!
In mare nuoto verso la line up, sono solo, nessuno ancora la fuori, anche questo è incredibile! Nel mare italiano con onde incredibili, solo con la mia tavola. Ecco la prima da superare, vai! Duck dive.
Sensazione unica…sono in Italia e le onde grandi che mi passano sopra hanno una forma sorprendente, si ripiegano formando tubi di smeraldo che invitano ad entrare.

Arrivo in line up, solo, guardo l’orizzonte e le righe si avvicinano, il cuore batte più forte…è giunto il momento di liberare tutta l’energia. Ok, giro la tavola, inizio a remare, sento una spinta simile a quella dell’oceano, l’acqua sotto di me si alza rapidamente, subito un muro in partenza, è un tubo che mi chiede un’entrata diretta. Via! Si parte! Il nose della tavola è diretto verso il fondo, in un momento accarezzo la parete e giro il corpo, sono dentro. Dentro il tubo, tutto coperto e sono in Italia. Quasi a giocare con quella massa d’acqua che mi avvolge e mi ospita in silenzio, mi sfida fino alla fine; prima rallento con una mano che scava nella parete e poi veloce accelero accarezzando l’onda che mi passa sulla testa, per uscirne alla fine senza farmi prendere, lasciando dietro la schiuma che tutto travolge e spinge a riva. Che tubo profondo…in Italia! Bellissimo. E via di nuovo verso la line up per un altro giro su questa giostra d’acqua tutta italiana.

La mattinata continua, scandita dai set che con il passar del tempo crescono un po’ di misura, ancora tubi e onde destre per carvate profonde e roller radicali, è un surf da oceano qui nel Sud Italia, incredibile. In acqua solo in quattro, lo spot oggi per molti è un po’ impegnativo, non si vedono così spesso queste condizioni. Intanto continuo a prendere onde e per alcuni momenti dimentico di essere nel Sud, onde spazzate da una leggera brezza, pareti che srotolano regolari su un fondale roccioso che oggi sta lavorando alla perfezione, alzando onde che formano tubi perfetti.

E’ una sensazione unica e particolare surfare come nei migliori spot oceanici ma in totale relax, con la fierezza di essere nella tua terra che raramente fa certi regali; come quando ricevi qualcosa di inaspettato, quando tutto diventa più bello e coinvolgente.
Intanto si continua, il divertimento è al 100% e devo dire che un’uscita così è stata anche molto proficua per i programmi del mio allenamento.

Dopo oltre 3 ore di giostra liquida ed emozioni nuove, la fame si fa sentire e allora una pausa ci sta tutta, si riprenderà verso le 14 per arrivare fino al tramonto.
Nel pomeriggio, forse perché i telefonini hanno fatto la spia, forse perché son girate le prime foto dei tubi, sono arrivati altri surfisti e con loro abbiamo condiviso questo mare che per un giorno è diventato oceano.

Nella seconda parte del giorno continuo a prendere onde concentrandomi sulle sinistre, ognuna offre spazio per disegnare almeno tre manovre importanti. Mi diverto e mi sto allenando bene, sono felice ed è bello una volta tanto avere delle onde che parlano italiano. Di solito sono abituato a sentire solo voci straniere, stavolta il “Made in Italy” è una cosa che da una carica in più.

Il sole dietro le nuvole ha finito di illuminare una giornata indimenticabile e, come quando finisce uno spettacolo e si spengono le luci, sul palco così termina la mia giornata in questo incredibile sud Italia, quell’Italia che quando meno te lo aspetti regala emozioni indimenticabili.

E’ ormai notte quando tolgo la muta, sono stanco ma felice, qualche foto con i surfisti incontrati e poi in macchina, si riparte verso casa, mio padre che per tutto il giorno ha scattato foto dei momenti unici è contento del materiale, la giornata è stata perfetta!
In Italia e a volte il surf è incredibile, sono contento di far parte di questa storia straordinaria.

Aloha, o meglio “Ciao”!