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Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione

di - 26/02/2021

Nelle Fiandre il ciclismo è considerato uno sport nazionale. Anche in epoca recente abbiamo avuto dimostrazione di questo, nonostante l’emergenza sanitaria abbia colpito duramente il territorio belga. I Mondiali di ciclocross di Ostenda di fine Gennaio ci hanno regalato delle giornate di sport, agonismo e passione. E le immagini? Profonde ed emozionanti.

Tra poco ci tuffiamo a capofitto in quella che per tutti è la “Campagna delle corse del Nord”, con il pensiero rivolto ai Mondiali di ciclismo su strada 2021, che si svolgeranno nelle Fiandre.

Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione
Oltre la sfida tra i due “giganti” del ciclocross moderno, MVDP e WVA, il Campionato del Mondo di Ostenda ci ha regalato delle immagini molto belle. Foto Tornanti CC

Le Fiandre e la Campagna del Nord

La Campagna del Nord, un nome che sa di conquista, ma anche il modo di lanciare una sfida. Per i corridori professionisti può essere l’apice di una carriera o di una stagione agonistica. Per un amatore può diventare motivo di orgoglio e un importante obiettivo, una cartolina da portare con sé per tutta la vita ciclistica. Le Fiandre, la Campagna del Nord; quando si pronunciano questo nomi, il tono rafforzativo della voce dona maggiore intensità all’argomento e gli occhi si spalancano!

Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione
Le Fiandre hanno lanciato una “sfida ciclistica”, The Flandrien Challenge. Immagine @cyclinginflanders

Nell’immaginario collettivo le gare che hanno luogo nel territorio fiammingo rappresentano anche una sorta di confine tra il termine della stagione fredda e l’ingresso in primavera. Ecco che le fantasie stimolate dallo sport si mescolano con le ambizioni di chi la bicicletta la vive, la pratica e la sogna. Le Fiandre sono anche questo, un territorio che ha una morfologia mai banale e che offre continui spunti per il sogno. Si sa, il ciclista è anche una persona adulta alla quale è concesso di sognare come un bambino.

Il pavé delle Fiandre non è paragonabile e quello che troviamo nei centri abitati in Italia, nelle zone storiche delle nostre città e nelle vie più vecchie. Per capire il pavé del Belgio è necessario e fondamentale provarlo almeno una volta nella vita. Foto di @PatrickVerhoest

Le Fiandre, il pavé e quella sfida con noi stessi

Ma torniamo alle fantasie che traggono linfa immaginando di pedalare nelle Fiandre e domandiamoci: “perché un ciclista va a pedalare sul pavé”? La sfida e quella voglia di affrontare il limite. Quella voglia di scoprire un terreno inesplorato, perché il pavé è anche una sorta di “Colonne d’Ercole”. Pedalare in Belgio dà modo di raccontare storie, di dare forma a emozioni e, per certi versi, di staccarsi dal mondo reale per qualche ora. Quando percorri quelle stradine sconnesse, talvolta al limite dell’equilibrio, dentro a un bosco oppure nel bel mezzo di una campagna, non ti senti mai solo, e trovi sempre qualcuno a incitarti e fare il tifo. Il Belgio e le Fiandre sono così…….

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@cyclinginflanders

Ti può capitare di uscire da un tratto di pavé, dopo una breve discesa ed un tornante in una giornata uggiosa e la gente che cammina per strada ti applaude, incita e ti sostiene con un sorriso.

Le gare dei pro e gli eventi paralleli

Non possiamo dimenticare che le grandi Classiche del Belgio, Giro delle Fiandre su tutte, hanno insegnato al mondo ciclistico ad abbinare la gara degli amatori a quella dei professionisti, quasi mettendoli sullo stesso piano, facendo diventare una corsa ciclistica un evento turistico dalla portata globale. Lo sport delle due ruote diventa così veicolo per far conoscere un territorio e le sue abitudini, uno strumento di cultura e di insegnamento anche per le generazioni più giovani. Un vero e proprio evento parallelo alla gara dei pro, trainato da quest’ultimo. Le competizioni amatoriali, o cyclo-sportif (per chiamarle alla francese), rappresentano un’esperienza turistica che può assumere varie forme e avere soggetti diversi.

Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione
National Wielermuseum di Roeselare.@PatrickVerhoest

Un format che abbiamo usato anche in Italia

Per dare maggiore importanza a una manifestazione entrata nel cuore dei pedalatori, l’abbiamo fatta diventare “una Classica del Nord che si svolge nel sud dell’Europa”: parliamo della Strade Bianche. L’accostamento alle grandi corse fiamminghe è stata la chiave di volta che ha dato lustro alla corsa toscana. Però, diciamolo in modo chiaro: l’adrenalina, la passione e il coinvolgimento che ci vengono trasmesse dalle corse del nord è qualcosa di unico. Tutta quella gente e quell’aria di festa! Impagabile.

La religione della bicicletta

Qui il ciclismo è una religione e il ciclista è venerato come fosse un santo. A ogni angolo troviamo un corridore di quelli veri (le Fiandre sono piene di pro ed ex pro), personaggi che non negano mai una foto, una parola di incoraggiamento, un sorriso e qualche pedalata fianco a fianco. Nelle Fiandre ci vai per fare qualche giorno di vacanza e per esplorare un territorio brullo che non ti aspetti.

Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione
Milo Profi Fotografie
Pavé e birra a braccetto tutti i giorni dell’anno

Il pavé può essere la meta per chi vuole provare almeno una volta lo spirito del Flandrien, ovvero un atleta e una persona forte e indomita, che non si ferma davanti a nulla. E diciamo pure che ci si va anche per bere della buona birra. La birra, poi, rappresenta un simbolo di gratificazione e di festa, un biglietto da visita. Lo sapete che la birra belga è patrimonio dell’Unesco? E che il Belgio ha oltre 160 birrifici, 1.500 tipologie di birra con 700 profili di gusto!

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@cyclinginflanders

The Flandrien Challenge

Non possiamo poi dimenticare il challenge lanciato dalle Fiandre in collaborazione con Strava. Sono stati creati ad hoc 59 segmenti che devono essere percorsi e sbloccati nel corso di 72 ore, un progetto promosso da Cycling in Flanders. Chi conquista questo traguardo, oltre a fregiarsi del titolo di Flandrien, un onore per il popolo fiammingo, riceve un blocco di pavé e avrà il suo nome nella bacheca del museo del Giro delle Fiandre a Oudenarde.

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La mitica ammiraglia di Eddy, uno dei simboli del museo di Oudenarde. Immagine di milo-profil.com

Qui di seguito riprendiamo anche un precedente pubblicazione dedicata proprio a The Flandrien Challenge.

Fiandre ciclismo e la sfida Flandrien Challenge

Il mito

Il pavé che si coniuga così con le immagini che hanno fatto la storia del ciclismo, tra foreste, i muri dai nomi difficili da pronunciare e le ali di folla. Kwaremont, Koppenberg, Kemmelberg e Paterberg, solo per citarne alcuni tra i più famosi. Non hanno la lunghezza delle salite alpine, ma hanno pendenze che alla sola vista strappano gambe e polmoni. La bandiera giallo-nera sventola, e il leone delle Fiandre è diventato un’icona per tutto il ciclismo. Quei colori e quelle immagine esigono rispetto e sono un segno identificativo.

Fiandre, qui il ciclismo è senza epoca e stagione
Immagine di PatrckVerhoest

La chiusura di un cerchio e un motivo per continuare

Se il momento storico che stiamo attraversando condiziona scelte e decisioni a tutti i livelli, è pur vero che il mondo non si ferma e “the show must go on”. La rassegna iridata 2021 di ciclismo su strada, avrà luogo su buona parte delle strade che vengono percorse dalla RvV (acronimo della Ronde Van Vlandereen). Il Mondiale è come la chiusura di un cerchio, una delle massime espressioni del ciclismo in tutte le sue forme.

Il percorso della rassegna iridata su strada 2021.

Nonostante le difficoltà attuali, le aspettative sono molto alte in termini di spettacolarità dell’evento e grazie alle capacità organizzative che il Belgio ha sempre dimostrato. Avere i Mondiali in casa è motivo di orgoglio a prescindere. Non solo però: questo aspetto è la conferma di un percorso che ha portato il Belgio a essere leader nel segmento delle due ruote a pedali. Questa nazione è un punto di riferimento nel cicloturismo, nel ciclismo sportivo e una delle massime espressioni di esplorazione del territorio attraverso la bicicletta. La settimana iridata, che si svolgerà dal 18 al 26 settembre 2021, con sede ad Anversa, sarà l’apice di una stagione che si preannuncia intensa e incerta al tempo stesso, per i tanti giovani campioni che sono pronti a dare battaglia su un percorso che sembra un elettrocardiogramma.

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@cyclinginflanders

a cura della redazione tecnica, immagine di apertura di PatrckVerhoest.

cyclinginflanders.cc

flandrienchallenge.cc

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.