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How to…Surf Skate!

di - 27/03/2013

Costruire in casa la tavola da surf per l’asfalto

Il Mediterraneo è un mare capriccioso e lo sappiamo tutti. A giornate epiche di surf spesso seguono lunghe pause di alta pressione e piatta. Per compensare questi periodi di astinenza o si scappa verso l’oceano o si fanno attività collaterali. Oggi parliamo di surf-skate, tra i migliori passatempo per compensare il surf.
Durante la piatta ho deciso di costruire due tavole long-skate custom sulle quali montare sia truck da longboard classici (a Kingpin invertito) sia quelli del surf-skate più conosciuto: il Carver. Di seguito vi riassumo il lavoro svolto attraverso l’aiuto delle immagini; un lavoro che, oltre a regalare la soddisfazione di una tavola “fai da te”, aiuta anche a risparmiare soldi (per due tavole una spesa complessiva inferiore a 50 euro).

  • Per prima cosa ho acquistato una tavola di compensato multistrato di tipo marino, dello spesso di 12 mm, pagata meno di 25 euro

tavola multistrato marino

  • Poi, con un po’ di fantasia, matite, righelli e curvilinee ho disegnato lo shape dei due surf-skate. Ho preso spunto dai tanti disegni disponibili on-line e un po’ anche dal mio quiver.

  • Dopo il taglio simmetrico, fatto con sega manuale o ancor meglio se elettica (riportando la mezza figura della tavola su un foglio e riflettendola sul suo asse di simmetria) ho fatto i forti per i truck (6 per zona, in modo da rendere regolabile il “passo” delle ruote) e applicato un foro conico più largo sulla parte superiore per far entrare la testa delle viti. Segue poi l’operazione di levigatura di shape e bordi della tavola (con l’aiuto della carta vetrata, operazione più o meno lunga a seconda dell’accuratezza desiderata).

  • A questo punto la parte “meccanica” è pronta, si deve passare quindi a quella estetica. Certo, un “surf-skate” così fatto non possiede ne il kick tail angolato ne il concave, è una tavola tutta piana, ma per surfare l’asfalto va più che bene, specie se si fa soprattutto LDP (l’avanzata con la pompata simile al surf). Per prima cosa ho passato diversi mani di fondo per vernici e poi carteggiato, per rendere liscia la tavola e far attaccar meglio la vernice nel successivo step. Volendo, se si usano le bombolette spray, si può anche fare a meno di questa fase

  • In seguito si è passata la prima mano di vernice bianca, seguita da altre due. E la base è fatta. Ora, a seconda della propria fantasia si può applicare qualsiasi ritocco. Io ho pensato di ricreare una replica al mio fish twin fin della Randall French per il surf-skate più piccolo, un mix di colori accesi e un po’ vintage per l’altro.

longherone nero

  • Armati di giornali e nastro adesivo si incarta e si vernicia, finché non si ottiene il risultato desiderato

mano di rossomano di giallo

  • Dopo aver ultimato il colore arriva il turno del pad. Volendo ricreare un surf-skate sul quale andare anche scalzo in estate, al pad classico di “carta vetrata” ho preferito qualcosa di più morbido in gomma. In negozi da bricolage o ferramenta se ne trovano di diversi tipi, io ho optato per un tappetino sottile di diversi colori. Se avete suggerimenti su prodotti migliori o specifici segnalatecelo!

posizionamento padcolla su pad

  • Per incollare il pad ho utilizzato il comunissimo bostik o il collaprene per mute, entrambi validissimi prodotti per la gomma

big carver

  • A lavoro ultimato ho montato i truck appena lucidati, con ruote nuove e cuscinetti rigenerati (smontati e puliti per bene attraverso un bel bagnetto di alcune ore nel gasolio, seguito da alcuni risciacqui)

quiver

Ora non resta che andare a surfare l’asfalto! In attesa del ritorno delle tanto amate onde… 😉

Tutto il lavoro è costato poco in denaro, mentre non si può dire lo stesso sul tempo necessario a realizzare il tutto. Ma la soddisfazione vi assicuro che è davvero tanta e appagante!

E poi, ahimè, di tempo libero da dedicarci ce ne è sempre troppo tra uno swell e l’altro…

Michele Cicoria – Meteo & Surf

www.meteoesurf.it

Riproduzione Riservata ©

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf