Lo scorso settembre le Fiandre hanno ospitato i Campionati del Mondo di Ciclismo su strada. Oggi, al successo dell’evento sportivo, la regione del Belgio più amata dai ciclisti di tutto il mondo aggiunge un altro importante traguardo e diventa un punto di riferimento per la sostenibilità.
Non solo bici
UCI World Championships, la società di consulenza belga Deloitte e le Fiandre hanno infatti presentato un report di sostenibilità dell’evento, il primo mai redatto per un Campionato del Mondo di Ciclismo. Si tratta di uno studio che analizza la sostenibilità dell’evento sotto tre aspetti: impatto ambientale, impatto sociale e buona governance. Si tratta di criteri che a loro volta attingono ai 14 temi chiave della sostenibilità individuati tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Una buona pratica da imitare
Il rapporto mostra che sono stati compiuti sforzi significativi per ridurre l’impatto ambientale, rendere l’evento ciclistico più inclusivo e migliorare la trasparenza delle attività. Tra i dati significativi, per esempio, la riduzione del 52% delle emissioni di CO2 durante l’evento. Un risultato ottenuto anche grazie all’utilizzo di vetture elettriche e ibride, all’impiego per il 95% di energia proveniente da fonti rinnovabili (eolica e solare), al consumo di solo il 10% di energia prodotta da generatori a biodiesel.
Il bilancio non vuole essere solo un traguardo, ma un punto di partenza, e i 60 spunti di azione concreta indicano la strada affinché lo studio diventi un catalizzatore per il cambiamento e un modello di riferimento per i futuri eventi (anche ciclistici) nazionali e internazionali.
Puoi leggere il report di sostenibilità qui