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Granfondo La Mont Blanc cambia il percorso lungo

di - 13/06/2017

Aa La Thuile tutto è possibile, con questo slogan l’organizzazione della granfondo più alta d’Europa annuncia il cambio dei percorsi. Oltre agli sport su due ruote, al trekking e alle attività alpinistiche, La Thuile è attrezzata per offrire un’ampia scelta di discipline sportive.

Ma lo slogan “a La Thuile tutto è possibile!” non è proprio così veritiero. Infatti l’amministrazione comunale di questo comune ha recentemente espresso parere negativo al passaggio della competizione ciclistica agonistica LaMontBlanc La Granfondo sul Tetto d’Europa LaMontBlanc La Granfondo sul Tetto d’Europa , in programma domenica 25 giugno, così da costringere il comitato organizzatore dell’evento a cambiare il tratto finale del percorso di gara della prova regina, il percorso lungo, fissando il traguardo finale all’apice del Colle San Carlo. Mentre nel programma presentato dagli organizzatori, i ciclisti, dopo il transito a La Thuile, avrebbero dovuto raggiungere il traguardo di Courmayeur, comune a tutte le prove.

Il parere negativo del comune di La Thuile, costringerà i ciclisti a raggiungere Courmayeur pedalando gli ultimi chilometri su strade aperte al traffico per poi transitare in maniera simbolica sotto il portale che avrebbe dovuto segnare l’epilogo della gara.

Il comitato organizzatore dell’evento invita tutti coloro che si misureranno lungo il percorso della granfondo a raggiungere il traguardo di Courmayeur: “Dove si svolgerà la prima parte del cerimoniale di premiazione con la consegna degli omaggi floreali ai protagonisti di tutte le prove. Inoltre è importante che tutti i protagonisti ricevano l’applauso del numeroso pubblico presente, giusto tributo al loro impegno e presenza”.

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.