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Giuseppe Lupinacci photography

di - 24/05/2015

Attimi-Acqua-Energia-foto

Eccoci qui, insieme per un piccolo ma intenso viaggio nella vita di un fotografo: Lupinacci Giuseppe.
Nato il 24-8-1979, fin da piccolissimo ha respirato la salsedine e la voglia di mare lungo il litorale di Anzio: durante l’infanzia si avvicina alla vela, il più antico sport  del mare, e all’età di 10 anni salpa iniziando a vedere la terra da un’altra prospettiva. Il mare lo fa crescere e pensare, perdendosi al solo galleggiare della barca e iniziando a conoscere le sue mille sfaccettature, dal momento di calma a all’attimo dopo in burrasca, inconsapevole dove le onde lo avrebbero portato.

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Il tempo passa e a 14 anni suo padre gli prestò la sua macchina fotografica analogica a pellicola, una Pentax, che permise a Giuseppe di iniziare a scoprire la natura, con la sua forza ed energia, sotto un altro punto di vista.
Inizia così, da un primo scatto di tramonto ad Anzio, a stampare le diapositive, che lo portano ad una accurata scelta della pellicola e della focale.
A 17 anni il cambio macchina: una Fujii semi automatica con la lettura dell’esposimetro, con obiettivi 50mm F2:8 fisso, 70-200mm f 4:5.6-zoom e il grandangolo 10mm F: 2.8 fisso.
Questi obiettivi, ideali per le inquadrature più formali, lo accompagnano nei suoi viaggi fotografici alle Maldive, in Egitto, Turchia, Tunisia, Portogallo, Antigua, Azzorre, Baleari e Italia, da Alpi e Dolomiti fino alle isole.

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Il viaggio che gli ha dato di più è stato il passaggio sulll’oceano indiano, con l’incontro delle popolazioni locali e l’avvento della prima macchina digitale Sony da 3.0 mpixel nel 2002: da lì inizia il suo rapporto strategico con l’oceano, dove scopre le prime onde di 2-3 m e immortala la forza del mare  aperto. L’amore per le foto dall’acqua si afferma durante questo viaggio, dallo spettacolo di colori e pesci incontrato durante le immersioni nell’acqua cristallina del mare tropicale; ma il meglio arriva quando incontra i picchi perfetti sul reef circostante dove scopre da vicino il surf da onda.

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Dopo un breve stop dalla fotografia Giuseppe torna a scattare quando gli capita fra le mani una reflex digitale Nikon D 90 di un amico, ma date le finanze ridotte si deve accontentare acquistando una Fuji digitale a 5 mpixel, bella ma con tempi di scatto di 1 secondo di ritardo.
Le foto di surf prendono il sopravvento quando un amico lo coinvolge in una session a Lido Garda, beach break del litorale laziale con onde spesso tendenti al close out: amore a prima vista, anche se era notevole la difficoltà nel riuscire a scattare in sincronia con la manovra che si stava eseguendo calcolando il giusto ritardo.
Ecco dunque il primo investimento: arriva la sua prima reflex, una  NIKON D 3000, con obiettivo 18-105 mm f 3.5-6, un mini zoom  che gli permetteva di scattare foto con una vasta gamma di inquadrature, dal paesaggio al primo piano. Con la possibilità di scatto sequenziale restava ora da conoscere tutti i trick possibili con una tavola da surf, quindi doveva imparare il surf.

L'avvicinamento alle foto dall'acqua richiede un quiver tutto nuovo per un fotografo - Giuseppe Lupinacci L’avvicinamento alle foto dall’acqua richiede un quiver tutto nuovo per un fotografo – Giuseppe Lupinacci

Detto fatto: 9 piedi della bic e in mare a Gaeta durante una mareggiata attiva: esce insieme ad un amico, il quale non vedendolo arrivare si preoccupa pensando che “ forse ha esagerato, il mare è troppo grosso e la corrente forte”, quando ad  un certo punto lo vede uscire dalla cresta dell’onda e sfinito si riposa sul picco, assaporando la vittoria. In quel giorno Giuseppe rema la prima onda, si alza in piedi e riesce a tagliarla,  una sensazione impareggiabile come nessun’altra emozione provata fino ad allora…ma come riuscire a poter immortalare quanto provato?
Tutte queste emozioni e questo mondo dovevano essere raccontate, così prepara un cavalletto di plastica e inizia a fotografare onde e surfisti imparando  tantissime cose su questo fantastico modo di vivere.

1_74 (Large) Mattia Morri a Banzai – PH: Giuseppe Lupinacci

 

Attraverso un caro amico conosce il famoso fotografo di Ciampino Massimo Di Soccio, il quale lo indirizza verso qualche scuola per perfezionarsi e gli propone l’acquisto di un nuovo corpo macchina, una d 7000 usata dalla quale trova massima soddisfazione.
La prima gara immortalata da Giuseppe è ovviamente a Banzai (Santa Marinella), durante una giornata di onde buone ed ottima luce…risultato oltre 700 foto, alcune delle quali le mostriamo in questo articolo.  E’ lì che nasce la sua amicizia con Valerio Tortorici da cui nasce anche una buona collaborazione.

Piccole risacche tubanti, ma chi di voi non vorrebbe esserci dentro? Giuseppe dal suo punto di vista ci lascia sognare... Piccole risacche tubanti, ma chi di voi non vorrebbe esserci dentro? Giuseppe dal suo punto di vista ci lascia sognare…

Durante una notte  di giugno arriva l’acquisto su internet  di uno scafandro per reflex e da lì cominciano gli scatti di surf da un’altra prospettiva…una strada difficile sia per condizioni meteo-marine sia per la difficoltà di perfezionare l’occhio meccanico in sintonia col moto ondoso. Il risultato tuttavia è molto soddisfacente e potete vederlo nella gallery in questo articolo.

DSC_5250 (Large) Andrea Bonfili, tra i locals storici di Anzio

 

Tra il quiver fotografico di Giuseppe troviamo una Nikon  D7000 – D3000 – AW1 – Gopro hero 3+, sicuramente i suoi momenti preferiti per una session perfetta sono quelli del tramonto.
La preparazione è un momento importante anche per lui: mentre un surfista prepara la sua tavola, paraffina e  leash Giuseppe prepara il suo mezzo con estrema attenzione, indossa la muta e nuota verso la lineup con la sua attrezzatura fotografica, cercando poi di  entrare in un tubo, osservare e soprattutto immortalare il mondo da dell’occhio d’acqua perfetto…

 

 

I ringraziamenti di Giuseppe Lupinacci: “ringrazio mio padre, il fotografo Massimo Di Soccio e Alessio Cotogno per avermi avvicinato al surf; tutti i surfisti del litorale laziale ed i locals di Anzio, il mio amico VALERIO TORTORICI che insieme a longboarditaliano.it ha creduto nelle mie capacità. Ringrazio il mio fantastico mare e 4surf per aver permesso di raccontare la mia storia”.

Per seguire Giuseppe Lupinacci e vedere molti dei suoi scatti clicca mi piace sulla pagina facebook Anzio360photo

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf