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Granfondo Sanremo La Classicissima

di - 15/01/2018

Granfondo Sanremo-Sanremo La Classicissima, mancano poco più di due mesi ma la cittadina ligure si prepara ad un intenso fine settimana di sport e turismo. Prima la gara dei professionisti, il Sabato, con il traguardo della classicissima di primavera posto in Via Roma, per finire la Domenica 18 con la manifestazione riservata agli amatori della Sanremo-Sanremo La Classicissima.

Quella di quest’anno sarà una formula rinnovata che prevede due tracciati: il percorso lungo di 115 Km, per un dislivello complessivo di 1850 metri, e quello medio di 80 Km, con un dislivello di 1000 metri. La partenza di entrambi le gare sarà alle ore 9 in piazza Cesare Battisti. Dopo una prima parte congiunta che porterà i partecipanti prima ad Ospedaletti, Bordighera e Camporosso, e poi in Val Nervia (Dolceacqua, Isolabona e Apricale) ed in Valle Argentina (Vignai, Badalucco e Taggia), i percorsi si divideranno con il medio che si dirigerà subito verso il traguardo fissato in cima al leggendario Poggio, mentre il lungo concederà ai partecipanti anche l’emozione della Cipressa (altra salita mitica della Milano – Sanremo), non prima di aver lasciato alle proprie spalle, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare e San Lorenzo al Mare. Prima di arrivare al Poggio sono previsti i passaggi anche a Terzorio, Pompeiana e Castellaro.

“L’auspicio è quello di avvicinarsi alla partenza a un migliaio di iscritti, ha detto Fabrizio Fusini, presidente dell’UC Sanremo. Abbiamo studiato due percorsi per andare incontro ad ogni livello di preparazione: uno medio alla portata di tutti, con la salita di Bajardo, che pur se lunga ha pendenze dolci ed è agevole anche in caso di giornata fredda per l’assenza di ombreggiature ed uno più lungo per chi è più avanti di preparazione ed ha caratteristiche di finisseur su un tracciato misto”.

Una festa quindi per il ciclismo ma anche per il territorio stesso, che potrà essere ammirato in alcuni dei suoi angoli più suggestivi da tutti gli appassionati delle due ruote che verranno in riviera. Le strade dell’entroterra ligure si prestano infatti alla perfezione per offrire una giornata di sport con un percorso affascinante sul quale, solo poche ore prima, si sono sfidati i professionisti.

La manifestazione avrà anche un importante risvolto turistico, favorendo la permanenza su più giorni di tutti gli appassionati di ciclismo (si prevedono arrivi da tutt’Italia e anche dall’estero) che avranno quindi la possibilità il 17 marzo di applaudire i campioni e il giorno dopo di misurarsi sulle stesse strade.

“Ci aspettiamo ciclisti provenienti prevalentemente dal nord Italia e dalla Francia, anche se nelle scorse edizioni abbiamo avuto partecipanti giunti appositamente anche da più lontano come per esempio dall’Inghilterra, aggiunge Fusini. Negli ultimi anni si sta poi assistendo ad una crescita anche del “movimento femminile”.

Ad ogni partecipante sarà offerto un pacco gara con prodotti del territorio e specifici per lo sport.

Al seguito della corsa ci saranno i mezzi di soccorso con le ambulanze ed il servizio meccanico. Presso il Palafiori di corso Garibaldi, che fungerà da base logistica della manifestazione oltre che sede delle premiazioni, saranno messe a disposizione le docce calde e ci sarà l’immancabile pasta party post gara.

Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale della manifestazione www.classicissima.it .

Fino al 28 Febbraio ci si potrà iscrivere con la tariffa agevolata di 35 euro.

Dal 1 al 14 Marzo la quota on line sarà invece di 45 euro. Le ultimissime iscrizioni potranno essere effettuate in loco al costo di 50 euro. 

foto credits: la classicissima

 

Alberto Fossati, nasco come biker agli inizi degli anni novanta, ho vissuto l'epoca d'oro dell'off road e i periodi della sua massima espansione nelle discipline race. Con il passare degli anni vengo trasportato nel mondo delle granfondo su strada a macinare km, facendo collimare la passione all'attività lavorativa, ma senza mai dimenticare le mie origini. Mi piace la tecnica della bici in tutte le sue forme, uno dei motivi per cui il mio interesse converge anche nelle direzioni di gravel e ciclocross. Amo la bicicletta intesa come progetto facente parte della nostra evoluzione e credo fermamente che la bici per essere raccontata debba, prima di tutto, essere vissuta.