Viaggio attraverso le immagini di Riccardo “RAKU” Spano, inseguendo mareggiate non convenzionali con gli amici Marco Pinna, Andrea Carta e Marco Tiozzo, nella terra magica chiamata Sardegna
La scorsa settimana il Mediterraneo si è trovato alle prese con una situazione meteo poco usuale, dominata da un flusso di correnti fredde dai quadranti orientali. Mentre molte coste sottovento a tale direzione hanno vissuto un periodo di piatta, la curvatura ciclonica dei venti ha fatto si che l’isola del tesoro si trovasse esposta a mareggiate surfabili da una sponda all’altra grazie all’insistenza del flusso a componente media settentrionale.
Lo swell (metri) durante le ore centrali di sabato 12 marzo – Modello ARPA / Dicca
Mentre la costa est riceveva venti onshore e onde consistenti da N-NE, la costa occidentale Sarda si trovava esposta a modesti venti provenienti dall’entroterra (off-shore, da n-ne) ma allo stesso tempo al largo la tramontana/grecale pompavano forte dando vita ad uno swell da N-NE.
Il periodo (secondi) alle ore centrali di sabato 12 marzo – Modello ARPAL / DICCA
Questa mareggiata, seguendo la legge di propagazione delle onde, ha gradualmente ripiegato da N man mano che si espandeva verso sud, creando così le condizioni ideali per portare onde diffratte da N-NO sottocosta ad ovest dell’isola, e con esse una condizione spesso epica e continuativa.
Ecco dunque che in Sardegna sono arrivate onde per circa 6 giorni consecutivi, di qualità molto buona quasi sempre e raggiungendo condizioni ottime a cavallo del week-end. Tutto ciò si è verificato grazie alla persistenza degli stessi venti sullo stesso fetch, una superficie marina diversa dal solito percorso del maestrale ma tuttavia in grado di produrre onde di ottima qualità, grazie un periodo prossimo a 9 secondi a s-o dell’isola unito ad un vento debole costantemente off-shore su diversi spot.
Prima di mostrarvi la gallery realizzata da Riccardo Spano (ideatore di RAKU Style) ve lo vogliamo presentare con questa breve intervista.
Ciao Riccardo, partiamo dalla classica domanda di rito: da quanto surfi, dove e come hai iniziato?
Ciao Michele, ho iniziato nel 1998 con pochi amici in costa verde, partendo da tavole recuperate un po’ in giro…in quel periodo non si trovava un granché.
Come si è evoluta la scena surf nella tua zona?
Dal ’98 fino a pochi anni fa, a parte noi, non surfava tanta gente dalle mie parti. Mentre in questi ultimi anni si stanno avvicinando molti ragazzi.
Cosa fai nella vita quando non sei in acqua?
Il mio lavoro principale è la serigrafia su T-shirt. Creo la mia linea personale Raku, in più fornisco le magliette per aziende e manifestazioni in generale. Inoltre ho la passione di creare quadri e molti disegni che faccio poi li riporto nelle maglie Raku. Infine ma non per importanza c’è la passione per la fotografia.
La passione per la fotografia occupa buona parte del tempo libero, come ti organizzi con il surf durante la tua giornata tipo?
Avendo la fortuna di lavorare per conto proprio in molte giornate riesco ad organizzarmi sia per surfare sia per lavorare. Molte volte, ma non sempre, vado a fare surf e la notte lavoro…ripeto non sempre. Altre volte invece succede il contrario, se la quantità di lavoro è tanta mi salto anche la mareggiata.
La flessibilità è probabilmente quello che cerchiamo tutti per poter surfare di più…Nell’ultima settimana le onde sono state spesso di ottima qualità, con chi hai condiviso queste giornate?
Sono stato fortunato perché non avevo un gran flusso di lavoro quindi sono riuscito ad andare per quattro giorni consecutivi, trovando belle onde quasi tutti giorni. Ho condiviso la lineup con tanti amici locali, e qualche caro amico di vecchia data della zona di Cagliari.
Da anni ti dedichi molto anche alla produzione video: qual’è la migliore ispirazione che trovi in una terra magica come la Sardegna?
A parte creare qualche video di surf mi piace girare la mia terra, fotografarla e creare i video per far conoscere i 1000 aspetti della Sardegna, che non sono solo fatti dal mare ma nascondono luoghi e sfaccettature affascinanti ed originali. Sto parlando di temi alternativi come la montagna, l’archeologia, il cibo e le tradizioni, che nella loro particolarità non puoi trovare da altre parti.
Bene grazie mille Raku per il tuo tempo e per i tuoi scatti emozionanti, ricordaci come possiamo seguire i tuoi progetti.
Grazie a te Michele! Ho vari mezzi, se così gli vogliamo chiamare… Facebook, Instagram, Youtube, e da fine mese il nuovo sito www.rakustyle.it
Sul nuovo sito stiamo definendo le ultime cose e a breve si potranno ammirare tutte le ultime novità, come T-shirt, quadri e fotografia.
