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Hurricane Leslie swell report

di - 15/10/2018

Photo: ANDREA FADDA photography

Solitamente è la East coast degli Stati Uniti a surfare gli swell generati dagli uragani. Nelle ultime settimane, tuttavia, termini come Uragano, TLC o Medicane (CLICCA qui per saperne di più) sono usciti dalla bocca di tutti in Europa ed anche in Italia. Questo perchè nel contesto meteorologico europeo e mediterraneo stiamo assistendo a qualcosa di insolito, qualcosa che ha bloccato momentaneamente la macchina delle perturbazioni atlantiche le quali solitamente ci interessano spesso in questo periodo dell’anno.

Senza scendere in particolari dettagli proviamo a descrivere com’è andata. Nell’atlantico tropicale ora ci troviamo in piena “hurricane season”, mentre nel Mediterraneo si sono verificati frequenti TLC, che possiamo descrivere come dei piccoli uragani ma altrettanto potenzialmente distruttivi. A separare i due tipi di titani meteorologici ci sono da un lato la Francia e la Penisola iberica, dall’altro un oceano che al largo del Portogallo ha tutto tranne che temperature tropicali (generalmente in superficie siamo intorno ai 15 gradi, contro i 20-25°C ora presenti in Mediterraneo).

La storia di Leslie nel suo tracciato. In fondo all’articolo altri dettagli sull’uragano
Fonte: nhc.noaa.gov

Mentre i Medicane nascono e muoiono all’interno del tiepido mare nostrum, gli uragani prendono vita all’altezza dei tropici per poi trottorellare in giro per l’atlantico, generalmente andando ad impattare lungo la costa orientale d’America, spinti dagli alisei. Nel loro percorso gli uragani interessano coi loro venti di tempesta fetch molto ampi, dando vita ad ottimi swell che nella maggior parte dei casi regalano giornate epiche da New York verso sud.

Ma la storia di Leslie, che al momento del landfall sulla costa portoghese aveva l’intensità di tempesta tropicale, è alquanto curiosa. Leslie nasce in mezzo all’atlantico all’inizio di ottobre e dimostra di essere il ciclone tra i più longevi degli ultimi anni. Subito prende forza e il 3 ottobre raggiunge l’intensità di uragano. Nei giorni successivi continua a muoversi al centro dell’oceano seguendo traiettorie poco prevedibili, nel contempo perde intensità e viene declassato a Tempesta Tropicale. Il 10 ottobre riacquista energia e torna uragano, l’11 mette in mostra il suo bell’occhiolino (centro motore dei venti tempestosi, al cui interno però si assiste ad una calma quasi totale).
Il 12 ottobre Leslie mostra l’intenzione di raggiungere la Spagna e vengono mostrate le prime traiettorie del ciclone, che successivamente si dimostreranno errate.
Il mattino di sabato 13 si inizia a capire ciò che sarebbe successo la sera stessa: l’uragano, ormai raffreddato sopra l’oceano atlantico europeo e declassato a tempesta tropicale, farà il suo atterraggio (landfall) in serata lungo la costa portoghese, poco a nord di Lisbona.

Il graduale ritorno alla quiete dopo la tempesta…tropicale! Leslie Swell – Photo: ANDREA FADDA

Ecco così che venti forti e piogge torrenziali provocano per qualche ora diversi problemi in Portogallo, prima che il vortice perda completamente potenza attraversando la terraferma fino a raggiungere la Spagna. L’ex uragano Leslie chiude così la sua pagina di storia ed i suoi resti, sottoforma di debole perturbazione, stamattina hanno raggiunto il mediterraneo e in questo momento stanno causando nuove piogge in Sardegna.
Surfare in prossimità dell’occhio dell’uragano non è molto consigliabile, poichè lo swell può viaggiare per migliaia di km lontano da esso offrendo onde lunghe, potenti e glassy altrove.
Tuttavia Leslie ha perso potenza rapidamente e dopo la tempesta il suo occhio si è disgregato attraversando il Portogallo. Inoltre la surf area a sud di Lisbona è ben riparata dai venti forti da nord e la zona di Carcavelos offre onde lunghe e potenti, se lo swell si dimostra consistente. E se su una cosa possiamo essere tutti d’accordo è proprio questa…Leslie swell lo è stato!
Vi lasciamo agli scatti realizzati da Andrea Fadda, fotografo sardo residente al momento in Portogallo, i quali raccontano bene come erano le onde ieri vicino Lisbona.

       

Surfista, Meteorologo e Giornalista, purtroppo non in questo ordine. Caporedattore 4surf magazine dal 2014, organizzatore di eventi, istruttore surf