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HANDMADE – A Surfboard Story

di - 10/10/2020

Il progetto HANDMADE nasce un po’ per caso dall’unione delle idee di Davide Paolini, fotografo e filmer livornese, e quelle del freesurfer Lorenzo Carretta.
I due da tempo volevano realizzare qualcosa di differente unendo passione e competenze personali, così hanno trovato il perfetto punto d’incontro al Surf Cove di Livorno.
Il Surf Cove non è solo una sorta di “shaping room a noleggio“, ma un vero punto d’incontro tra surfer, shaper e simpatizzanti che vogliono approfondire nei minimi dettagli cosa si cela dietro la costruzione di una tavola da surf. Lo spazio professionale è dotato di tutti gli strumenti e impianti per lavorare in sicurezza ed ha al suo interno una shaping, una sanding ed una glassing room.
Così Lorenzo ha colto l’opportunità di dar sfogo al proprio estro mentre Davide si è cimentato nel documentare un lavoro diverso dal solito surf video, il cui risultato ci mostra passo dopo passo il progetto handmade, fino al tanto atteso test finale del prodotto terminato.
Il Surf Cove è un ampio spazio professionale che da l’opportunità a tutti di costruirsi la propria tavola da surf e apprendere le basi di un’arte.
Noi crediamo che avvicinarsi a quest’arte non sia altro che un ottimo metodo per promuovere un mestiere che in pochi sanno svolgere in Italia, un mestiere che va promosso e sostenuto…ed è quello dello Shaper di professione.

Vi lasciamo all’intervista doppia a Lorenzo e Davide, mentre più sotto troverai alcune domande a Francesco e Mirko di Surf Cove.

Lorenzo Carretta e il risultato del suo lavoro Handmade

Ciao Lorenzo, raccontaci la tua storia…da quanto surfi, dove e come hai iniziato?
Ciao Michele, ho 32 anni e faccio questo sport dall’età di 15 anni. Sono nato a Livorno, ho iniziato ad approcciarmi al surf con la mia prima shortboard regalata dai miei genitori. Appena ho avuto la possibilità economica, mi sono comprato il primo longobard  ed ho incominciato ad approfondire la scena surf classica soprattutto quella californiana.

Ciao Davide, come ti sei avvicinato alla fotografia in generale e a quella legata al surf e skate?
Ciao Michele, ho 34 anni e anch’io sono nato a Livorno. Mi sono avvicinato alla fotografia in giovane età con una piccola macchina fotografica compatta. Ho sempre fatto foto e documentato tutto quello che mi succedeva come fanno tutti: vacanza, compleanni ecc… Inquadri, scatti e la foto è pronta, senza troppe pretese. Il vero interesse si è sviluppato 3 anni fa con il primo corso di fotografia base, dove ho imparato i rudimenti e le varie tecniche. Da Ex Skater/Surfista il passo è stato breve per avvicinarsi a questo genere.

Davide Paolini

L/D: Cosa fai nella vita quando non sei al mare?
L: Nella vita ho una mia attività, una cantina di vini. È un lavoro che mi piace e mi permette di avere del tempo libero da dedicare alle mie passioni. Tra cui lo shaping, a cui mi sono avvicinato negli ultimi anni.

D: Al momento non ho un occupazione stabile, ma grazie al tempo libero avuto a disposizione ho potuto concentrarmi sulla fotografia ed il video making.

L: parlami del tuo stile di surf: quali tavole usi?
Il mio stile cerca di avvicinarsi a quello californiano e a tutto quello che ne deriva. La tavole che uso prevalentemente sono Longboard Single Fin classici, ma vario anche con tavole più corte come Mid Lenght e Twin Fin retro.

D: parlami del tuo stile nella fotografia: con cosa scatti/filmi?
Sinceramente non so se ho uno stile preciso. Riguardo al video making, da appassionato di cinema cerco di rubare le varie inquadrature e movimenti di macchina dai film che vedo. Per la fotografia mi ispiro a tutto ciò che mi circonda. Cerco di variare ogni scatto, dal paesaggio alla foto sportiva. In questo non mi pongo limiti. Potrei dire di essere un fotografo versatile, ma non fatemi fare i matrimoni vi prego!
L’attrezzatura che uso: Canon 750D/Nikon d7200, Gopro Hero Black 7 e Dji Mavic Mini per le riprese/foto aeree.

Lorenzo durante una shaping session al Surf Cove

L/D: Com’è nata l’idea di “Handmade”?
Lorenzo/Davide: L’idea di HANDMADE nasce un po’ per caso. Da tempo Lorenzo voleva fare una nuova tavola ed io volevo provare a fare qualcosa di differente, mettermi alla prova in nuovo progetto. Inizialmente dovevamo raccontare una storia semplice come il farsi una tavola Made in Garage e tutto ciò che ne comporta. Con l’apertura del SURF COVE la cosa si è evoluta ed abbiamo preferito spingerci oltre, ad un livello più alto.

L: Com’è stata questa esperienza tutta personale di shaping al Surfcove?
La mia esperienza con il SURF COVE è stata molto interessante. Abituato in garage con poca luce, spazio insufficiente e attrezzatura improvvisata, è stata un po’ come una rinascita. Ritrovarsi in un contesto così professionale con stanze e materiali di alto livello, mi ha fatto sembrare un vero shaper. La cosa più importante, è che in una realtà come questa, chiunque faccia tavole fatte in casa può fare il salto di qualità.

D: Com’è stata questa esperienza foto/video all’interno di una shaping room?Ritrovarmi a lavorare in una location come questa è stato veramente molto particolare. Ogni scena si girava praticamente da sola, sono rimasto piacevolmente sorpreso del nostro risultato.

Francesco Cetorelli e Mirko Balloni di Surf Cove

Abbiamo inoltre fatto qualche domanda a Francesco Cetorelli e Mirko Balloni, le persone dietro al progetto Shapehouse e Surf Cove.

Che sono Shapehouse e Surf Cove?
SHAPEHOUSE è un azienda di distribuzione e fornitura dei migliori materiali in circolazione per la realizzazione di tavole da surf. Abbiamo l’esclusiva in Italia per: US Blanks e Colan Australia, mentre per le resine abbiamo Resin research epoxy sistem.
SURF COVE un’associazione sportiva, che ha l’idea di accrescere e promuovere la cultura del Handmade.

Da dove nasce l’idea di creare un spazio comune dedicato allo shaping?
L’idea è nata dall’esigenza di avere degli spazi adatti e attrezzati per poter realizzare tavole da surf. Ma soprattutto è un luogo di aggregazione, dove parlare dello shaping e del surf mentre si beve una birra.

Quali sono i pro e contro nel costruirsi un tavola “in garage”?
Una tavola è possibile farla ovunque, bastano degli strumenti base ed un po’ di manualità. Ma il poco spazio, la luce non adeguata e vicini di casa contrari a queste cose, non aiutano. Qui abbiamo a disposizione spazi adibiti allo Shaping, aspiratori, attrezzature professionali e tutto ciò che serve per lavorare in tranquillità. E soprattutto c’è sempre qualcuno con cui confrontarsi e chiedere consigli.

Quali altri servizi offre il Surfcove?
Il servizio che offriamo è vario. C’è la possibilità di effettuare corsi di Shaping individuali e
collettivi seguiti da artigiani del surf. Poter seguire lo shaper professionista in ogni passo della realizzazione della propria tavola. Ed essendo uno spazio aperto a tutti c’è la possibilità di fare Workshop, mostre fotografiche, proiezioni di film.

Cosa possono fare i surfisti non interessati a shapare?
Per il surfista frequentare un posto del genere gli permetterà di acquisire una conoscenza maggiore del design e dei materiali utilizzati per realizzare una tavola da surf. La capacità di comunicare in maniera più efficace allo shaper professionista le caratteristiche della tavola, allo scopo di alzare il livello di prestazioni e divertimento in acqua.

Cosa proponete per avvicinare i numerosi e talentuosi shaper italiani?
Proponiamo un luogo dove poter mostrarsi ed interagire direttamente con il cliente. Far vedere le loro tecniche e promuovere la loro arte, non solo a casa loro. Dando più valore agli Shaper italiani.

Thanks to:
SURFER/SHAPER : Lorenzo Carretta
LOCATION: Surf Cove – Via Martin Luther King 9, Livorno

MUSIC: Carried – Mammals

Tutte le foto sono di Davide Paolini ( @davidepaolini___ )

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf